Anche i francesi sbagliano programmazione. Tutti i Fab Four in campo con Pennetta e Errani

Editoriali del Direttore

Anche i francesi sbagliano programmazione. Tutti i Fab Four in campo con Pennetta e Errani

Lo show oggi è sicuro. Federer-Monfils è diventato un match due set su tre. Apertissimo. Favoriti Djokovic e Murray. Nadal non deve sottovalutare un Sock in fiducia. Punterei più su Errani che su Pennetta, ma l’altro giorno…

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Né tetto, né luci, né buona programmazione. Il meteo che non prometteva nulla di buono per oggi era noto. Mettere quattro match sul Philippe Chatrier e sul Lenglen era un azzardo che non poteva pagare e difatti sia qui sia lì i due match programmati per quarti, cioè Pennetta-Muguruza e Sharapova-Safarova, sono slittati di un giorno.

Si dirà che anche Federer-Monfils era un match a rischio, come terzo di giornata, ma non si poteva programmare troppo diversamente, perchè almeno un match femminile andava messo, e c’era la n.1 francese Cornet da far vedere, e con cinque francesi negli ottavi – non succedeva dal 2008 – era impossibile sacrificare Tsonga (contro Berdych) e Monfils (contro Federer). In classifica Simon sta davanti a tutti, ma come gli succede spesso anche in Coppa Davis, se c’è uno da sacrificare è sempre lui. Monfils e Tsonga sono showman, lui no. Poi lui giocava contro Wawrinka… che a Federer come popolarità e record non gli lega nemmeno le scarpe. Mi diceva qui il responsabile del sito web welovetennis.com Laurent (non ricordo il cognome) che solo Federer fa impennare il suo sito di hits, molto più di qualunque tennista francese, secondo Nadal, e tutti gli altri staccati con gravi, gravissimi distacchi. Così questo lunedì assomiglierà per certi versi al lunedì della seconda settimana di Wimbledon, quando si giocano tutti gli ottavi e si possono vedere nello stesso pomeriggio tutti i Fab Four più gli altri. Non capita sovente di poter vedere con due soli biglietti nello stesso giorno – eh sì, ci vorrà quello del Chatrier e del Lenglen – Federer, Nadal, Djokovic e Murray, citati non in ordine di classifica ma di popolarità.

Federer avrebbe potuto raggiungere il 5 pari nel secondo set, se non avesse sbagliato malamente un paio di volee quando ha servito sul 4-5. Ma non è detto che avrebbe vinto il set. Contro di lui Monfils si esalta. È stato bravo Tsonga contro Berdych, anche se ha fatto di tutto per complicarsi la vita quando ha servito invano per il match sul 5-4 del terzo set. Tsonga aveva perso 6 volte su 8 con Berdych, compresa l’unica sulla terra rossa (molto particolare) di Madrid. Tsonga-Nishikori sarà un bel duello. Il pubblico potrebbe trascinare Tsonga alla vittoria, ma il giapponese fin qui non ha perso un set, anche se ha approfittato di un tabellone favorevole. Certo per Tsonga, la vittoria abbastanza inattesa di stasera rappresenta una bella iniezione di fiducia.

Wawrinka, netto vincitore di Simon, potrebbe avvantaggiarsi un po’ del rinvio del match di Monfils e Federer che a questo punto è diventato un incontro al meglio dei tre set. Di sicuro, a meno che o Federer o Monfils vinca alla svelta, Stan the Man sarà più fresco del suo avversario, quale che sia. In campo femminile si sono giocati due soli match. Ana Ivanovic era raggiante per aver raggiunto finalmente, dopo sette anni di digiuno, quei quarti che erano stato l’abbrivio al suo trionfo parigino nel 2008. Nessuno avrebbe mai pensato allora, con lei che aveva 20 anni, che ci avrebbe messo così tanto per centrare nuovamente quel traguardo. E adesso contro la prima ucraina, la Svitolina, che abbia raggiunto i quarti a Parigi, la Ivanovic parte favorita, non foss’altro che per la maggior esperienza. E per l’emozione che potrebbe attanagliare Elina Svitolina… (ma come mi diverte scrivere nome e cognome di questa ragazza, sembra davvero un antidoto contro la ruggine di chiavi e finestre).

Ora quindi vedremo Flavia Pennetta contro la Muguruza, la ragazza per metà venezuelana e metà spagnola che un anno fa qui inflisse una severa lezione a Serena Williams, con un duplice e memorabile 62 62, la più pesante sconfitta mai subita da Serena in uno Slam. Garbine era n.35 e non n.20 come è oggi. “Quella è stata la più grande vittoria della mia carriera”. Giunse poi ai quarti, eliminata dalla Sharapova che avrebbe vinto il torneo, il suo secondo Slam a Parigi. Flavia ci ha perso 2 volte, ma secondo me potrebbe vincere senza sorprendermi minimamente. Contro Camila Giorgi la Muguruza – che non dimenticherò mai di aver visto perdere da Kimiko Date a Pattaja, quando ero di ritorno dall’Australia – mi ha dato l’impressione di essere una che può indovinare la grande giornata ma che può anche non indovinarla affatto.
Che la Goerges sia un fenomeno, anche se ha un bel servizio ed è stata n. 12 del mondo, non mi pare proprio. Mi direte che non lo è nemmeno Sara Errani, ma secondo me Sara è in progresso ultimamente, ha più fiducia, è costante, non molla una palla – non l’ha mai mollata – e mi sembra più continua della bella ragazza tedesca dagli occhi blu. Stanno 2 a 2 nei duelli diretti. Secondo me Sara ha qualche minima chance in più che Flavia, ma l’altro giorno avrei detto che Francesca Schiavone con la Mitu ne avesse più di Sara con la Petkovic… Insomma è facile sbagliarsi, almeno per me.

Quale potrebbe essere la sorpresa di questo lunedì? Beh, visto e considerato che Monfils ha già battuto Federer, che Gasquet non mi pare abbia assolutamente le armi per mettere in difficoltà Djokovic, che Chardy mi pare leggerino per il Murray di qust’anno, fossi Rafa Nadal starei molto attento a Jack Sock che con il servizio e il dritto che ha potrebbe annullare in buona parte l’handicap di una scarsa mobilità, soprattutto se Nadal non riuscisse a giocare lungo e a muoverlo. È uno di quei macth nei quali non mi aspetto – nonostante la difficoltà a strappare il servizio di Sock – una lotta infinita. O Nadal prende subito le misure a Sock e gli dà tre set a zero secchi, oppure Sock lo angoscia con i suoi cannonballs di servizio e drittone e Rafa si squaglia. Il campo potrebbe essere pesantuccio per la pioggia di oggi, il lift di Rafa potrebbe risentirne.

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