Wimbledon day 6: Groth e Seppi vittime sacrificali di Federer e Murray?

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Wimbledon day 6: Groth e Seppi vittime sacrificali di Federer e Murray?

Sesta giornata dei Championships. Groth e Seppi sperano nello sgambetto a Federer e Murray. Jan De Witt l’unico contento nel derby Simon-Monfils. Berdych può dormire sonni tranquilli con Andujar. Tsonga prova a spezzare l’incantesimo contro i tennisti croati. Basilashvili e Brown sulle orme di Brian Baker. Giorgi prova a ripetersi con Wozniacki e Kvitova dovrebbe avere vita facile con Jankovic

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Con Nadal fuori dai giochi, sono due gli ex Fab Four in campo nella sesta giornata dei Championships: Roger Federer ed il beniamino di casa Andy Murray, in rotta di collisione in semifinale. Li separano tre incontri, a cominciare da questo terzo turno che li vedrà impegnati contro il bombardiere Sam Groth e contro l’ormai erbivoro Andreas Seppi, recente finalista ad Halle.

Federer dovrebbe avere a sua disposizione le armi per disinnescare le mine al servizio del 27enne australiano, detentore del record per il servizio più veloce al mondo: un ace scagliato a 163 mp/h durante il Challenger di Busan, in Corea. Il numero 2 del mondo non perde da tennisti australiani in uno Slam dal 1999, quando si arrese a Pat Rafter al Roland Garros. Da allora solo vittorie, 18 per la precisione. Hewitt la sua vittima preferita, con otto vittorie, seguono a ruota Arthurs (2), Tomic (2), Philippoussis, Reid, Luczak, Duckworth, Matosevic e Groth, battuto allo scorso Us Open con un triplice 6-4. Sam è diventato un habitué negli Slam dal 2014, dacché ha partecipato all’Australian Open, saltando solo il Roland Garros dello stesso anno. Sette Slam in tutto, il secondo a distanza di cinque anni dal primo – sempre a Melbourne nel 2009. Quest’anno ha messo a segno la sua prima vittoria a Wimbledon, dopo che l’anno scorso perse, da qualificato, all’esordio da Dolgopolov. In Australia sperano possa fare lo sgambetto a Federer; con lui porterebbero due rappresentanti ai sedicesimi (l’altro è Kyrgios), circostanza che non si verifica dal 2004 quando ci arrivarono Hewitt e Philippoussis. Curiosità: l’avversario con la classifica più bassa ad aver battuto Federer in uno Slam, dopo Ancic (154) nel 2002, è Sergiy Stakhovsky, che da n.116 sconfisse lo svizzero a Wimbledon nel 2013 al secondo turno. Ebbene, in quest’edizione Groth, che è numero 69, è iscritto al doppio proprio con Stakhovsky.

Dopo la breve parentesi sul Campo 1, Andy Murray fa ritorno sul Centre Court per il suo ottavo incrocio con Andreas Seppi, il secondo in uno Slam. L’altoatesino è in un buon momento di forma, ma lo scozzese non è da meno. Murray è reduce dal suo quarto successo al Queen’s e al momento ha una striscia aperta di 7 match vinti consecutivamente. Ha perso un solo incontro degli ultimi 23, in semifinale al Roland Garros col coetaneo e numero 1 del mondo Novak Djokovic. Il pronostico appare piuttosto chiuso: Andreas è dato a 10, Murray solo a 1,02. Su erba si sono affrontati in due occasioni e il bilancio è di una vittoria per parte: nel 2006 Seppi a Nottingham, nel 2009 Murray al Queen’s. Seppi spera di migliorare il record nei confronti coi top 3, dopo le vittorie su Nadal, nel 2008 a Rotterdam, e Federer, quest’anno all’Australian Open. Giungerebbe per la quinta volta ai sedicesimi in uno Slam, per Murray invece sarebbe la nona. Ma solo a Wimbledon, senza contare i restanti tre major.

Ha ragione d’essere fiducioso Tomas Berdych per il suo incontro di terzo turno contro lo spagnolo Pablo Andujar, che prima delle due vittorie al quinto set su Guillermo Garcia-Lopez al primo turno e Lukas Rosol al secondo, aveva vinto un solo match su erba nelle qualificazioni dei Championships nel 2007. Suo avversario dell’epoca fu il tedesco Benedikt Dorsch, che nel 2012 ha giocato il suo ultimo torneo a Monaco di Baviera fallendo l’accesso al tabellone principale. Avversari di spessore decisamente inferiore rispetto al ceco, il cui record su erba è di tutto rispetto: 52-22, 31-11 a Wimbledon.

Simon e Monfils si affronteranno nel terzo scontro tutto francese di questi Championships – dopo Monfils-Mannarino e De Schepper-Gasquet – il primo però al terzo turno dal 2008 quando Gasquet battè Simon. “Gilou” ha una striscia aperta di otto vittorie consecutive contro i suoi connazionali e con Monfils è avanti 5-1 nei precedenti. Non si sono incontrati mai sull’erba e in due circostanze negli Slam – sempre favorevoli a Simon – dove Monfils ha un bilancio di 8-3 con i suoi connazionali. L’altro transalpino ad averlo battuto nei major è Gasquet. Monfils non ha mai raggiunto i sedicesimi a Wimbledon, Simon una sola volta nel 2009. In ogni caso chi sicuramente uscirà soddisfatto da questo derby è Jan de Witt, coach di entrambi.

Occhio a Tsonga-Karlovic, con i due che si sono affrontati solo su erba: nel 2007 nel Challenger di Surbiton, e a vincere fu il francese, e nel 2009 a Church Road, dove a spuntarla in quattro set fu il croato. Bisognerà vedere quanto inciderà su Karlovic la maratona del turno precedente giocata con Dolgopolov, durata 3 ore e 23 minuti. A 36 anni e 134 giorni, Karlovic è il giocatore più anziano ad aver raggiunto il terzo turno in uno Slam dai tempi di Agassi allo Us Open del 2006 (aveva la stessa età!) e il più anziano ad averlo raggiunto a Wimbledon dai tempi di Connors nel 1991 all’età di 38 anni e 308 giorni. Dovesse superare il turno diventerebbe il più anziano a raggiungere i sedicesimi in uno Slam dai tempi di Connors allo Us Open del 1991, a 39 anni e 6 giorni, e il più anziano a Wimbledon addirittura dai tempi del croato Nikki Pilic che li raggiunse nel 1976. Tsonga, uno dei dieci giocatori ad essersi presentati ai Championships senza aver disputato alcun torneo preparatorio per un infortunio addominale, dovrà trovare le contromisure al servizio del gigante croato, alto 211 centimetri, autore di 95 ace nei primi due incontri, più di ogni altro. Se ce la farà, tornerà a battere un croato dal torneo di Metz del 2011, dove sconfisse Ljubicic. Da allora ha perso gli ultimi cinque match.

Da seguire anche la favola dei due qualificati, Nikoloz Basilashvili e Dustin Brown, che contro Roberto Bautista Agut e Victor Troicki proveranno a raggiungere i sedicesimi, dove un qualificato manca dai tempi di Brian Baker nel 2012, ultimo anno in cui furono in due ad arrivare al terzo turno (l’altro fu Janowicz).

NO. 2 ROGER FEDERER (SUI) v SAM GROTH (AUS)
Head-to-head: Federer leads 1-0
2014 US Open Hard (O) R64 Federer 64 64 64

NO. 3 ANDY MURRAY (GBR) v NO. 25 ANDREAS SEPPI (ITA)
Head-to-head: Murray leads 6-1
2006 Nottingham Grass (O) QF Seppi 76(4) 46 61
2009 Rotterdam Hard (I) R16 Murray 76(4) 75
2009 Queen’s Grass (O) R32 Murray 61 64
2010 Indian Wells-1000 Hard (O) R64 Murray 64 64
2010 Rome-1000 Clay (O) R32 Murray 62 64
2013 Miami-1000 Hard (O) R16 Murray 62 64
2014 Davis Cup (WG-QF) Clay (O) R2 Murray 64 75 63

NO. 6 TOMAS BERDYCH (CZE) v PABLO ANDUJAR (ESP)
Head-to-head: Berdych leads 2-1
2013 Beijing Hard (O) R32 Berdych 64 61
2013 Paris-1000 Hard (I) R32 Berdych 62 75
2014 Valencia Hard (O) R32 Andujar 63 62

NO. 12 GILLES SIMON (FRA) v NO. 18 GAEL MONFILS (FRA)
Head-to-head: Simon leads 5-1
2009 Australian Open Hard (O) R16 Simon 64 26 61 ret. (right wrist)
2011 Hamburg Clay (O) QF Simon 64 36 60
2012 Montpellier Hard (I) SF Monfils 46 76(4) 64
2012 Bangkok Hard (O) QF Simon 64 61
2013 Australian Open Hard (O) R32 Simon 64 64 46 16 86
2015 Marseille Hard (I) FR Simon 64 16 76(4)

NO. 13 JO-WILFRIED TSONGA (FRA) v NO. 23 IVO KARLOVIC (CRO)
Head-to-head: Karlovic leads 1-0
2007 Surbiton Challenger Grass (O) FR Tsonga 63 76(4)
2009 Wimbledon Grass (O) R32 Karlovic 76(5) 67(5) 75 76(5)

NO. 20 ROBERTO BAUTISTA AGUT (ESP) v (Q) NIKOLOZ BASILASHVILI (GEO)
Head-to-head: first meeting

NO. 22 VIKTOR TROICKI (SRB) v (Q) DUSTIN BROWN (GER)
Head-to-head: first Tour-level meeting
2014 Genova Challenger Clay (O) R32 Troicki 61 76(4)
2014 Brescia Challenger Hard (I) QF Brown 76(4) 67(5) 76(5)

(WC) JAMES WARD (GBR) v VASEK POSPISIL (CAN)
Head-to-head: first Tour-level meeting
2011 Vancouver Challenger Hard (O) SF Ward 64 75

Nel femminile c’è grande attesa attorno a Camila Giorgi. Il match contro l’ex numero 1 del mondo Caroline Wozniacki rievoca bei ricordi per il quarto turno raggiunto allo Us Open del 2013, dove da qualificata, n.136 del mondo, battè proprio la danese al terzo turno. Anche in questo caso una vittoria spalancherebbe a Camila le porte della seconda settimana, traguardo già raggiunto a Wimbledon nel 2012 (sconfitta da Radwanska). In questi quasi due anni tante cose sono cambiate, Camila ha vinto il suo primo titolo WTA poche settimana fa sull’erba di ‘s-Hertogenbosch, una superficie sulla quale ha dimostrato di trovarsi a proprio agio, più di quanto non lo sia la Wozniacki: i Championships sono l’unico Slam in cui la bella Caroline non è mai andata oltre il quarto turno. Camila, invece, ha un record di 29-11 su erba e non è un caso se alla vigilia una sua vittoria sui sacri prati londinesi era meglio quotata rispetto alle connazionali Pennetta ed Errani, che le stanno avanti in classifica. Delle sei ai nastri di partenza, infatti, Giorgi è l’unica italiana ancora in gara. E speriamo che lo resti fino alla fine.

L’altro match su cui concentrare le attenzioni è quello tra la campionessa uscente Petra Kvitova e Jelena Jankovic. Wimbledon è l’unico Slam in cui la serba non ha mai raggiunto i quarti e appare difficile possa riuscirci quest’anno. In soli due turni è già rimasta in campo per 4 ore e 41 minuti, tre ore in più rispetto a Kvitova che ha sbrigato i suoi primi due match in appena 1 ora e 34. Alla lunga, l’unico dubbio sulla tennista ceca – la terza ad essere arrivata al terzo turno insieme a Safarova e a Kristyna Pliskova, dopo che nel 2013 e 2014 furono addirittura quattro e l’anno scorso di queste quattro, tre raggiunsero i quarti (Kvitova, Safarova e Zahlavova-Strycova) – può essere l’essersi presentata ai Championships senza aver prima disputato alcun match su erba, cosa mai accaduta nei quattro anni precedenti nei quali aveva sempre partecipato al torneo di Eastbourne, quest’anno saltato per un virus intestinale. Non dovrebbe comunque essere un aggravante tale da farci scappare la sorpresa, non oggi almeno.

[28] JELENA JANKOVIC (SRB #30) vs. [2] PETRA KVITOVA (CZE #2)
Head to Head: PETRA KVITOVA leads 4-2
2015 ROME CLAY O R16 PETRA KVITOVA 6-3 6-2 73 mins
2015 DOHA HARD O R16 PETRA KVITOVA 6-3 1-1 60 mins
2014 DOHA HARD O QF JELENA JANKOVIC 6-1 6-3 75 mins
2013 BEIJING HARD O SF JELENA JANKOVIC 6-7(7) 6-1 6-1 122 mins
2012 FED CUP FINAL HARD I R1 PETRA KVITOVA 6-4 6-1 101 mins
2011 LINZ HARD I SF PETRA KVITOVA 4-6 6-4 6-3 144 mins

[5] CAROLINE WOZNIACKI (DEN # 5) vs. [31] CAMILA GIORGI (ITA #32)
Head to Head: CAMILA GIORGI leads 2-1
2014 NEW HAVEN HARD O R16 CAMILA GIORGI 6-4 6-2 78 mins
2014 EASTBOURNE GRASS O QF CAROLINE WOZNIACKI 6-7(7) 6-4 6-2 155 mins
2013 US OPEN HARD O R3 CAMILA GIORGI 4-6 6-4 6-3 152 mins

[20] GARBIÑE MUGURUZA (ESP #20) vs. [10] ANGELIQUE KERBER (GER #10)
Head to Head: ANGELIQUE KERBER leads 3-1
2015 SYDNEY HARD O QF ANGELIQUE KERBER 0-6 6-1 6-4 89 mins
2015 ROLAND GARROS CLAY O R3 GARBIÑE MUGURUZA 4-6 6-2 6-2 97 mins
2014 STANFORD HARD O QF ANGELIQUE KERBER 6-2 6-1 57 mins
2013 INDIAN WELLS HARD O R16 ANGELIQUE KERBER 6-4 7-5 81 mins

[13] AGNIESZKA RADWANSKA (POL #13) vs. CASEY DELLACQUA (AUS #61)
Head to Head: AGNIESZKA RADWANSKA leads 2-0
2015 MADRID CLAY O R2 AGNIESZKA RADWANSKA 6-2 6-1 69 mins
2014 WIMBLEDON GRASS O R2 AGNIESZKA RADWANSKA 6-4 6-0 56 mins

[15] TIMEA BACSINSZKY (SUI #15) vs. [18] SABINE LISICKI (GER #18)
Head to Head: TIMEA BACSINSZKY leads 2-1
2015 ROME CLAY O R2 TIMEA BACSINSZKY 6-4 6-3 84 mins
2009 LUXEMBOURG HARD I F TIMEA BACSINSZKY 6-2 7-5 89 mins
2009 FED CUP WEEK 1 – WORLD GROUP 2 HARD I R1 SABINE LISICKI 6-0 6-4

[21] MADISON KEYS (USA #21) vs. TATJANA MARIA (GER #78)
Head to Head: 0-0

KRISTYNA PLISKOVA (CZE #134) vs. MONICA NICULESCU (ROU #48)
Head to Head: 0-0

MAGDALENA RYBARIKOVA (SVK #65) vs. [Q] OLGA GOVORTSOVA (BLR #122)
Head to Head: 1-1 (Rybarikova leads 1-0 at tour-level)
2014 MONTERREY HARD O R1 MAGDALENA RYBARIKOVA 6-3 3-6 6-2 108 mins
2012 ITF/MIDLAND-USA HARD I F OLGA GOVORTSOVA 6-3 6-7(6) 7-6(5)

 

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