ATP Valencia: Fognini eliminato da Zverev. Out Lopez e Paire (audio Fognini)

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ATP Valencia: Fognini eliminato da Zverev. Out Lopez e Paire (audio Fognini)

Esce malamente all’esordio la testa di serie No.4 dell’ATP 250 di Valencia, Fabio Fognini, battuto in due set dal qualificato Mischa Zverev, No.215 del mondo, dopo poco meno di un’ora e mezzo di gioco. Fuori in due set anche Feliciano Lopez per mano di un sempre più costante Steve Johnson. Ascolta l’intervista di Fabio post partita

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[Q] M. Zverev b. [4] F. Fognini 6-2 7-6(3)

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Fabio Fognini esce di scena all’esordio del Valencia Open contro il tedesco Mischa Zverev, qualificato e numero 215 del mondo.

Tutto regolare nei primi due giochi con Fabio che sembra partire meglio, con un buon turno di battuta e due ottimi passanti che sembrano intimorire il tedesco. Il terzo gioco però va ai vantaggi e Fabio offre tre palle break: sulla prima lo aiuta il più grande dei fratelli Zverev con una risposta sbagliata; bello il passante dell’azzurro nella seconda, peccato che non riesca a ripetersi nella terza, sbagliando uno dei tantissimi diritti con cui Fabio non riuscirà mai trovare bene il ritmo. L’occasione di riportarsi in parità si presenta subito, ma ancora una volta il passante di diritto del ligure si stampa a metà rete. Sotto 2-3 Fognini chiama il fisioterapista per un problema alla caviglia: sembrerebbe niente di problematico, ma a fine partita ammetterà che è un dolore che si porta dietro da Vienna, ma che oggi gli provocava particolare dolore. L’azzurro non sarà più in grado di muovere il punteggio a suo favore e finisce col perdere 6-2 il primo.

Nel secondo Fabio prova a essere più aggressivo, ma dopo un’ottima volée e una risposta sbagliata di Zverev, commette quattro errori consecutivi, tre con nuovamente con il diritto. Zverev sembra ormai avviato verso una volata, ma la sua striscia si conclude immediatamente con la rezione dell’italiano, che infila tre passanti, di cui uno magistrale, e pareggia i conti. Non succede molto nel resto del set: i due non offrono palle break sebbene Fabio perda uno scambio molto lungo sopra 4-3 che lo avrebbe portato a palla break. Degna di menzione è solo la rovinosa caduta del tedesco di origini russe, che sotto 5-4 perde l’appoggio con il piede sinistro e si prende un bello spavento. Con rapidità si arriva al tie-break: qui Fognini prova a fare qualcosa in più e infatti è lui il primo a portarsi avanti di un minibreak. Purtroppo questo sarà l’ultimo lampo di un affaticato Fognini che perde il tie-break per 7 punti a 3. “Sono arrivato qui abbastanza tardi e piuttosto stanco – dichiara Fabio a fine partita – e oggi non è andata bene. La caviglia mi faceva male già da Vienna, ma oggi un po’ di più, anche se poi è andata migliorando durante la partita. Sono molto stanco fisicamente, ma soprattutto mentalmente; ho giocato tante partite quest’anno e ultimamente anche bene, ma oggi ero al limite e non avevo la forza di mettermi lì a fare quello che dovevo fare: ci ho provato, ma nella maniera sbagliata. Questa sconfitta comunque non mi preoccupa più di tanto, c’è solo da voltar pagina… Fino all’ultimo non ero sicuro di giocare perchè ho finito tardi a Vienna, sono tornato a casa per riposarmi e qui sono venuto all’ultimo con molti dubbi e non avuto modo di prendermi il mio tempo. Ho giocato male e non mi sono sentito comodo in campo. La stagione è ancora lunga perchè dopo Parigi abbiamo una settimana di riposo e anche Parigi è un torneo importante dove l’anno scorso non ho giocato bene e quindi si possono fare tanti punti; dobbiamo decidere con Simone (Bolelli, ndr) cosa fare per il doppio a Bercy perchè anche lui non sta benissimo.

Fabio poi valuta anche la sua stagione anche se ammette che non vede l’ora che finisca. “E’ stata una stagione molto lunga, soprattutto con il doppio e tutti i nostri obbiettivi in doppio mi hanno tolto energia per il singolo. Ho iniziato l’anno male, poi ho giocato bene sulla terra. In america ho giocato di nuovo male, ma da lì in poi, fatta eccezione per Montecarlo e Parigi, credo di aver fatto buone cose.

Complimenti comunque al tedesco Mischa Zverev che accede ai quarti di finale con la sua quinta vittoria consecutiva. Qui incontrerà il vincente di Bautista Agut-Rublev, in programma nel pomeriggio.

Comunque andrà sarà stata un’edizione molto particolare quella del Valencia Open 2015. Oltre ai problemi economico-organizzativi già ampiamente affrontati nei giorni scorsi, sei delle prime otto teste di serie del torneo sono fuori ancor prima dei quarti (contando anche il ritiro di Ferrer che qui era il favorito). Fognini non è infatti l’unico a uscire di scena anzitempo. Come lui anche Lopez (tds. 2) e Paire (tds. 5) abbandonano il torneo senza grosse soddisfazioni.

Il primo a cadere dopo l’azzurro è stato Feliciano Lopez, bombardato da Steve Johnson, l’uomo più in forma del momento. Lo spagnolo era comunque apparso molto nervoso in allenamento e lo ha dimostrato con le due partenze nel primo e nel secondo set, quando ha ceduto subito la battuta. Johnson dal canto suo non concede nulla fino al 6-4 5-4 quando al momento di servire per il match accusa un po’ di stanchezza o forse un po’ di tensione e cede la battuta per la prima volta. Lopez, bravo a sfruttare l’unica occasione pervenutagli, sembra aver finalmente dato una svolta all’incontro e per la prima volta va in vantaggio di un game. Il californiano non trema e chiude con decisione dominando il tie-break. Curiosa, se non addirittura impensabile, la statistica dei punti a rete di Feliciano: 0!

Sulla pista 1 a dare spettacolo ci ha pensato Benoit Paire, che questa volta l’ammonizione (ormai nemmeno più una sorpresa) se l’è presa per aver offeso ripetutamente un giudice di linea. Il francese spreca tante occasioni sia nel primo, ma soprattutto nel terzo, non tanto a livello di punteggio, quanto nel gioco in sé: tanti gli errori per sufficienza e i colpi sparati fuori a casaccio per il nervosismo. Sousa, che affronterà Cuevas nei quarti, avanza senza nemmeno giocare bene (neanche martedì con Muller aveva dato buone impressioni) e sfruttando le pazzie di Paire, ma d’altronde è così che fanno i grandi giocatori.

Gli unici a sopravvivere a questa ecatombe sono stati due spagnoli: Bautista Agut (tds. 7) e Guillermo Garcia-Lopez (tds. 6). Il primo non ha avuto grossi problemi contro il giovane Andrey Rublev, troppo avventato e frettoloso. Concreta la prestazione del giocatore di casa, nato e cresciuto a pochi chilometri da qua, che dice di essersi sentito molto meglio sul campo rispetto a ieri. Ora Bautista potrebbe diventare uno dei favoriti del torneo, ma non si scompone “Sì, siamo alla fine della stagione e molti arrivano stanchi qui, ma c’è ancora tanta strada da fare per vincere il torneo; con Zverev sarà dura visto che lui ha già vinto tante partite, serve molto bene quindi sarà un avversario difficile.

Garcia-Lopez ha dovuto tirarsi fuori da una situazione difficile nel secondo set dopo aver vinto facilmente il primo: sotto di due break, lo spagnolo non ha mai mollato e piano piano è riuscito ad agganciare il suo avversario, Taro Daniel, che chiamato a servire per rimanere nella partita non ne ha più e crolla sotto i colpi di Guillermo. “Nel secondo set lui è stato più aggressivo – spiega – mentre io ho avuto qualche problema con il mio servizio.Ho provato a giocare punto dopo punto senza pensare al punteggio e sono riuscito a recuperare. Quando poi lui a servito nell’ultimo gioco forse era un po’ nervoso”. Nei quarti lo aspetta Johnson: “Steve sta giocando molto bene, ha perso in finale a Vienna da David (Ferrer, ndr) ed è in fiducia, la cosa che ogni tennista cerca. Sarà una partita difficile perché è in questo “stato di grazia”, ma la affronterò come tutte le altre. Guillermo è ora la testa di serie più alta rimasta in tabellone, ma questo non sembra mettergli troppa pressione: “In questo genere di tornei tutti possono vincere, puoi avere una buona giornata e vincere o giocare male e uscire, perciò non mi sento sotto pressione questo”.

Daniel Brands e Albert Montanes si incontravano per la seconda volta nello stesso torneo, visto che i due si erano già affrontati nelle qualificazioni dove aveva vinto il tedesco. Montanes aveva poi beneficiato del ritiro di David Ferrer per entrare in tabellone come lucky loser, ma il risultato è stato lo stesso; Brands ha dominato dal primo all’ultimo gioco, lasciando poche speranze allo spagnolo. Brands affronterà Vasek Pospisil per un posto in semifinale.

Risultati:

[Q] D. Brands b. [L] A. Montanes 6-2 6-2
J. Sousa b. [5] B. Paire 6-3 3-6 6-2
[7] R. Bautista Agut b. [W] A. Rublev 6-2 6-3
[Q] M. Zverev b. [4] F. Fognini 6-2 7-6(3)
[6] G. Garcia-Lopez b. [Q] T. Daniel 6-3 6-4
S. Johnson b. [2] F. Lopez 6-4 7-6(3)

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