Clicca qui per vedere le migliori foto del day 2 di Wimbledon
[5] Wozniacki b. Zheng 7-5 6-0 (Stefano Beata)
Come intuibile alla vigilia non è stato troppo complicato il primo turno della testa di serie numero 5, la danese Caroline Wozniacki, impegnata quest’oggi nell’ultimo incontro in programma sul campo centrale contro la cinese Saisai Zheng. Attese rispettate, dunque, anche se la cinese, soprattutto nel primo parziale, ha dato prova di grande vivacità, sfruttando le sparute voci di dubbio sulla condizione fisica della campionessa scandinava (la schiena che l’ha costretta la scorsa settimana al ritiro a Eastbourne ndr) issandosi sul 4-1 con doppio break di vantaggio. Ma da quel momento la danese ha iniziato a trovare ritmo e non ha più permesso alla sua avversaria di rendersi pericolosa. Dal 3-5 la Wozniacki ha messo a segno una serie di 10 giochi consecutivi che le sono valsi l’incontro.Cosa si può desumere da questo incontro? Innanzitutto che la Wozniacki, al di là delle assicurazioni di rito date alla vigilia, non era sicurissima di come avrebbe risposto la schiena e l’inizio titubante è li a dimostrarlo. Successivamente però, con il trascorrere dei minuti, la condizione, così come la fiducia è aumentata permettendole di giocare più sciolta. La cinese non era test attendibile (al di là di qualche discreta accelerazione di rovescio bimane), ma visti i dubbi che serpeggiavano alla vigilia, tra qualche addetto ai lavori che non si fidava delle dichiarazioni della danese, si può dire che Caroline abbia superato a pieni voti l’esame iniziale.
[18] S. Lisicki b. J. Gajdosova 7-5 6-4 (Diego Serra)
Vince Sabine Lisicki, vince sull’erba di Wimbledon, che l’ha vista due volte semifinalista e una finalista, sconfitta nel 2013 contro la Bartoli. Vince in due set contro l‘australiana Gajdosova, onesta giocatrice da erba, oggi numero 58 del mondo. Primo set che inizia col botto con Sabine Lisicki che perde il primo game e servizio. Break restituito dalla tedesca nel quarto e ottavo game. Nel nono game Lisicki si disunisce di nuovo, sbaglia troppo e finisce per cedere di nuovo il game su battuta. Nel dodicesimo game due errori da fondo della Gajdosova le spianano il terreno per due palle break, sfrutta la seconda e chiude 7 a 5. Il secondo set inizia con un break tedesco nel secondo game, ma nella parte centrale del set è la Gajdosova a giocare bene, dimostrando che l’erba le si addice. Break australiano nel terzo e quinto game. E la grande occasione sarebbe nell’ottavo game per Gajdosova, con il servizio a favore, in vantaggio 4 a 3. Occasione per chiudere il set sprecata, perché la Lisicki strappa il servizio all’australiana, giocando con coraggio. Game facile facile al servizio e poi Sabine strappa di nuovo la battuta alla rivale nel decimo game e chiude al primo match point.
J. Cepelova b. [3] S. Halep 5-6 6-4 6-3 (Valerio Vignoli)
La slovacca Jana Cepelova, n.106 del ranking WTA, dopo aver battuto Serena Williams l’anno scorso al torneo di Charleston, elimina clamorosamente in 3 set una disastrosa Simona Halep, testa di serie n.3 del tabellone femminile. La rumena, semifinalista l’anno scorso sui prati di Wimbledon, paga una prestazione terribile: 34 errori gratuiti e una misero 33% di punti ottenuti con la seconda di servizio. Sintomi di scarsa fiducia dovuti a una stagione deludente sulla terra rossa e, forse anche al recente cambio di allenatore. La Cepelova ringrazia, portando a casa la sua seconda vittoria del 2015 sul circuito maggiore. Primo set fatto di parziali: 2-0 Halep, 3-2 Cepelova, 5-3 Halep 5-5 Cepelova. Alla fine la rumena piazza il break decisivo e, dopo un medical timeout per un problema al piede, conquista il parziale. Nel secondo set ancora poco solida e concentrata la Halep che si ritrova sotto 5-3 e servizio Cepelova. La finalista del Roland Garros 2014 si salva ma poi cede inopinatamente il proprio turno di battuta e il parziale. Il terzo set è un autentico psicodramma dai bassi contenuti tecnici. La slovacca sembra prendere il largo contro una Halep in confusione totale e sale sul 4-2. Ma si fa recuperare il break di vantaggio. Non è proprio giornata però per la 23enne nativa di Costanza che perde ancora il turno di battuta e l’ultimo game di risposta del match in vantaggio 0-40. Al prossimo turno la Cepelova sfiderà un’altra rumena: Monica Niculescu.
[13] A. Radwanska b. L. Hradecka 6-3 6-2 (Diego Serra)
Vince facile Radwanska oggi numero 13 del mondo e in un buon stato di forma. Per la polacca si prospetta un torneo da possibile protagonista, ricordandola già finalista a Wimbledon nel 2012. Primo set dove Hradecka fa fatica già nel primo game a tenere il servizio, il game fatale è però l’ottavo perso a zero su proprio servizio. Si chiude 6 a 3. Anche il primo game del secondo set mette in mostra Hradecka in grande difficoltà, anche fisica visto il gran caldo, contro il gioco aggressivo della Radwanska. La ceca tiene il servizio nel primo game, dopo una lunga battaglia e una palla break respinta. Ma è solo un’illusione, break polacco nel terzo e nel quinto game sempre alla terza palla break conquistata. Si chiude 6 a 2, con un game a zero e al primo match point. Ora Tomijanovic.
[Q] Y.Y. Duan b. [12] E. Bouchard 7-6(3) 6-4 (Giovanni Vianello)
Le favole opposte di Eugenie Bouchard e Ying-Ying Duan
Continua la crisi di Eugenie Bouchard, tds 12 e n.12 del ranking WTA, che è riuscita nell’impresa di perdere anche al primo turno di Wimbledon, come già accaduto all’ultimo Roland Garros, questa volta contro la cinese Duan, 117 del mondo. La Bouchard era anche partita bene, andando avanti 2-0 nel primo set, ma poi si è lasciata rimontare dalla cinese sul 2-2. Il primo set si è concluso al tie-break, dominato dalla cinese grazie ai numerosi errori della canadese. Il secondo set si è in pratica deciso sul 4-4, quando la Bouchard ha ceduto la battuta ed in seguito la cinese non si è fatta pregare, chiudendo il match alla prima occasione in cui ha servito per esso. La Bouchard non è stata capace di limitare i propri errori, cercando il colpo a tutto braccio in moltissime occasioni ed andando spessissimo fuori giri, commettendo anche molti doppi falli. Non ha funzionato bene nemmeno la risposta, che avrebbe potuto tirarla fuori dai guai. Per la Bouchard la partita poteva essere molto facile, le sarebbe bastato ridurre la velocità dei colpi e muovere la cinese, che, non essendo in piena forma fisica, non godeva di buona mobilità Per la canadese, che difendeva la finale dell’anno scorso, si profila un crollo in classifica. L’ultima finalista dell’anno precedente ad uscire al primo turno era stata la Graf nel 94.
[2] P. Kvitova b. K. Bertens 6-1 6-0 (da Wimbledon, AGF)
Trentacinque minuti di match, questo è probabilmente il dato che sintetizza meglio l’esordio della campionessa in carica Kvitova ai Championships. Sulla carta non doveva esserci partita e così è stato. In questi casi il tennis può essere spietato: se si fronteggiano due giocatrici che, in linea di massima, si somigliano come tipologia di gioco ma hanno diverse categorie di differenza, il divario emerge brutalmente. In queste condizioni è difficile che si possano avere rovesciamenti, a meno di controprestazioni di chi parte favorita.
Ed effettivamente una controprestazione Kvitova aveva rischiato di farla la prima volta che aveva esordito da campionessa in carica tre anni fa. Nel 2012 si era presentata tesissima di fronte ad Amanmuradova e si era ritrovata sotto 0-3, 30-40 senza praticamente riuscire a giocare. Bloccata dall’emozione al punto da faticare a respirare normalmente. Probabilmente al pensiero del ritorno a Wimbledon Kvitova ci aveva riflettuto un anno e l’inizio di quel match era diventato psicologicamente quasi insostenibile. Ricordo un aspetto di contorno che mi aveva sorpreso: i genitori venuti ad assistere vestiti come se fossero stati invitati dalla regina a Buckingham Palace, con una eleganza formale eccessiva per un primo turno, E pensare che in occasione della finale del 2011 il box di Kvitova aveva colpito per le tenute casual dei presenti. Perchè questa divagazione in stile Vogue? Perchè probabilmente quello era il sintomo di quanto Kvitova e i genitori avessero pensato al torneo che stava iniziando e alla (eventuale) riconferma.
Ma tre anni fa Kvitova stava sperimentando per la prima volta situazioni nuove da protagonista, situazioni di volta in volta differenti. Oggi il tempo è passato e l’esperienza aiuta a gestire la pressione. E così anche per l’esordio 2015 i genitori di Petra erano presenti, ma (per quanto possa interessare), vestiti in modo appropriato: elegante ma non eccessivamente formale. Segno che la famiglia Kvitova comincia ad abituarsi a questi situazioni; e Petra per prima è sembrata sicura e tranquilla. Partita subito forte, centrata nei colpi, non ha avuto sostanziali problemi a spingere e chiudere i punti rapidamente. Nelle rare volte in cui la resistenza di Bertens diventava più tenace, a Petra bastava alternare la direzione del palleggio per approfittare della mobilità non impeccabile dell’avversaria.
Punti vinti da Bertens sul servizio Kvitova in tutto il match: uno, che in realtà è arrivato con un doppio fallo di Petra. Se non è record, ci siamo vicOccorreranno dunque avversarie di spessore superiore per verificare la condizione di Kvitova che, ricordo, ha saltato precauzionalmente Eastbourne per un raffreddore.
Questo il commento di Kvitova in conferenza stampa: “A dispetto del punteggio so che Bertens può essere pericolosa, ha un bel dritto e sa servire bene. Ho cercato di farla giocare più di rovescio per evitare il suo colpo più forte. I miei genitori sono arrivati ieri, e non stanno nemmeno nella stessa casa dove sono io. E domani ripartono. Mi sono scusata con loro per aver giocato così pochi minuti, ma penso che tutto sommato siano contenti…”
[10] A. Kerber b. C. Witthoeft 6-0 6-0 ( Ferruccio Roberti)
Durissima lezione tennistica, durata appena 44 minuti, rifilata nel derby teutonico da Angelique Kerber, numero dieci del ranking Wta e decima testa di serie del tabellone, a Carina Witthoeft, uno dei prospetti più interessanti del circuito femminile (classe ’95, numero 53 del ranking). Poco da dire sul match: il primo parziale è stato combattuto solo nel primo e nel quinto gioco, quando la Kerber ha recuperato da 0-40, ma in 26 minuti è terminato con poco da registrare, se non la consueta voglia di lottare su ogni punto e l’estrema precisione nei colpi della Kerber. Il secondo set si rivela ancora più facile da conquistare per la semifinalista di Wimbledon2012, l’anno scorso capace nei Championships di eliminare la Sharapova prima di arrendersi alla Bouchard: in appena 18 minuti rifila il secondo 6-0 alla connazionale di Amburgo e continua la sua striscia vincente stagionale sull’erba, iniziata con la vittoria del torneo di Birmingham dieci giorni fa in finale sulla Pliskova.
Risultati:
[2] P. Kvitova b. K. Bertens 6-1 6-0
J. Cepelova b. [3] S. Halep 5-6 6-4 6-3
[8] E. Makarova b. [Q] S. Vickery 6-2 6-4
[5] C. Wozniacki b. S. Zheng 7-5 6-0
E. Rodina b. [WC] L. Robson 6-4 6-4
[Q] Y.Y. Duan b. [12] E. Bouchard 7-6(3) 6-4
H. Watson b. [32] C. Garcia 1-6 6-3 8-6
[13] A. Radwanska b. L. Hradecka 6-3 6-2
[18] S. Lisicki b. J. Gajdosova 7-5 6-4
[10] A. Kerber b. C. Witthoeft 6-0 6-0
[26] S. Kuznetsova b [Q] L. Siegemund 6-3 6-4
L. Arruabarrena b. P. Parmentier 6-4 6-2
[Q] O. Govortsova b. A. Mitu 6-1 6-1
A. Pavlyuchenkova b. M. Barthel 6-7(3) 7-6(4) 6-2
M. Rybarikova b. K. Knapp 7-6(6) 3-0 rit.
Kr. Pliskova b. T. Smitkova 3-6 7-5 7-5
D. Allertova b. K. Siniakova 6-2 4-6 6-3
[17] E. Svitolina b. M. Doi 3-6 6-3 6-2
C. McHale b. J. Larsson 6-3 6-2
K. Nara b. M. Linette 3-6 6-3 4-3 rit.
M. Niculescu b. M. Puig 5-7 6-3 6-1
M. Lucic-Baroni b. Y. Shvedova 7-5 6-7(5) 7-5
S. Soler-Espinosa b. S. Karatantcheva 2-6 6-2 7-5
T. Maria b. B. Jovanovski 7-6(2) 7-5
Y. Wickmayer vs E. Kulichkova 6-3
[20] G. Muguruza b. V. Lepchenko 6-4 6-1
[31] C. Giorgi b. T. Pereira 7-6(4) 6-3
C. Dellacqua b. [Q] T. Paszek 6-2 6-2
[28] J. Jankovic b. E. Vesnina 6-4 3-6 10-8
A. Tomljanovic b. K. Koukalova 6-3 6-4
M. Keys vs S. Voegele (6)6-7
[15] T. Bacsinszky b. J. Goerges 6-2 7-5
[25] A. Cornet b. A. Konjuh 6-2 6-2