Wimbledon interviste, Muguruza: “Domani mi divertirò, qualunque cosa accada!”

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Wimbledon interviste, Muguruza: “Domani mi divertirò, qualunque cosa accada!”

Wimbledon 2015: Garbine Muguruza, conferenza stampa pre-finale (contro Serena Williams)

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Come ti prepari per giocare la tua prima finale di Slam contro una delle migliori giocatrici, Serena?

Penso che, come tutti gli altri giorni, non si debba fare nulla di speciale. Devi cercare di stare tranquilla il più possibile, tutto qui. Lo sai, un po’ di allenamento, fare l tue cose, essere pronta coem le altre partite.

Quando abbiamo parlato con H. Watson prima della sua partita con Serena, ha detto che aveva un suo poster al muro. Tu hai detto che Serena era uno dei tuoi idoli da ragazza. Che impressione faceva a una bambina che stava crescendo giocando a tennis?

Beh, mi ispirava, perchè ogni volta che guardavo la TV la vedevo giocare finali, era la numero uno.

Sono quei momenti in cui vuoi imparare il suo modo di giocare, capire cosa puoi fare per giocare come lei.

Hai ricordato l’altro giorno che quando sognavi Wimbledon, sognavi di giocare con lei la finale perchè era la migliore. Come vivi ora il tuo sogno?

E’ strano. Quando avevo otto anni, sognavo. Ora, undici anni dopo, sta accadendo davvero. E’ stupendo. Ma è quello per cui ho lavorato.. E’ il massimo. Ora sento che tutto il mio impegno, tutto il lavoro che ho fatto in passato, è ripagato.

Ma come finisce il sogno? Chi vince la partita?

Non lo so.

Sei stata molto aggressiva nel primo set ieri. E’ il tipo di tennis che hai ti servirà contro Serena?

Penso che sia il gioco da fare contro chiunque, non solo con Serena. Penso sia il mio gioco. Devo essere concentrata sul farlo ogni partita. Si, voglio che sia il mio stile di gioco.

Quali sono i tuoi obiettivi nel tennis? Cosa speri di raggiungere come giocatrice?

Non ne ho idea. Voglio giocare, vedere cosa ottengo, cercare di capire quale è il mio limite. Non lo so ancora.

Avevi detto che l’erba era la superficie che ti piace di meno. Dopo quello che è successo qui, senti che l’erba si adatta al tuo gioco ora? Ha modificato il tuo punto di vista?

Certamente la mia mentalità sta cambiando: Ma non ho una superficie preferita perchè mi sento bene su tutte. Sto cambiando ogni settimana. Quando gioco bene, amo questa superficie. Quando gioco male, la odio. Sono fatta così. Ora amo l’erba!!! (ride)

Quanto è importante psicologicamente il fatto che hai battuto Serena lo scorso anno?

Molto importante, perchè ti fa vedere che anche lei è una persona. Anche lei ha delle emozioni, anche lei si può innervosire. Per lei può voler dire che anche io posso batterla, che non sono spaventata. Non so se le capita spesso. Lei non perde molte partite nell’anno, quindi credo sia importante.

Lei sembra avere una sorta di aura invincibile con alcune giocatrici. L’abbiamo visto ieri con Maria Sharapova, ha perso con lei 17 volte di fila. Avere questo vataggio potrebbe essere abbastanza importante.

Si, lei è la numero uno del mondo per un motivo. Dimostra ogni anno di essere la numero uno. E’ la giocatrice più forte. Sarà la sfida più grande domani.

Molti spettatori di tennis inglesi guardano solo Wimbledon. Prima di quest’anno non sapevano molto di te. Puoi dirci qualcosa di te, cosa ti diverte lontano dal campo, quale è stata la tua più grande soddisfazione fuori dal campo, nella tua vita?

Quando non gioco a tennis sono molto calma. Non ho molte passioni. Voglio passare del tempo con la mia famiglia perchè non la vedo molto. Sono sempre in viaggio. Mi piace stare a casa, guardare film, parlare con mia madre del più e del meno. Mi paice cucinare. Mi piace ascoltare musica. Porto sempre con me la mia musica. Ho le mie cuffiette in tasca dovunque.

Che musica ascolti?

Tutta. Metto la funzione shuffle e ascolto ogni genere. Dall’opera al reggae, reggaeton, pop.

2013, non eri neanche tra le prime 100. Due anni dopo siamo qui a Wimbledon: sei sorpresa che tutto sia andato così velocemente?

Penso che nel tennis tutto vada molto velocemente. E’ vero, due anni fa non era neanche nella top 100 e ora, in così poco tempo, sono qui. Ma succede molto spesso. Alcuni, di colpo li trovi al top, poi non li vedi più, poi nuovamente al top.

Penso che questo sia lo sport. Devi cercare di essere costante.

Serena è vicina ai 34. Ti immagini giocare per così tanto tempo?

Non lo so, dipende, no? Posso immaginarlo. Amo il tennis. Gioco da quando avevo 4 anni. Ma dipende dagli infortuni, dal successo che hai, da come va la tua vita personale. Ma non dico di no, perchè non si può sapere.

Questo ti impressiona più del fatto che lei gioca a questo livello a questa età?

Si si, è davvero impressionante. Non solo perchè ha 34 anni, ma perchè è a questo livello da quando ne aveva 17 più o meno.

Sarà possibile per te domani entrare in campo e dirti “voglio divertirmi, voglio battere Serena”?

Tutte e due le cose. Voglio divertirmi perchè sarà un momento davvero speciale. Ma si, voglio vincere domani. Sento che sia una cosa che posso fare? Si, posso vincere. Voglio dire, sto giocando bene. E’ vero, sarà una partita molto difficile. Ma penso di dover credere di potercela fare.

Potrai divertirti domani senza la paura che lei potrebbe batterti?

Mi divertirò domani, qualunque cosa accada. Sarà il più bel giorno della mia carriera. Se vinco sarà ancora meglio. Ma non mi importa il risultato, sarò comunque felice e contenta.

Traduzione a cura di Matteo De Laurentis

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