Ricambio generazionale? Chi l'ha visto? Federer-Djokovic la finale più probabile

Editoriali del Direttore

Ricambio generazionale? Chi l’ha visto? Federer-Djokovic la finale più probabile

Alle semifinali delle ATP World Finals arrivano o i Fab Four o 4 dei primi 5 se Stan Wawrinka batterà Andy Murray. Anche questa 46ma edizione del Masters ATP nel solco della tradizione

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Roger Federer e Novak Djokovic
 

Quattro dei primi cinque in semifinale a Londra, la capitale dove è un “must” il rispetto delle tradizioni. E quei quattro potrebbero essere i Fab Four al completo, come sarebbe giusto nella patria dei Beatles, se nell’ultimo match del girone eliminatorio Andy Murray battesse Stan Wawrinka dimenticando, una volta sul campo, che la sua massima priorità sta nel riportare la Coppa Davis nel Regno Unito 79 anni dopo Fred Perry. Ma se Murray dovesse invece cedere allo svizzero che lo ha battuto nelle ultime due occasioni (e 6 in totale su 14), beh insomma ci sarebbero due vincitori di Slam nel quartetto finale, lo svizzero campione del Roland Garros e il serbo campione degli altri tre Majors.

A loro due si aggiungerebbero lo svizzero… “Major”, Roger, che ha raggiunto un altro record alla sua collezione (13 semifinali in 14 partecipazioni all’ ATP Masters di fine anno dal 2002 a oggi. Ne ha vinti 6 e per come ha battuto Djokovic l’altra sera potrebbe benissimo vincerlo per la settima volta) e lo spagnolo che fra i tornei cui ha partecipato più volte, sette mi pare, questo è uno dei due che non ha mai vinto. Ma è stato tuttavia finalista 2 volte. Insomma, non risultati da buttar via anche per lui no? Risultati che lo hanno stimolato a invocare mille volte l’opportunità di organizzare un giorno le finali ATP mondiali anche su una superficie che non fosse quella indoor.

Se anche questo un giorno accadesse dubito che il trentaquattrenne Federer e il ventinovenne Nadal la vedranno mai. Per i prossimi 3 anni, intanto, le finali resteranno qui, per un anno con Barclays come sponsor, per il 2017 e il 2018 non si sa ancora (o forse lo si sa ma per rispetto dello sponsor attuale che uscirà anche dal calcio non lo si dice: non sarà Ubitennis.com, smentisco qualsiasi voce in proposito).

Alla fine, insomma, dopo due giornate d’avvio francamente deludenti, questo ATP Masters porta al sabato i migliori (e se c’è Wawrinka o Murray cambia poco). Già lo scorso anno erano giunti alle semifinali i primi quattro delle classifiche mondiali: Djokovic battè Nishikori (61 36 60), Federer battè Wawrinka (46 75 76 e 8 p. a 6 nel tiebreak).

Stan Wawrinka – ricorderete – ebbe quattro matchpoints, e fu il famoso match nel quale Mirka Federer perse un po’ la testa e gridò “Cry Baby, cry!” a Wawrinka facendogli perdere le staffe e creando un incidente diplomatico che rischiò di mettere in crisi il team svizzero alla vigilia della finale poi vinta a Lille contro la Francia.

Nadal-Djokovic sarà una seminale e 23 a 22 sono i precedenti. È curioso il fatto che il serbo n.1 del mondo sia al momento un… duello sotto sia con Nadal sia con Federer (22-21). L’altro giorno Novak avrebbe potuto finalmente coronare il lungo inseguimento a Roger, se lo avesse battuto, visto che stavano 21 a 21. Ma ha mancato l’occasione. Con le due partite che gli restano potrebbe quindi mettere il bilancio in parità con entrambi. Io credo che supererà tutti e due, Roger anche per il vantaggio anagrafico che lo aiuta (quest’anno ci ha vinto 4 volte su 7), Nadal perché ormai sembra avergli preso le misure visto che lo ha battuto sette volte delle ultime otto.

Un commento su queste ultime giornate dei gironi eliminatori rischia di ripetere storie scritte mille volte, annoiando tutti.

Però che una partita non abbia più significato ma diventi mera esibizione dopo che uno dei due contendenti ha vinto un set, come stasera quando Djokovic ha vinto il primo su Berdych, non è davvero elettrizzante. Meno male almeno che ha vinto lui, perché intanto ha sigillato l’ottantesima vittoria del suo 2015, ma soprattutto perché sarebbe stato… antipatico che una volta qualificatosi avesse mollato.

E il derby ispanico di venerdì pomeriggio fra Nadal e Ferrer davvero non interessa nemmeno i genitori dei due protagonisti.

Meno male che invece si chiudono i round robin con un match che conta: chi perde va a casa (o a Gent), chi vince va in semifinale contro Roger Federer.

Non so quale vincitore augurarmi francamente, in vista di una semifinale più avvincente. Dopo quanto accadde lo scorso anno fra Federer e Wawrinka da un lato mi stuzzicherebbe una loro rivincita… e sono sicuro che stavolta Mirka si saprebbe controllare. Però è anche vero che Federer ha battuto Wawrinka 17 volte perdendoci soltanto 3: il che fa pensare che a meno che Federer giochi molto sotto tono, Wawrinka subisca ancora l’ascendente del suo più celebre compagno. Il risultato stesso della partita di un anno fa parrebbe confermarlo.

Ma anche Federer-Murray (14-11 nei confronti diretti, quindi sulla carta un grandissimo equilibrio), per l’atmosfera che ci sarebbe in una 02 Arena che si infiammerebbe per l’idolo di casa… Ma chi è l’idolo di casa? Murray o Federer che già contro Djokovic aveva vinto la sua cinquantesima partita al Masters di fine anno? Per Roger ho visto scene di entusiasmo e tifo scatenato simili se non superiori a quelle che ho visto per Murray.

Insomma, ci provino anche i lettori di Ubitennis a dire a) chi è il favorito fra Murray e Wawrinka; b) quale scontro in semifinale preferirebbero vedere; c) se sono d’accordo con me che ritengo Federer-Djokovic la finale più probabile; d) se pensano che Djokovic si prenderà la rivincita su Federer e vincerà il suo quarto ATP Masters londinese di fila. Vedremo chi avrà avuto ragione già a partire da domani sera.

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