WTA di Pechino, solo quattro top10 ancora in gioco

S. Errani b. [2] P. Kvitova 7-5 6-4

Al settimo tentativo Sara Errani riesce finalmente a battere Petra Kvitova che aggiorna il suo attuale trend negativo contro le italiane, per lei le ultime tre sconfitte arrivano per mano delle nostre prime 3 portacolori: US Open Pennetta, Whuan Vinci e Pechino Errani. Una partita che Sara oggi ha condotto in maniera solida, ha giocato mediamente molto profondo, ha difeso come suo solito egregiamente riuscendo a sorprendere l’avversaria al momento opportuno con palle corte e passanti. Kvitova dal canto suo ha giocato come sa, facendo la partita nel bene e nel male, tante buone accelerazioni sia di dritto che di rovescio ma troppi errori (49 gratuiti a fine partita e 42 vincenti), sempre costretta a giocare un colpo in più dall’esasperante difesa di Sara (che ha invece chiuso con un saldo attivo di 15 vincenti e 14 errori).

Sara conquista il break in apertura di match che, seppur a fatica, riesce a confermare salvando 3 palle break nel gioco successivo, complici anche le risposte avventate di Kvitova che, considerata la prima di servizio di Sara, potrebbero essere tranquillamente aggiunti ai gratuiti. Sara nel quarto gioco riesce ancora a tenere il servizio, questa volta a zero!, ma nel sesto gioco deve restituire il break alla ceca. È un momento positivo per la numero 4 del mondo che riesce per la prima volta a portarsi avanti nel punteggio sul 4-3 e nell’ottavo gioco va avanti 0-40 ma inanella un filotto di errori, soprattutto di rovescio, e vanifica quanto fatto, peggiorando il tutto nel successivo turno di battuta nel quale con due doppi falli regala il break a Errani. Sara va a servire per il set ma Petra è in un breve momento di grazie e 4 vincenti ristabiliscono ancora la parità. Il momento di grazia però è davvero breve e adesso è il dritto ad essere fuori misura ed ancora break Errani che va di nuovo a servire per il set. Questa volta Sara tiene meglio il campo e con un rovescio lungolinea si procura il primo set point che Kvitova però annulla, portandosi subito dopo a palla del controbreak, ma la ceca è ancora sprecona in risposta e regala il set a Sara. Soltanto una volta Sara era stata in vantaggio di un set con Petra, nell’unico precedente su terra battuta (Fed Cup 2013), ma aveva poi subìto un parziale di 12 giochi a 2. Oggi la sorte è più benevola. Nei primi 4 giochi del secondo set (di cui solo i primi due durati 22 minuti) nessuna delle 2 giocatrici riesce a tenere il servizio. Kvitova interrompe la serie nel quinto gioco (ed interrompe anche la sua serie personale di 4 turni di battuta persi consecutivamente) e si procede con un temporaneo equilibrio, soltanto una palla break salvata nel settimo gioco, ma le entrano 3 colpi in lungo linea e lo spavento è superato. Per poco, perché nel nono gioco Petra sbaglia tutto quello che può sbagliare e manda Sara a servire per il match. Un turno di battuta ad alta tensione, sul 30 pari un’accelerazione di Petra viene chiamata fuori e sarebbe set-point Errani. La tennista ceca chiama però l’occhio di falco e la palla ha pizzicato la riga: palla break sulla quale Sara mostra ancora le sue ottime doti difensive provocando l’errore della ceca che ad ogni modo si procura un’altra palla break ma non concretizza, mostrando le sue lacune, per altro di gran lunga migliorate, negli spostamenti. Sara è di nuovo a due punti dal match e sono sufficienti due risposte lunghe della sua avversaria per avanzare al secondo turno dove avrà l’occasione di vendicare la fresca sconfitta di Wuhan con Caroline Garcia.

[3] F. Pennetta b. [WC] X. Han 7-5 4-6 6-4

C’era molta attesa per il ritorno in campo in singolare della campionessa dello US Open e forse questa attesa l’ha sentita anche la stessa Flavia Pennetta che aveva un esordio sulla carta facile, la cinese Xinyun Han, numero 160 del ranking e mai oltre la posizione 125 in carriera. Ma venti giorni di stop, distratti dai giusti festeggiamenti, la tennista brindisina deve averli accusati, il servizio non funzionava (percentuale di prime di poco superiore al 50% e 7 break subiti) e la posizione in campo sempre un po’ indietreggiata. Dall’altra parte ha anche trovato un’atleta che forse aveva fiutato la partita della vita e che non ha esitato ad essere aggressiva da fondo campo. Ma nei momenti cruciali, la diversa caratura delle giocatrici ha fatto la differenza.

Nel primo set Flavia si porta avanti di un break una prima volta nel terzo gioco ed una volta nel nono gioco, ma in entrambe le occasioni si fa sùbito rimontare, la prima volta a zero, la seconda dopo aver sprecato due set point. Ancora un break nell’undicesimo gioco per la brindisina, con una palla corta per uscire dall’ennesimo duro scambio da fondo, e di nuovo a servire per il set: deve prime annullare una palla del controbreak per riuscire finalmente a chiudere dopo quasi un’ora di gioco il primo parziale. Flavia si porta avanti di un break in apertura di secondo set ma nel quarto gioco spreca il vantaggio con due doppi falli ed un errore di dritto. Il servizio è purtroppo oggi il punto debole della campionessa dello US Open, perde ancora il turno di battuta nell’ottavo gioco, poi orgogliosamente in risposta argina Han al servizio per il set, ma ancora un turno di battuta infelice (la percentuale di prime palle di Flavia scende al 41% nel secondo parziale) costa il set a Flavia che nel terzo parziale perde per la terza volta consecutiva il servizio e si ritrova sotto di un break. Impennata di orgoglio della campionessa e controbreak a zero e la partita sembra incanalarsi nei giusti binari: due turni di battuta agevoli per Pennetta e break nel settimo gioco. Ma oggi Flavia vuole complicarsi la vita e cede di nuovo il turno di battuta, siamo quattro pari al terzo.  Per fortuna, di esperienza, Flavia riesce a giocare i due ultimi giochi senza errori, contenendo gli avanzamenti della cinese che nella copertura della rete non è molto efficace, e riesce a portare a casa un match che iniziava a destare preoccupazioni.