ATP Ranking: Djokovic raggiunge McEnroe, 170 settimane al vertice

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ATP Ranking: Djokovic raggiunge McEnroe, 170 settimane al vertice

Novak Djokovic aggancia John McEnroe nel numero di settimane al numero 1 in classifica. Benoit Paire e Steve Johnson raggiungono il loro best ranking. Nella corsa per Londra, fuori Jo Wilfried Tsonga ed ancora in corsa Richard Gasquet. In attesa della scelta di Andy Murray

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Nessuna variazione in top ten questa settimana. L’unico dato degno di rilevanza è forse il fatto che Novak Djokovic raggiunge al quinto posto nella classifica di settimane al numero 1 John McEnroe a quota 170. Il prossimo traguardo, le 268 settimane di Jimmy Connors, è per ora abbastanza lontano, almeno un paio di anni. Con 16,785 punti il serbo ha più del doppio dei punti del suo diretto inseguitore Andy Murray, sceso a quota 8,250 causa l’uscita dei punti conquistati con la conquista del trofeo a Valencia nel 2014. Il francese Benoit Paire, che ha disputato il Challenger di Brest perdendo in finale dal croato Ivan Dodig, con i 75 punti conquistati supera Fognini e Karlovic e raggiunge il numero 21, migliorando di due posizioni il suo best ranking. E qualcosa sembra muoversi più diffusamente sul fronte stelle e strisce: oltre “Long” John Isner che si conferma stabilmente tra i primi quindici, per gli americani diventa sempre più costante Jack Sock che con la finale di Stoccolma rientra nei primi trenta del ranking e Steve Johnson che, con la sua prima finale nel circuito maggiore nell’ATP 500 di Vienna, raggiunge il suo best ranking al numero 33. Dura soltanto una settimana l’esilio dell’imprevedibile Ernest Gulbis fuori dai primi 100: la semifinale raggiunta a Vienna gli consente di guadagnare 35 posizioni e tornare al numero 82 in classifica.

ATP TOP 15

ranking

ATP RACE TO LONDON

Per quanto riguarda la competizione per Londra, Tsonga è fuori dai giochi non partecipando ad alcun torneo in questa settimana. L’unico al quale la matematica dà qualche remota speranza di qualificazione resta Richard Gasquet che dovrebbe fare percorso netto sia a Basilea che a Bercy, sperando che almeno uno tra Nishikori e Ferrer conquisti meno di 100 punti nelle prossime due settimane. Uno tra lo spagnolo ed il giapponese sarebbe matematicamente qualificato ad oggi, ma il regolamento ATP, forse più lineare di quello WTA, non si preoccupa della Race e di eventuali parità nella stessa, preoccupandosi solo del Ranking. Per il momento i due sono indicati ex-aequo, con buona pace di tutti, alla posizione numero 7. Non dovesse cambiare nulla, si isolerebbero i risultati di Grande Slam e Master 1000, ed in tal caso sarebbe avanti Nishikori (un vantaggio che con ogni probabilità non sarebbe determinante ai fini della qualificazione, ma soltanto ai fini del seeding). Queste conclusioni sempre a patto che Murray prenda parte all’atto conclusivo della stagione alla O2 Arena. Laddove lo scozzese, in chiave Davis, dovesse dare forfait, sarebbe corsa aperta tra i tennisti classificati dalla nona alla quindicesima posizione (Feliciano Lopez, sedicesimo, inizia ad essere forse troppo staccato con quasi 400 punti di ritardo da Simon, attuale numero 15).

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GLI ITALIANI

Per quanto riguarda i nostri portacolori, nessuna variazione significativa per i tennisti in top 100. Luca Vanni, con la semifinale nel Challenger di Brest, guadagna 14 posizioni e sale fino alla numero 119.

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