ATP Valencia, Bautista vince una durissima battaglia e raggiunge Sousa in finale

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ATP Valencia, Bautista vince una durissima battaglia e raggiunge Sousa in finale

Roberto Bautista Agut annulla sei match point a Steve Johnson e va in finale all’ATP di Valencia. In precedenza Joao Sousa aveva battuto Vasek Pospisil

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Joao Sousa è il primo semifinalista del Valencia Open grazie a una prestazione impeccabile contro Vasek Pospisil, da molti considerato il favorito tra i quattro semifinalisti rimasti in gara. Joao ha invece smentito tutti, dimostrandosi incredibilmente solido sia al servizio, ma anche alla risposta dove ha annichilito il miglior servizio della settimana. Il canadese, apparso un po’ scarico, viene infatti breakkato per la prima volta nel torneo sul 2-2 del primo set, un break che ha delle conseguenze devastanti nella sua mente, facendogli perdere tutta la sicurezza e la fiducia accumulata. In fase di impostazione commette troppi errori e da fondo non c’è verso di smontare in qualche modo il portoghese. Sousa rimane sempre inchiodato alla linea di fondo e riesce a essere praticamente ovunque quando si difende. Il break in apertura di secondo sembra tagliare le gambe a Pospisil, ma aiutato dal tifo di un piccolo gruppo di cechi piuttosto alticci che gli ricordano le sue origini, riesce a trovare un po’ di ritmo, avvicinandosi al campo e prendendo più spesso la rete. La sua occasione arriva sotto 2-3 nel secondo quando ha due le prime due palle per strappare il servizio al suo avversario: due ottime prime annullano le sue ambizioni e quelle dei suoi tifosi. 6-4 6-4 più che meritato per Sousa. “Ci conosciamo molto bene – spiega il vincito alla fine dell’incontro – ci avevo già giocato al Roland Garros ma quelle erano condizioni diverse, un po’ più lente rispetto a qui; ogni match è una storia a sé, ma oggi ho giocato davvero molto bene, rimanendo sempre solido da fondo campo e mettendo in pratica il mio piano tattico”. Il portoghese è alla quarta finale quest’anno, (Ginevra, Umago e San Pietroburgo prima di questa) ma le ha perse tutte e tre. Questa è sicuramente la miglior stagione della mia carriera fin qui e domani darò tutto per conquistare il titolo”

In finale Joao troverà Bautista Augut (tds. 7), finalista la settimana scorsa a Mosca che ha vinto la seconda semifinale contro Steve Johnson, anche lui fresco finalista a Vienna.
Molto più in bilico questa seconda semifinale, giocata in serata di fronte a una buona cornice di pubblico in confronto ai giorni scorsi. Bautista Agut e Johnson sono infatti i protagonisti assoluti di questa giornata vista la qualità dell’incontro a cui hanno dato vita. I due giocano praticamente a specchio rimanendo costantemente all’attacco nei propri turni di battuta e cercando di rosicare qualcosa in risposta, cosa che riesce per primo all’americano nel settimo game del primo set. Johnson non trema e completa l’opera chiudendo 6-4 il parziale.
Di poco differisce l’andamento del secondo set in cui è Bautista ad avere qualche occasione in più: prima nel secondo gioco, poi sopra 4-3: qui il californiano commette 3 errori e lo spagnolo lo punisce mettendo a segno un passante di diritto su una discesa a rete piuttosto avventata di Johnson.
Nel terzo Roberto soffre di più nei propri turni di servizio, ma giunti sul 5-5 è lui ad avere le prime palle break del set che potrebbero portarlo a servire per il match. Questa volta il passante non va e Johnson rimedia nella seconda con un ottimo servizio vincente. Sembra la fine per Bautista Agut che esausto offre il primo match point al suo avversario: Steve ci prova, ma il suo attacco di diritto esce. Si va al tie-break: parte meglio il recente finalista di Vienna che piazza 3 ace nei primi 4 turni di battuta e si porta avanti di un mini break. Avanti 6-3 l’americano ha a disposizione altre tre occasioni per concludere l’incontro, ma non c’è niente da fare, Bautista le annulla tutte e tre, compresa una risposta vincente all’incrocio delle righe. Da questo momento in poi Johnson smette di ragionare e si affida alla casualità del servizio e dello scambio; spreca altri due match point e subisce la seconda risposta vincente del tie-break. Al contrario Bautista, quanto mai gasato e caricato da un pubblico chiaramente sempre più acceso e partecipe, non si fa pregare e al primo match point chiude. “È una delle emozioni più grandi della mia vita – ammette – è stato magico, davvero incredibile! Credo che sia stato bello per entrambi, ognuno di noi poteva vincere. Oggi sono stato fortunato”. Sono sei i match point annullati in totale dal “quasi” valenciano (è nato e cresciuto a pochi chilometri da qua) che correttamente dice: “Ho provato a giocare punto dopo punto, a mettere la prima. Credo di non avergli dato troppe possibilità e le poche che ho avuto ho saputo sfruttarle. Sono davvero contento di essere in finale, ma ora non ci penso ancora. Sarà sicuramente molto dura”.

Tra Sousa e Bautista Agut c’è un solo precedente a livello ATP giocato sulla terra di Umago quest’anno e vinto dal portoghese in tre set. A livello challenger e future aveva invece sempre vinto lo spagnolo.

Risultati:

J. Sousa b. V. Pospisil 6-4 6-4
[7] R. Bautista Agut b. S. Johnson 4-6 6-3 7-6(8)

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