ATP Cincinnati: Federer supera Bautista Agut, Coric batte Zverev. Fuori Raonic, Kyrgios e Tsonga

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ATP Cincinnati: Federer supera Bautista Agut, Coric batte Zverev. Fuori Raonic, Kyrgios e Tsonga

Richard Gasquet lascia la miseria di tre game all’uomo del mese, Nick Kyrgios, condizionato da un infortunio. Ironia della sorte, ora affronterà Thanasi Kokkinakis. Roger Federer supera in tranquillità Roberto Bautista Agut. Jo-Wilfried Tsonga si spegne alla distanza contro un buon Fernando Verdasco. Nella sfida tra giovani talenti, Borna Coric la spunta al terzo su Alexander Zverev. Sam Querrey si aggiudica il derby con John Isner, Milos Raonic cede in due set contro Feliciano Lopez, Marin Cilic supera Joao Sousa

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[2] R. Federer b. R. Bautista Agut 6-4 6-4 (Ciro Battifarano)

Roger Federer inizia in scioltezza la difesa del titolo a Cincinnati superando con un doppio 6-4 lo spagnolo Roberto Bautista Agut. Vittoria ben più facile di quanto dica il punteggio: un break per set (entrambi nel terzo gioco) ma tante le occasioni che il campione svizzero ha avuto per chiudere con un punteggio piu netto. Alcune le ha annullate lo spagnolo che, a tratti rassegnato per la netta differenza dei valori in campo (3 sconfitte nei precedenti e nessun set conquistato), ha provato a snaturare il suo gioco improvvisandosi attaccante con dei lampi di orgoglio. Altre le ha “sprecate” Federer nel tentativo di provare, aggressivo più del solito, tutte le soluzioni che il suo repertorio può offrire. Fisicamente lo svizzero appare in gran forma, con disinvoltura e rapidità cambia l’inerzia degli scambi (pochi) in cui è in difficoltà, a rete offre sprazzi di pura classe; in risposta lo si è visto avanzare fino quasi a metà campo alla ricerca, anche in controbalzo, del servizio dell’avversario. Unica statistica negativa per Federer la percentuale di prime palle, 43% a fine match (26% nel primo set), ma la differenza in campo quest’oggi è tale che, nonostante l’assenza di prime, non deve fronteggiare alcuna palla break. Al prossimo turno Federer incontrerà il vincente tra Kevin Anderson e Jack Sock

[7] M.Cilic b. J. Sousa 6-4 6-2 (Valerio Vignoli)

Il croato Marin Cilic, testa di serie n.7 del tabellone in Ohio, si sbarazza nel suo match d’esordio del portoghese Joao Sousa, n.44 del ranking ATP. E dire che il campione in carica degli US Open, reduce dalla sconfitta contro Bernard Tomic al primo turno in Canada, si rende protagonista di una partenza orrenda, cedendo malamente il servizio nel primo gioco. Ivanisevic in tribuna è molto contrariato. Ma piano piano il suo protetto ritrova brillantezza e incisività nei colpi. Sousa non può resistere al ritorno imperioso di Cilic che sotto 4-2, conquista 4 game consecutivi e si va a prendere il parziale. Il 26enne nativo di Medjugorje comincia il secondo set come aveva finito il primo, limitando i gratuiti e lasciando le briciole nei suoi turni di battuta. Le gerarchie in campo sono definitivamente ristabilite e nel quinto gioco arriva il break che suggella il dominio di Cilic. Il lusitano si innervosisce e, dopo un’ora e 13 minuti di gioco, consegna la partita al suo avversario perdendo ancora il servizio. Al terzo turno il n.1 di Croazia sfiderà il vincente del match tra Gasquet e Kokkinakis.

F. Lopez b. [8] M. Raonic 7-6(4) 6-4 (Francesco Gizzi)

Buona prestazione per Feliciano Lopez che si assicura il secondo turno sconfiggendo uno spento e malinconico Raonic. Il primo parziale ha ben poco da raccontare. Entrambi servono molto bene e non concedono praticamente nessuna occasione a chi riceve. Solo due palle break in tutto il primo set (una per parte), pochissimi scambi e tanti sbadigli. Si va al tie-break. Feliciano è più aggressivo e complice un brutto dritto sbagliato dal canadese e un delizioso drop shot, si assicura il primo set. Milos non è di certo al meglio, fa una gran fatica da fondo a muoversi con fluidità e pare sempre in ritardo nell’impatto con la palla. Unica nota positiva resta il servizio, colpo ancora ben funzionante e incisivo,ma tutto il resto è materiale di duro lavoro per il duo Piatti-Ljubicic. La strada per riammirare quel bel Raonic di inizio anno sembra davvero in salita. Nel secondo parziale infatti il canadese dopo un medical time-out richiesto per un problema alla schiena, esce man mano di scena arrendendosi alle geometrie di un Lopez sempre più centrato. Il primo e unico break dell’incontro a favore di Feliciano avviene nel quinto game,  è il preludio della fine. Raonic resterà aggrappato al servizio ma non riuscirà a conquistarsi nemmeno un’occasione per rientrare nel match. Bene Feliciano che dopo un 2015 alquanto opaco sembra stia ritrovando solidità e la sua consueta eleganza.

S. Querrey b. [11] J. Isner 6-3 7-6(3) (Raffaello Esposito)

Il pathos dell’ incontro/scontro in casa statunitense dura lo spazio di un set, “a blink of an eye” come dicono da quelle parti. John Isner non è al meglio fin dall’inizio e questo è intuibile dalla fasciatura che avvolge il suo ginocchio sinistro. Con buona certezza si tratta dello stesso guaio che lo ha rallentato nel corso del terzo set della finale di Washington persa contro Nishikori. Sta di fatto che John soffre fin dall’inizio contro un avversario comunque a lui ostico considerando che conduce per 3-1 nei precedenti. I movimenti sono cauti, soprattutto dalla parte del rovescio e il n°11 del mondo deve subito annullare una palla break. Nel corso del quinto game i problemi si acuiscono, Isner perde il servizio e si appoggia alla racchetta affranto. Al cambio campo viene chiamato un injury time out che dura a lungo ma al rientro si capisce subito che nulla è cambiato. John ci prova con grande rispetto del gioco e dell’avversario, riesce a tenere un game alla battuta ma deve cedere il primo set per 6-3.

Dopo un secondo trattamento Isner rientra in campo senza fasciatura e d’improvviso sembra andare meglio. Movimenti più fluidi aumentano la sua sicurezza di gioco e l’efficacia ritrovata della prima palla lo aiuta molto nel non soffrire sui propri turni di battuta. Querrey non è da meno e l’equilibrio regna sovrano con la partita che è diventata un “clinic” dello schema servizio-dritto. Nel dodicesimo game Isner gioca una smorzata che non arriva alla rete, stecca un rovescio e va sotto 30-40 ma annulla il match point a rete con coraggio e un ace lo porta al tie break. È la settima volta che questo accade nei loro incontri, Sam ne ha vinti quattro dei precedenti sei e vince anche questo perché John non ne ha più e cede per sette punti a tre. Fuori una pericolosa testa di serie quindi e avanti Querrey che avrà ora Tommy Robredo che ha sconfitto Andujar.

B. Coric b. [Q] A. Zverev 7-5 3-6 7-6(5) (Stefano Tarantino)

Il programma sul Grandstand di Cincinnati si apre con uno dei match più attesi della giornata, quello tra le giovani promesse del circuito Borna Coric, 18enne croato, nr. 38 del ranking, e Alexander Zverev, approdato nel tabellone principale dalle qualificazioni, 18 anni appena compiuti, semifinalista un paio di settimane fa a Washington. In palio per il vincitore non solo il 2° turno di un Masters Series ma anche una accattivante sfida contro Stan Wawrinka, che in tabellone è testa di serie nr.5.

Coric parte meglio, sembra più ordinato nell’ordire le sue trame, mentre Zverev pare voler spaccare il mondo ad ogni colpo ed incappa (soprattutto di rovescio) in una serie infinita di gratuiti. Arriva subito il break in apertura del croato che naviga tranquillo sino al 3-1 in suo favore. Nel sesto game però Coric accusa un passaggio a vuoto e rimette in partita il suo avversario che effettua il controbreak e mette per la prima volta la testa avanti nel game successivo tenendo la battuta per il 4-3. Si seguono i servizi sino al 5 pari senza problemi, poi Zverev commette una leggerezza sul suo turno di battuta (interrompe sullo 0-15 uno scambio chiamando la palla fuori, ma viene sconfessato dall’occhio di falco) e lancia con un doppio fallo Coric che sul 15-40 approfitta di un gratuito di rovescio del tedesco e va a servire per il set. La tensione si avverte da ambo i lati, la posta in palio è alta. Coric va sotto 0-30, poi deve fronteggiare una palla break sul 30-40. Il tennista croato è però bravissimo, infila tre punti di seguito e porta a casa il parziale.

Il secondo set si apre con una situazione esattamente opposta a quella del primo, è Zverev che strappa subito il servizio a Coric e sale sul 3-0 salvando a sua volta una palla break nel terzo game. Il tedesco ora sembra messo meglio in campo, accetta e tiene gli scambi lunghi da fondo campo, serve molto bene e cerca sempre di prendere l’iniziativa. Coric tira un po’ i remi in barca, rischia l’1-5, ma dopo 44 minuti cede il parziale 6-3. Premiata la maggiore intraprendenza di Zverev che chiude con 15 vincenti ed appena 9 gratuiti (9-11 invece per Coric). Il match va al set decisivo, Zverev sembra il più in palla, non soffre mai al servizio e si procura 2 palle break sull’1 pari. Ancora bravo Coric ad annullarle e ad evitare il break. Zverev cede un solo punto in 4 turni di battuta, il suo avversario però nei momenti più difficili trova sempre un buon servizio, si procede con regolarità sino al 6-5 del croato.

Zverev serve per portare la sfida al tie break ma accusa un po’ di tensione e rischia grosso. Coric infatti prima annulla due palle del 6-6 e poi si procura un match point. Zverev mette tre prime determinanti (due servizi vincenti ed un ace, saranno 15 alla fine per lui) e si conquista il tie break. Il tedesco per ben due volte pare avere le mani sul match. La prima all’inizio quando Coric con un inopinato doppio fallo va sotto 0-3, la seconda quando il croato sbaglia un comodo diritto che manda Zverev a servire sul 5-4. Ma il tedesco si smarrisce sul più bello, Coric indovina un gran diritto vincente e poi punisce l’avversario che prova un ardimentosa discesa a rete su una insignificante seconda di servizio. Match point Coric, la tensione è tale che la seconda del croato e cortissima, Zverev ci si affloscia sopra e spedisce la risposta in rete. Ha vinto il giocatore probabilmente più avvezzo a questi scenari nonostante la giovane età, ma siamo sicuri che di questi due ragazzi ne risentiremo parlare presto ad alti livelli, i margini di miglioramento sono per entrambi enormi.

[12] R. Gasquet b. N. Kyrgios 6-2 6-1 (Tommaso Voto)

Il francese Gasquet elimina l’australiano Kyrgios in due set ed approda così al secondo turno dell’Atp di Cincinnati privando così il torneo americano della sfida ad alta tensione contro Kokkinakis (uno dei protagonisti, a suo malgrado, dell’ affair Vekic-Wawrinka), che nella scorsa notte italiana ha battuto l’italiano Fognini. Nick in questi ultimi giorni è praticamente al centro di un “ciclone” mediatico, che si è scatenato in seguito alle sue discutibili, quanto triviali, esternazioni pronunciate durante il match vinto a Montreal contro Wawrinka. Questo ha senza dubbio destabilizzato emotivamente Kyrgios, che, al di là del suo “infortunio” in campo, è stato sornione e molto poco spavaldo rispetto al suo solito. Il match è stato condizionato in maniera evidente dal problema fisico alla schiena dell’australiano, che sul 4-1 del primo set per Gasquet, ha chiamato un “medical time out”. Dopo le cure, il tennista nativo di Canberra è apparso poco mobile negli spostamenti e decisamente meno esplosivo con i colpi di inizio gioco. La partita è scivolata rapidamente nelle mani del francese che ha vinto 6-2 6-1 senza dover faticare più di tanto. Per testare le reali condizioni di Gasquet (che aveva saltato il torneo di Montreal per un fastidio fisico) è necessario attendere un match più probante e Kokkinakis sarà un banco di prova da non sottovalutare.

F. Verdasco b. J.W. Tsonga 4-6 6-3 6-4 (Ciro Battifarano)

Fernando Verdasco si conferma grande combattente e contro uno scarico Tsonga porta a casa, in rimonta, una vittoria importante per il morale (lo spagnolo veniva da tre eliminazioni consecutive al primo turno). È lo spagnolo a farsi per primo pericoloso già nel secondo gioco procurandosi due volte palla break. Il francese si salva col servizio e diventa man mano più sicuro in campo, incrementando la pesantezza dei suoi colpi. Nel settimo gioco, approfittando di un Verdasco poco lucido, Tsonga, alla fine di un game lunghissimo ed alla terza occasione riesce a portarsi avanti di un break. Nessun tentennamento nei suoi turni di battuta per Jo che potrebbe già chiudere il parziale nel nono gioco nel quale non approfitta di altre quattro palle break. Discorso rimandato di un game.

Verdasco sembra ancora in difficoltà ad inizio secondo set ma ci pensa Tsonga a rimetterlo in partita nel quarto gioco con un turno di servizio sconsiderato. Ceduto il turno di battuta il francese un po’ demoralizzato inizia a muoversi più lentamente; lo spagnolo, dal canto suo, legge il momento negativo dell’avversario e cerca di non metterlo in condizione di giocare con i piedi dentro al campo. Il set si chiude velocemente senza altri sussulti. Si va al set decisivo. Nel secondo gioco, sotto 40 -15, Tsonga ha l’ultimo guizzo del match, recupera e si procura due palle break che però spreca. Perduta quest’occasione il francese gioca di nuovo un pessimo game al servizio e concede il break che risulterà decisivo. Tsonga ha definitivamente perso l’esplosività e la potenza dei suoi colpi e non riesce in alcun modo ad impensierire il servizio di Verdasco che, dopo tre sconfitte consecutive nei confronti diretti, conquista il secondo successo contro il francese ed avanza al secondo turno dove incontrerà Goffin. Per il francese questa è la prima sconfitta in stagione dopo aver vinto il primo set.

Risultati:

Primo Turno

S. Querrey b. [11] J. Isner 6-3 7-6(3)
B. Coric b. [Q] A. Zverev 7-5 3-6 7-6(5)
[12] R. Gasquet b. N. Kyrgios 6-2 6-1
F. Verdasco b. J.W. Tsonga 4-6 6-3 6-4
F. Lopez b. [9] M. Raonic 7-6(4) 6-4
T. Robredo b. P. Andujar 3-6 6-3 6-1
[WC] J. Donaldson b. [Q] N. Mahut 7-5 6-7(2) 6-2
J. Chardy b. [WC] R. Ram 6-4 6-2
[15] K. Anderson b. L. Mayer 7-6(5) 3-6 6-1

Secondo Turno

[16] G. Dimitrov b. [Q] V. Pospisil 7-6(4) 7-6 (5)
[2] R. Federer b. R. Bautista Agut 6-4 6-4
I. Karlovic b. M. Klizan 6-3 7-6(2)
[7] M. Cilic b. J. Sousa 6-4 6-2
[6] T. Berdych b. T. Bellucci 6-2 6-3
[Q] A. Dolgopolov b. B. Tomic 6-4 6-1

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