È mancato a 79 anni Mike Davies, "il gallese che diede forma al tennis moderno"

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È mancato a 79 anni Mike Davies, “il gallese che diede forma al tennis moderno”

Sky Sports UK riporta una triste notizia: è mancato, a 79 anni, l’ex numero uno britannico, e giocatore di Coppa Davis Mike Davies, uno tra gli innovatori più importanti del tennis

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Malato da tempo, è deceduto il 2 novembre Michael Grenfell Davies, detto “Mike”, che oltre a una buona carriera da giocatore, è stato uno dei pionieri del professionismo nel tennis unendosi tra i primi al gruppo creato da Jack Kramer, nel 1960, anno in cui raggiunse la finale di Wimbledon in doppio insieme a Bobby Wilson. Con Wilson, fu l’ultimo tennista maschio britannico (e l’unico gallese di sempre) a raggiungere una finale ai Championships fino al 2012, quando ci arrivò Andy Murray.

Davies ha giocato in Coppa Davis per la Gran Bretagna dal 1956 al 1960, con un buon record di 15 vittorie e 8 sconfitte, passato successivamente al professionismo divenne uno dei primi eletti a rappresentare i giocatori nella neonata IPTPA (International Professional Tennis Players Association), dalla quale prese poi forma l’ATP come la conosciamo ora, e di cui Davies divenne direttore nel 1982. Da dirigente, la sua è stata una bella carriera come promoter di eventi tennistici e nell’evoluzione del tennis verso un modello di business. Autentico innovatore, tra le altre cose fu Mike ad approvare la transizione dalle palline bianche a quelle gialle, a inserire il tie-break nei match del circuito pro, ad ammettere l’abbigliamento colorato, a codificare i 30 secondi tra un punto e l’altro e i 90 secondi ai cambi campo, a introdurre l’”over rule”, e a far mettere le sedie per i giocatori accanto al seggiolone dell’arbitro.

Davies si ritirò dal tennis giocato nel 1967, un anno prima della riammissione dei professionisti a Wimbledon, ma l’anno successivo ci ritornò per togliersi la soddisfazione di giocare i primi “Open Championships”. Nel 2012 fu inserito nella International Tennis Hall of Fame, per il suo contributo nel far diventare il tennis un fenomeno globale in tutto il mondo.

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