Rafa Nadal e Tomas Berdych, dopo aver conquistato rispettivamente la semi-finale ed i quarti a Shanghai, possono iniziare a preparare la valigia per Londra: lo spagnolo ex n.1 del mondo mai come quest’anno aveva rischiato di non poter prendere parte al prestigioso torneo che vede battersi da 45 anni i migliori 8 giocatori del mondo; poi, grazie all’acuto asiatico (finale a Pechino e semi-sinale a Shanghai), riesce a qualificarsi con un mese di anticipo seguendo, assieme al compagno di tante sfide (ed ex bestia nera) Tomas Berdych, anche Novak Djokovic, Andy Murray, Roger Federer e Stan Wawrinka.
Rimangono disponibili gli ultimi due posti; Kei Nishikori, settimo nella “Race” con 3945 pt. e David Ferrer, ottavo a 3445, sono i due papabili con maggiori probabilità di qualificazione, mentre Jo-Wilfried Tsonga, che da oggi è 9° (con la finale di ieri in Cina ha ottenuto infatti 2500 punti e guadagnato 6 posizioni) ha qualche remota possibilità di accedervi assieme al suo connazionale Richard Gasquet, alla decima casella con 2445 pt.
Per i 17.000 spettatori dell’O2 Arena andrà in scena sicuramente uno spettacolo di grande divertimento, quest’anno all’insegna dell’ “uno contro tutti“: Djokovic infatti appare ancora imbattibile. E Roger Federer? Ha sempre avuto un feeling particolare col Masters, e se toglierà quel poco di ruggine accumulata dopo lo stop di Davis (state certi che lo farà) potrebbe creare seri problemi al serbo con prestazioni in linea con un 2015 che ha rappresentato la resurrezione ufficiale.
Anche Andy Murray, chissà in quali condizioni psicologiche arriverà a Londra, forfait dell’ultimo minuto escluso.
Wawrinka sarà un’incognita mentre la prestazione di Nishikori dipenderà, come al solito, dalla situazione delle sue condizioni fisiche. Attenzione invece a Nadal, che pare stia progressivamente ritrovando l’antico smalto e non ha mai vinto un Masters.
Aris Alpi
