da Valencia, Andrea Lavagnini
Altra giornata no per le teste di serie del tabellone di qualificazione del Valencia Open. L’unico a far valere la sua posizione è Albert Montanes, seppur con tanta fatica vista la sofferta vittoria contro Tobias Kamke per 6-3 3-6 7-5. Una vera e propria battaglia che ha esaltato le caratteristiche dei due giocatori: da una parte la continuità dello spagnolo, spesso in versione tergicristallo, e dall’altra i buoni colpi, ma mai incisivi del tedesco, troppo spesso nervoso.
Botte da orbi tra Daniel Brands e Thanasi Kokkinakis, testa di serie numero 3. Ad avere la meglio è stato il colosso bavarese che ha asfaltato l’ australiano 6-3 6-1 in 47 minuti, ma a farne le spese è stata la racchetta del giovane fenomeno, distrutta e regalata a un ragazzino del pubblico. Non un grande esempio.
Esce invece l’altro bombardiere tedesco Jan-Lennard Struff, accreditato della testa di serie numero 7. Quest’ultimo è stato sconfitto in rimonta dal piccolo giapponese Yuichi Sugita. Gioco, partita e incontro e di nuovo racchetta a pezzi.
Non è più una sorpresa Mischa Zverev che elimina uno degli allievi dell’accademia di Juan Carlos Ferrero, direttore del torneo. 6-4 6-3 il punteggio finale con una impassibilità impressionante. Non crediamo che avrà grossi problemi con il giapponese sopra nominato.
Bell’incontro tra Rajeev Ram, testa di serie numero 5 ed estremo imitatore di Pete Sampras con risultati decisamente imparagonabili, e Quentin Halys, classe 1996. Il match è deciso da due tie-break in cui Ram commette errori davvero banali, tra cui tre doppi falli, che gli costeranno la partita. Non impossibile, ma molto difficile, l’avversario che il francese troverà nel turno decisivo. Si tratta di Michal Przysiezny, vittorioso, grazie sopratutto alla sua esperienza, contro il 18enne spagnolo Carlos Taberner.
Passa anche Taro Daniel, amico di Sara Errani, superando Marc Giner 6-0 6-3. Nonostante il punteggio molto netto, non convince la prestazione del giapponese residente proprio qui a Valencia: troppo remissivo e nervoso nei momenti di lotta. Visto il livello mostrato, non gli diamo troppe speranze di vittoria contro il longilineo Norbert Gombos, poco impegnato quest’oggi dal suo connazionale Jozef Kovalik.
