Kyrgios: è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso?

Rubriche

Kyrgios: è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso?

Per una volta l’ATP si è mossa con grande decisione e la condanna verso Kyrgios da parte di tutto l’ambiente è unanime. Ora il giovane aussie rischia davvero grosso

Pubblicato

il

 

Davvero non accenna a placarsi l’ondata di polemiche e di indignazione suscitata dalle azioni di Nick Kyrgios durante il match con Stanislas Wawrinka mercoledì sera alla Rogers Cup. L’australiano è stato inizialmente multato dall’ATP per l’ammontare massimo di $10.000 per i commenti offensivi fatti a proposito della fidanzata di Wawrinka, poi è stato multato di altri $2.500 per condotta antisportiva contro un raccattapalle, e l’ATP ha aperto un’investigazione formale per accertare se sussistano o meno i presupposti per contestare una Violazione Grave del Codice di Comportamento.

Sul Regolamento ATP si legge che il “Comportamento Aggravato” e la “Condotta Contraria all’Integrità del Gioco”, che sono le due ipotesi di infrazione ipotizzate per Kyrgios, si configurano quando “un giocatore, allenatore, fisioterapista, medico, manager, agente, famigliare, ospite ad un torneo, partner in affari o qualunque altra persona affiliata ad un giocatore […] si rende responsabile di uno o più incidenti che costituiscono comportamento aggravato, oppure si rendono responsabili di un incidente flagrante o particolarmente ingiurioso o eccezionalmente riprovevole, come la vendita di un accredito”.

Può costituire “Condotta Contraria all’Integrità del Gioco”, sempre secondo il Regolamento ATP, il “fare commenti ai media che attaccano o denigrano in maniera deliberata tornei, sponsor, giocatori, arbitri, membri dell’ATP”. Le violazioni in questo caso possono essere soggette ad ammende fino a 100.000 dollari e ad una sospensione dall’ATP Tour fino a tre anni.

L’ATP deciderà se quello che ha detto e fatto Nick Kyrgios nella sua partita contro Wawrinka richiede l’applicazione di queste pene, e dovrà anche tenere conto delle dichiarazioni del fratello di Nick, Christos, che prima è stato censurato da una radio di Sydney per aver sconfinato nel turpiloquio mentre parlava degli eventi di Montreal, e poi ha riversato i suoi improperi su Facebook, minacciando una causa legale nei confronti di Wawrinka per quello che sarebbe successo negli spogliatoi dopo il match, e poi facendo della facile ironia sul nome di Kokkinakis e sui gusti della fidanzata di Wawrinka, che si presume sia la croata Donna Vekic (“She likes the Kokk”).

Kyrgios si è scusato ufficialmente su Facebook, sperando di buttarsi tutto alle spalle, ma da tutte le parti piovono condanne per quanto ha fatto. “E’ un’azione totalmente innecessaria – ha detto Djokovicè stato multato, probabilmente imparerà la lezione nella maniera più dura, e speriamo non lo faccia più”. “Certe cose non dovrebbero succedere nel tennis – ha dichiarato Murraynegli altri sport magari capitano più di quanto non dovrebbero, ma quello che ha fatto lui è una di quelle cose”.

Anche Nadal è d’accordo con i suoi colleghi: “E’ totalmente innecessario. Noi dovremmo dare l’esempio ai giovani, ieri lui non l’ha fatto”. Durissima anche Vika Azarenka: “Non c’è nessuna giustificazione possibile per quello che ha fatto, nessuno sportivo, nessuna persona dovrebbe permettersi di fare una cosa del genere, e credo che questo tipo di reazioni siano conseguenza di un certo tipo di educazione ricevuta”.

Anche l’ATP Players’ Council ha stigmatizzato il comportamento di Kyrgios in un comunicato ufficiale: “Commenti come questi non appartengono al nostro sport. […] I commenti di Nick sono indifendibili e siamo completamente dalla parte dell’ATP e supporteremo la loro investigazione attendendo con ansia la loro decisione e le ripercussioni che questa avrà su Kyrgios.

Davvero una levata di scudi che ricorda soltanto quella organizzata dai giocatori stessi contro Daniel Koellerer, il giocatore austriaco soprannominato “Crazy Dani” che si rese protagonista di un numero impressionante di episodi controversi, da accuse di razzismo ad una quasi rissa in campo, per non parlare di numerosi comportamenti antisportivi, fino alla squalifica a vita ricevuta nel 2011 per essersi venduto qualche partita.

L’impressione è che l’ATP, sempre molto lesta a proteggere le proprie galline dalle uova d’oro, abbia voluto mandare un messaggio molto chiaro a Kyrgios: anche per uno dei più promettenti giocatori/personaggi che sopravviveranno alla “Golden Era dei Fab-4” non è disposta a rovinare quell’immagine pulita e patinata che così faticosamente si è costruita dopo gli anni di McEnroe, Connors e compagnia bella. Il dispiegamento dell’artiglieria pesante ha chiaramente un intento molto più coercitivo che non punitivo, e la chiamata alle armi di uno dei loro maggiori esponenti (Wawrinka), supportato a gran voce da tutto lo “stato maggiore” dei Top Players è stata l’occasione perfetta per provare a raddrizzare la situazione prima che sia troppo tardi.

Sarà interessante sentire i commenti di coloro che non erano a Montreal e che sono, in un modo o nell’altro, coinvolti nella vicenda. Kokkinakis e Vekic si sono trincerati dietro un silenzio che però non potranno mantenere a lungo: la settimana prossima a Cincinnati Kokkinakis dovrebbe scendere in campo, ed in Ohio sicuramente sarà chiesta anche l’opinione di Roger Federer, la cui opinione è sempre tenuta in grande considerazione in tutto l’ambiente.

Non sappiamo quanto tempo occorrerà all’ATP per completare l’investigazione ed arrivare ad una decisione: sappiamo che sono già al lavoro per raccogliere tutti i frammenti video e audio del match incriminato per capire se ci sono stati altri episodi che meritino l’attenzione dell’Autorità competente. Ma la grande decisione con la quale si è sviluppata questa vicenda lascia pensare che non dovremo aspettare molto per sapere come andrà a finire questa vicenda. O per lo meno, per leggere il prossimo capitolo.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement