Hai giocato alcune partite difficili in passato contro David. Quella di oggi in cosa è stata diversa rispetto alle altre?
La terra è una superficie che mi aiuta. Quest’anno ho giocato il mio tennis migliore sulla terra battuta. Penso di aver capito come si gioca su questa superficie meglio di quanto ho fatto in passato. Sto giocando molto meglio rispetto ad un paio di anni fa.
(Microfono spento)
Sì, ovviamente è stato frustrante perdere il terzo set. Quando manchi un match point e senti di avere avuto la possibilità di vincere quel punto è ancora più frustrante. Ma sul match point ha servito vicino alla linea ed è stato forse il suo miglior servizio della partita. Poi ha giocato un dritto vicino alla riga e ha chiuso il punto. Ero sicuramente frustrato per aver perso quel set. Ma ho iniziato bene il quarto set e la mia frustrazione non è durata molto.
Hai battuto un giocatore contro cui non avevi mai vinto prima sulla terra. Questo ti convince di essere migliorato sulla terra quest’anno? E’ la prova empirica che ti trovi meglio sulla terra battuta.
Ho giocato bene specialmente a Madrid. A Monaco di Baviera forse non tanto. Non ho battuto grandi nomi a Monaco di Baviera ma per me è stato importante vincere quel torneo.
Ovviamente a Madrid la qualità dei giocatori contro cui ho vinto è stata più alta; vincere contro Rafa in finale sulla terra, indipendentemente da quanto bene stia giocando, è molto difficile. Questo mi ha aiutato. Quindi vincere contro David, un giocatore con cui ho perso sullo stesso campo pochi anni fa, è stato completamente diverso questa volta.
E’ stato facile ignorare ciò che stava succedendo tra Rafa e Novak e pensare ad affrontare Novak?
Non è stato troppo difficile. Il pubblico non ha fatto troppo rumore. Forse alla fine della partita, quando ho visto il punteggio finale, mi sono distratto. Ho visto poco del match: un paio di game all’inizio. Sarà una partita estremamente difficile venerdì.
Hai guardato il tabellone più spesso di quanto fai di solito, per vedere cosa stava succedendo nell’altra partita?
No. Sapevo ciò che stava accadendo perché quando Novak ha vinto il set la folla ha fatto rumore. Succede spesso. Agli Australian Open, sul campo centrale, mettono i risultati degli altri campi. Quando gli australiani giocano, la folla fa molto rumore. Succede molto spesso ai grandi tornei.
La partita potrebbe essere stata un crocevia per Novak e Rafa; il tempo lo dirà. Per te cosa succederà a quei due ragazzi in futuro?
Guarda, per Rafa la stagione sulla terra, rispetto alle solite, è stata deludente, ma in realtà sarebbe una buona stagione per qualsiasi altro giocatore.
Ha fatto la finale a Madrid, i quarti qui e ha perso contro il n.1 al mondo. Semifinale a Monte-Carlo. Sta giocando bene, ma non come prima. Si sta riprendendo da un periodo difficle di sei o sette mesi in cui ha giocato poco ed è stato alle prese con infortuni e malattie. Ha subito un intervento chirurgico. Penso che ci voglia del tempo. L’anno scorso ero nella sua situazione e molta gente mi faceva un sacco di domande. Anche alla fine dello scorso anno, dopo che ho perso con Roger alle ATP Finals. Penso che Rafa tornerà. Ci vorrà del tempo. Avrà bisogno di grandi vittorie per riprendere fiducia. Novak finora è stato grande. Spero di poter vincere contro di lui venerdì. Per lui non è cambiato molto per il fatto di aver battuto Rafa.
Non è stata una maratona di cinque set, cosa in cui forse tu speravi. Non ci saranno postumi fisici. Pensi che psicologicamente potrebbe essere difficile per Novak giocare, dopo aver vinto una prova del genere? Potresti sfruttare qualcosa a tuo vantaggio?
No, io e lui affronteremo la partita fiduciosi. Ha giocato sul Chatrier gli ultimi due turni, il che lo aiuta. Credo che affronterà il match sentendosi bene. Non credo ci siano aspetti negativi se batti in tre set qualcuno che ha vinto questo torneo nove volte.
Quali saranno le chiavi del match, rispetto alle altre volte che hai giocato con Novak in questa stagione?
Sono sempre le stesse. Abbiamo giocato solo una o due volte su terra. L’ultima volta che abbiamo giocato credo fosse a Roma e ho servito per il match giocando un buon tennis. Sarà una partita difficile. Dovrò preparare un buon piano di gioco ed attenermi a quello, come ho fatto negli ultimi due mesi. Questa è la cosa più importante, da parte mia.
Per venerdì sono previsti più di 30 gradi. Il caldo inciderà sul match?
Penso che, se si raggiungeranno quelle temperature, sarà più dura fisicamente ed il campo sarà più veloce Quindi il caldo influirà sulla partita, sicuramente. Sarà molto diverso rispetto all’inizio del torneo, quando c’erano 14-15 gradi. La differenza di quasi 20 gradi cambierà le cose.
Dato lo stato di forma di Novak in questo momento, c’è qualcosa che puoi fare nelle prossime 48 ore che possa far si che, andando in campo, tu possa pensare che questa volta puoi batterlo e porti nelle migliori condizioni mentali possibili?
Credo di averlo già fatto nelle ultime quattro o cinque settimane. Sento di essere in condizione di vincere contro i migliori giocatori del mondo. Non si tratta di ciò che si fa il giorno prima della partita, ma in tutto il periodo. Riguardo alla partita, per me è importante non aver perso sulla terra rossa quest’anno e avere ottenuto alcune grandi vittorie. Mi limiterò a continuare a fare quello che ho fatto finora: un buon allenamento domani, recuperare e, come ho detto, preparare un buon piano di gioco.