ATP Queen's: tiebreak fatale, Wawrinka eliminato da Anderson! Avanza Raonic

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ATP Queen’s: tiebreak fatale, Wawrinka eliminato da Anderson! Avanza Raonic

Terza giornata al Queen’s Club. Eliminato Stan Wawrinka che rivela i suoi pronostici su Wimbledon. Gilles Simon ha la meglio su Kokkinakis, Milos Raonic batte Gasquet al terzo. Chiude il programma il giustiziere di Nadal, Alexandr Dolgopolov, sconfitto in 2 set da Garcia-Lopez. In doppio, Bolelli e Goffin vengono battuti da Isner e Querrey

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(da Londra, Cesare Alfieri)

[7] G. Simon b. [WC] T. Kokkinakis 6-4 6-2

Questa mattina, leggendo i giornali prima di muovermi verso il Queen’s Club, non potevo fare a meno di sorprendermi una volta di più dell’attenzione che viene dedicata al tennis – su erba, e quasi solo su erba – in Inghilterra. La BBC copre quasi tutte le partite dei tornei che precedono Wimbledon, e le sfide del Queen’s Club (ATP 500) vanno sulla prima di sport dei quotidiani. Nonostante la sovrapposizione con le corse dei cavalli di Ascot, la tribuna del Queen’s ha ieri ospitato un ex-sovrano – Juan Carlos di Spagna – ed il pubblico si accoda numeroso per i biglietti in preparazione di quella, ben più lunga e faticosa, di Wimbledon. Intanto, mentre riflettevo di queste cose, sul campo centrale Thanasi Kokkinakis stava prendendo a pallate il ben più esperto Simon. Nei primi due game della partita, il teenager australiano non ha fatto toccare palla al francese tra aces e colpi vincenti di diritto. Il primo quindici per Simon sarebbe arrivato solo al decimo punto dell’incontro ma, una volta entrato in partita, Simon ne avrebbe presto preso controllo, ribattendo i colpi piatti e profondi dell’australiano fino a portarlo all’errore. Il break ottenuto nel terzo gioco rimetteva il francese in corsa, e quello nel quinto gioco – aiutato da un banale errore di Kokkinakis a rete – gli dava il vantaggio necessario per aggiudicarsi il parziale. Nel secondo set, la partita si decideva tra il quarto ed il quinto gioco. Nel primo Kokkinakis non sfruttava un’opportunità per brekkare il francese, che non ricambiava il favore nel game successivo quando, alla seconda opportunità, toglieva il servizio all’avversario. A questo punto, il giovane australiano appariva scoraggiato, lasciando mentalmente il campo. In ogni caso, Kokkinakis – che al Queen’s neanche avrebbe dovuto esserci, avendo rimpiazzato all’ultimo l’infortunato Edmund – ha fatto vedere cose pregevoli: sia picchiando al servizio e di diritto, ma anche di tocco con alcuni notevoli lob e colpi a rete. Ci sarà da aspettare qualche giorno per la seconda vittoria sull’erba, ma si può scommettere che arriverà presto. In conferenza stampa, il teen australiano ha confermato che giocherà il Boodles Event prima di Wimbledon, e ha dichiarato di dover migliorare i movimenti su erba, cercando di “giocare meno colpi difensivi”. Simpaticamente, ha ammesso di aver giocato “uno dei peggiori match da un po’ di tempo a questa parte” e si è detto dispiaciuto di questa performance davanti a Jeremy Clarkson (l’ex presentatore di Top-Gear) e, mi dicono, a un componente del gruppo degli One-Direction.

K. Anderson b. [2] S. Wawrinka 7-6(4) 7-6(11)

Al sesto match point, il campione del Roland Garros e testa di serie numero due qui al Queen’s Stan Wawrinka viene schiantato dal ventiduesimo ace di Kevin Anderson. E’ la caduta delle stelle: dopo Rafa Nadal, i prati di Londra devono fare a meno di un altro dei giocatori più attesi. La partita è stata di un equilibrio pressoché perfetto: due tie-break la decidono, ed il finale del secondo poteva essere diverso se, sull’undici a dieci per Wawrinka, lo svizzero non avesse sbagliato il più facile dei colpi. Al set point per Stan ha fatto seguito un diritto in corridoio per qualche centimetro, che ha dato ad Anderson l’occasione di servire per il match. Lo gambe dello spilungone sudafricano non hanno, questa volta, tremato e, l’ennesimo servizio sparato a quasi 130 miglia ha chiuso l’incontro. Non ci sono stati break (tre le opportunità mancate da Anderson, due quelle di Wawrinka) con il sudafricano che ha messo il 73 percento di prime in campo, realizzando l’87 percento dei punti. Wawrinka ha fatto solo un po’ peggio, ma è stato lontano dalle percentuali monstre dell’incontro di primo turno con Kyrgios, in cui ha vinto addirittura il 93 percento di punti con la prima. La striscia positiva di Wawrinka si versa ad otto vittorie, mentre Anderson allunga la serie di match vinti sullo svizzero dopo le tre partite sul cemento, curiosamente tutte in Masters 1000 e con sempre almeno un tie-break, nel 2014.

In conferenza stampa, Wawrinka si dice soddisfatto lo stesso della sua prestazione: “Cercavo il vincente, e ho provato a sfruttare ogni opportunità”. Certo, Anderson è la sua bestia nera, “gli piace proprio giocare contro di me!”. Soprattutto, però, Stan ha fatto i suoi pronostici per Wimbledon. Questi i suoi favoriti: primo Novak “per come ha giocato negli ultimi tempi”, poi Roger “perché l’erba è la sua superficie”, terzo Andy “perché gioca in casa e l’erba gli piace moltissimo”. Per Stan adesso va trovato il giusto bilanciamento tra allenamento e riposo. Resterà comunque a Londra – “senza particolari programmi” – fino a Wimbledon.

[3] M. Raonic b. R. Gasquet 6-4 6-7(5) 6-1

Se i ventidue servizi vincenti di Anderson sono sembrati tanti, Raonic con un set in più ha addirittura toccato quota ventinove. Praticamente ingiocabile il canadese sul proprio servizio, e bravo comunque Gasquet ad aver portato la partita al terzo quando tutto sembrava ormai compromesso, dopo il break subito nel secondo set. Va subito detto che il miglioramento di Raonic rispetto al match con Ward è stato notevole. Più brillante dal fondo, ancora più letale al servizio (erano stati ‘solo’ 24 gli aces contro l’inglese), il ragazzone canadese sta recuperando la forma migliore. Si era brevemente temuto per la sua salute quando, sul 5 pari nel secondo parziale, al termine di uno scambio Raonic è rimasto seduto a terra. Rialzatosi, è andato a servire per rimanere nella partita, giocando un game quasi perfetto al servizio (tre aces) per andare al tie-break. Qui c’è stato l’unico piccolo passaggio a vuoto di Milos che, ottenuto un mini-break, ha subito il ritorno di Gasquet, guadagnatosi la prima palla set con un grande rovescio bloccato che Raonic si è ritrovato tra i piedi. Il terzo set del francese inizia malissimo: Richard gioca uno sciagurato turno di battuta in apertura commettendo tre errori non forzati in sequenza e, per terminare, butta una seconda palla di servizio in rete. Il contro-break è un miraggio mentre Raonic continua ad aggiornare il conto degli aces (tre soltanto nel terzo gioco) e un secondo turno di servizio perso è, in pratica, la chiusura anticipata della partita.

Risultati:

[7] G. Simon b. [WC] T. Kokkinakis 6-4 6-2
K. Anderson vs [2] S. Wawrinka 7-6(4) 7-6(11)
[3] M. Raonic b R. Gasquet 6-4 6-7(5) 6-1
G. Garcia-Lopez b. A. Dolgopolov 6-3 7-6(4)

Doppio:

J. Isner/S. Querrey b. S. Bolelli/D. Goffin 6-2 7-6(3)

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