ATP Amburgo: Fognini, semifinale con Pouille. Forfait Bolelli, Nadal trova Seppi

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ATP Amburgo: Fognini, semifinale con Pouille. Forfait Bolelli, Nadal trova Seppi

Fabio Fognini supera in 2 set l’inglese Aljaz Bedene e si qualifica per la semifinale del torneo di Amburgo dove affronterà il francese Lucas Pouille che in mattinata ha vinto il derby contro Paire. “Quando vinsi qui nel 2013 avevo meno pressione”, dirà Fabio in esclusiva per Ubitennis. Rafa Nadal domina uno spento Pablo Cuevas e affronterà Andreas Seppi, che ha approfittato del forfait di Bolelli

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Le foto più belle dei protagonisti dell’ATP 500 di Amburgo

(da Amburgo, Carlo Carnevale)

Giornata di quarti di finale nel 500 di Amburgo, che per la prima volta vede il sole per tutta la durata degli incontri: le minacciose nuvole delle prime ore del mattino si sono dimostrate passeggere, ma comunque troppo scure per rimanere in strada. Meglio allora entrare nel Museum Hamburg, a mani basse il museo più bello della città, che si trova alle spalle del DOM (uno dei luna park più famosi d’Europa), nel pittoresco quartiere di St. Pauli. Il complesso è situato in mezzo ad un serenissimo parco, e al propri interno propone praticamente tutta la storia di Amburgo: dai primi villaggi medioevali fino all’esplosione della zona portuale a cavallo tra diciannovesimo e ventesimo secolo, attraversando intere sale piene di teche e pareti virtuali. Splendida la sezione dedicata all’evoluzione architettonica degli Hafen, rappresentata da laser e costruzioni tridimensionali: per non parlare dei due piani superiori, dove sono esposti centinai di metri quadri di ferrovie in miniatura, che allo scoccare di ogni ora vengono messi in moto e creano uno spettacolo nello spettacolo. Doverosa poi una pausa nel bellissimo cafè nel cortile interno, arredato in parquet e divani in pelle dai colori caldi, perfetti per foto artistiche.

Fabio Fognini accede alla sua seconda semifinale stagionale, dopo quella di Rio de Janeiro quando arrivò all’ultimo atto per poi perdere contro Ferrer. Quest’anno il ligure aveva fallito l’appuntamento con la vittoria in quarti di finale in altre tre occasioni, a Sao Paulo, Barcelona e Umago la scorsa settimana (rispettivamente contro Giraldo, Andujar e Sousa). A farne le spese è l’ex sloveno, ora britannico, Aljaz Bedene, che non vinceva due partite di fila in un tabellone principale da Casablanca, in primavera. Il Centrale è finalmente scoperto, il sole disegna ombre squadrate sul campo rosso, filtrando attraverso i cavi che reggono il telone retrattile, oggi raccolto e imperioso al centro della struttura, in alto. Fognini parte pigro, il dritto è il colpo chiave di tutto l’incontro: disastroso in avvio, quando con tre soluzioni sbagliate concede il break del 3-1, esplosivo pochi minuti dopo, in cui i vincenti fioccano sia lungolinea che a uscire e a zero strappa il servizio per riprendere i binari del set, e poi sempre meglio con il trascorrere dei games (“Era parecchio che non sentivo il dritto così bene” dirà nell’intervista, che ci crediate o meno, rilasciata in esclusiva per Ubitennis dopo la vittoria). Bedene si rivela un modesto picchiatore, con buoni fondamentali da fondo ma senza un quid che lo faccia realmente brillare (il miglior risultato della sua stagione è comunque una finale, a Chennai nel primo torneo dell’anno, persa da Warinka); Fognini gioca quattro punti di grande qualità nel nono gioco (su tutti un passante di rovescio incrociato quasi in braccio alla prima fila) e ottiene il break che gli vale il primo set dopo quaranta minuti. L’accesso all’area fotografi è stato chiuso per questioni logistiche non meglio spiegate, per cui il via vai di affannati operatori e media vari in cerca di postazioni alternative  è visibile nel piccolo fossato a bordo campo; due box più indietro, papà Fulvio e Corrado Barazzutti seguono ben coperti da eleganti plaid bianchi. Il secondo parziale si lascia tutto sommato guardare, Bedene aumenta i tentativi che gli dovrebbero permettere di uscire prima dallo scambio, scende a rete e soprattutto cerca spesso i dropshot (su uno dei quali Fognini ringrazia il cielo quando la pallina rimbalza sul nastro e resta nel campo del neoinglese): l’azzurro salva con coraggio un set point sul 4-5, e nel game successivo posiziona l’asticella dove Bedene non riesce più a saltare. Sprecate due palle break, Fognini intuisce la direzione dello smash dell’avversario e lo trafigge con uno splendido passante di rovescio lungolinea, che gli porta in dote un’altra occasione di andare a servire per la partita, stavolta trasformata e sottolineata da un grido belluino (la cui fotografia troverete nella fotogallery a cura di Marcella Contieri, linkata in alto). Gli ultimi quattro punti sono una formalità, e il taggiasco può timbrare il ticket per semifinale contro Lucas Pouille, che ha vinto l’unico precedente indoor a Bercy 2014. All’orizzonte ovviamente, la finale potenziale con Nadal.

Il maiorchino infatti dispone senza patemi di Pablo Cuevas, che oppone molta meno resistenza di quanto si prospettava alla vigilia del match. Paradossalmente delusi gli spettatori, che come per gli altri incontri di Nadal fanno registrare il tutto esaurito sul Centrale; ci si aspettava una battaglia tra terraioli puri, ma ne è uscita una passerella per lo spagnolo, che può essere soddisfatto quanto meno per un secondo set giocato a fari spenti. L’avvio di match è paurosamente simile a quello di ieri, i gratuiti si sprecano da entrambe le parti: Nadal appare molto più centrato in manovra da fondo comunque, e approfitta di un Cuevas per nulla brillante. L’uruguaiano regala qualche bel gesto con il rovescio lungolinea (in tabellone erano ben sette gli interpreti a una mano di questo fondamentale, ora tutti eliminati), ma non da mai neanche la sensazione di poter impensierire l’avversario, che dopo i cinque break complessivi del primo parziale veleggia in un secondo set senza problema alcuno: è la sesta semifinale raggiunta da Nadal in stagione, tre di queste ulteriormente migliorate (sconfitta in finale a Madrid con Murray, vittorie a Buenos Aires e Stoccarda). Qui l’intervista postpartita a Nadal. Contro di lui ci sarà Andreas Seppi, che ha vinto il derby azzurro senza neanche sporcarsi le suole di rosso: Simone Bolelli ha infatti lamentato un problema allo stomaco che lo ha costretto a ritirarsi prima ancora di scendere in campo.

Risultati:

[Q] L. Pouille b B. Paire 6-3 6-2
[8] F. Fognini b. A. Bedene 6-4 7-5
[1] R. Nadal b. [5] P. Cuevas 6-3 6-2
[4] A. Seppi b. S. Bolelli W/O

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