ATP Finals: esordio amaro per Fognini e Bolelli. Martedì lo spareggio con i gemelli Bryan

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ATP Finals: esordio amaro per Fognini e Bolelli. Martedì lo spareggio con i gemelli Bryan

Niente da fare per Fabio Fognini e Simone Bolelli che cedono dopo un tiratissimo terzo set alla coppia formata da Jamie Murray e John Peers. Martedì giocheranno contro i Bryans per rimanere in gara

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[4] Murray/Peers b. [5] Fognini/Bolelli 7-6(5) 3-6 11-9 (da Londra, Carlo Carnevale)

Inizia con un discreto rimpianto l’avventura londinese del doppio azzurro Bolelli/Fognini: un’ora e quaranta giocata sul filo dei nervi, che si conclude con l’ultimo tentativo in recupero di Fognini, morto in rete, a suggellare la vittoria al super tiebreak del duo angloaustraliano Murray/Peers. Secondo insuccesso degli azzurri contro Murray/Peers, dopo quello al Roland Garros dello scorso anno; ad Amburgo in estate lo scontro era sfumato a causa dei problemi allo stomaco che costrinsero Bolelli al ritiro.

La O2 Arena è uno spettacolo, con giochi di luce e coreografia che scorrono sugli impianti al led al di sotto delle balconate: sui sediolini, il pubblico è naturalmente schierato per il maggiore dei portabandiera che tra una settimana difenderà i colori britannici in Davis contro il Belgio. Jamie Murray fionda bordate mancine al servizio ed è pulitissimo in chiusura, quando il compagno punge da fondo e costringe gli italiani a ripiegare in lob o soluzioni difensive. Il primo set è un monologo delle battute, addirittura venti punti in fila per chi serve, interrotti solo dal vincente di dritto di Bolelli nel settimo game: in precedenza il bolognese aveva salvato due palle break con altrettanti servizi vincenti. Simone è senz’altro il più presente del duo italico, è lui a tenere il ritmo nei pochi scambi da fondo, ma anche l’unico a concedere chance agli avversari quando alla battuta: splendido comunque il dritto lungolinea in uscita dal servizio con cui si aggiudica il killer point sul 4-5 e trascina Fognini al tie-break due giochi dopo. L’equilibrio dura anche nel gioco decisivo, in cui Bolelli è il primo a crollare, regalando un improbo doppio fallo sul 5-5: Murray ringrazia e dopo cinquantuno minuti il primo parziale è in archivio.

Gli azzurri entrano nelle Finals sulla scia di ottime prestazioni nei tornei importanti: oltre al successo agli Australian Open di Gennaio, finali perse nei Masters 1000 di Indian Wells (l’unica conclusasi al terzo), Montecarlo e Shangai. Murray e Peers sono a Londra per cercare di dare un’ulteriore sterzata alla loro stagione migliore (successo ad Amburgo e Brisbane, ma ancor più importanti le finali perse a Wimbledon e US Open), che paradossalmente sarà la loro ultima come coppia: lo scozzese si unirà infatti al brasiliano Bruno Soares nel 2016, mentre Peers è ancora alla ricerca di un nuovo partner. E’ proprio il nativo di Melbourne a cedere il servizio nel secondo set, permettendo l’allungo sul 3-0 agli azzurri: Flavia Pennetta è in prima fila a sostenere il suo boyfriend, che risponde presente quando chiude al volo nei piedi di Murray, dopo uno scambio da highlights in cui Bolelli e Peers duellano con fini voleè di rovescio a un palmo dal  nastro. L’emiliano restituisce il break nel settimo gioco, ma è fortunato pochi minuti dopo, quando d’istinto riesce ad opporre il telaio della racchetta ad un attacco ravvicinato di Peers, costringendolo ad un colpo in più che l’australiano spedisce in rete per il 5-3 Italia, poi trasformato in set, con ruggito annesso, dai precisi servizi di Fognini.

Bruno Mars e Michael Jackson fanno da colonna sonora all’inizio del super tie-break, in cui dal 6-6 si infilano quattro punti per chi è in ribattuta: nel mezzo, gli italiani sprecano un vantaggio di 7-6 e servizio, quando Peers indovina una fortunosa risposta nei pressi della riga, e nel punto successivo Fognini sbaglia un rovescio per niente impossibile. La racchetta del ligure è costretta ad un incontro ravvicinato con il suolo azzurro dell’impianto, situato a pochi passi dalla futuristica metro di North Greenwich. Non basta il servizio vincente con cui Bolelli annulla il primo match point: Peers è un muro e costringe gli azzurri ad alzare un pallonetto difensivo che diventa facile da smashare in corridoio, e pochi istanti dopo Murray chiude al servizio. Bolelli e Fognini dovranno quindi dar fondo ad ogni residua energia martedì, quando incroceranno le corde con i gemelli Bryan, numeri uno del circuito oggi sconfitti dal sorprendente duo Bopanna/Mergea (quest’anno quattro titoli e due finali perse) con il punteggio di 6-4 6-3.

Stat Bolelli Fognini 1

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