Pagelle, la settimana degli sposi e dell'insalatiera

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Pagelle, la settimana degli sposi e dell’insalatiera

Mentre Berdych e Lopez convolano a nozze (non tra loro), l’armata spagnola dell’incauto Robredo affonda e l’Australia di Hewitt vola in semifinale. Gli inglesi dimenticano che Murray è scozzese e gli australiani provano a dimenticare che Tomic sia australiano

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L’abito da sposa di Ester Berdych 9
Non fate cattivi pensieri, era traforato solo perché ispirato alla rete che divide il campo.

Feliciano Lopez 8
Anche lui ha capitolato, novello sposo. Non c’è più religione. Dicono che abbia messo la testa a posto…ci sono le stesse possibilità che faccia un punto con un rovescio in top.

Bernard Tomic 3
Nel fine settimana in cui Kyrgios e Kokkinakis riescono a dare il peggio in campo, Bernard trova il modo di ergersi comunque a protagonista assoluto. Che noia giocare a tennis, guardate la fine che ha fatto Hewitt.

Nick Kyrgios 4
Gli avevano detto: “Guarda che Nedovyesov ha battuto Fognini”. Lui allora ha pensato bene di sfasciare un paio di racchette. E perdere. Crescerà.

Tommy Robredo 5
Una vittoria facile con la Russia” – ha detto dopo il 2-0 – “Non perderemmo nemmeno se avessimo un capitano donna!”.

Andy Murray 7,5
Anche se non si ricorda il compleanno del fratello, fa il suo dovere di britannico portando la sua squadra in semifinale. Se dopo Wimbledon riporta a Londra pure la Coppa Davis non si ricorderà più nessuno delle sue origini scozzesi. Che dite, hanno ancora il dubbio se Andy sia uno scottish looser o un british winner?

Nazionale spagnola 3
Peccato abbiano cacciato la precedente ct, destabilizzatrice del machismo muscolare iberico. Era già tutto pronto per annunciare l’affondamento dell’armata branca-Leon.

Lleyton Hewitt 10
La parabola di Rusty è da studiare: quando vinceva gli Slam ed era numero 1 del mondo, per quasi tutti gli appassionati era la “morte del tennis” e i suoi “C’mon” erano versi gutturali poco adatti ai nobili campi. Ora che in vecchiaia, dopo tanti infortuni, insegna ai giovani cosa significhi amare lo sport è quasi diventato un santo. Ed è ancora un eroe nazionale (con Groth, 8) in barba a Kyrgios, Kokkinakis e Tomic. C’mon!

Marco Cecchinato 7
Esordio finalmente in top 100. Ora però, con la classifica che si ritrova, deve avere il coraggio di confrontarsi con palcoscenici più prestigiosi. È ora di giocare a livello ATP.

Sara Errani 6,5
L’umiltà non le è mai mancata e dunque si cala alla perfezione nei tornei minori dove recita il ruolo di favorita. Peccato per la finale, ma “Sarita” non molla.

Rajeev Ram e Johanna Larsson 8
Non è mai troppo tardi…

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