Coppa Davis: Andy Murray trascina Jamie, Gran Bretagna sul 2-1 (audio Flink)

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Coppa Davis: Andy Murray trascina Jamie, Gran Bretagna sul 2-1 (audio Flink)

A Gand la coppia composta da Andy e Jamie Murray batte in 4 set Steve Darcis (ottimo almeno per tre set) e David Goffin (un po’ troppo incostante all’inizio) e porta la Gran Bretagna ad un passo dalla 10° Coppa Davis della sua storia. Solo 6 volte nella storia della Davis chi è stato in vantaggio 2-1 in finale non ha poi vinto il trofeo. Ascolta il commento di Ubaldo Scanagatta e Steve Flink

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COPPA DAVIS, Finale
Belgio-Gran Bretagna 1-2

Gran Bretagna-Belgio doppio

La Gran Bretagna vince il doppio nella finale di Coppa Davis a Gand contro il Belgio e si porta ad un passo dalla conquista della sua 10° insalatiera. Domani difatti sul 2-1 per i britannici toccherà ad Andy Murray (sin qui 10-0 nel suo 2015 di Davis) portare a casa il punto decisivo contro il nr.1 locale David Goffin. E se teniamo conto che nella storia della Coppa Davis solo 6 volte chi si è trovato avanti 2-1 dopo la finale (precisamente nel 1902, 1927, 1953, 1964, 2002 e 2010) non  ha poi vinto il trofeo, beh allora possiamo dire che per la Gran Bretagna è quasi fatta. Non è stato un bel doppio tecnicamente parlando, alla fine lo ha deciso il giocatore più tecnico di tutti, cioè Andy Murray, unico dei 4 in campo a non perdere mai il servizio, decisivo nei momenti topici del match. Sotto tono invece il fratello Jamie, che dei quattro era quello con classifica più alta nella specialità.
Non male invece i belgi, hanno fatto quello che hanno potuto. Steve Darcis ha giocato un signor match, calando solo alla distanza. Goffin invece ha giocato un buon match, un po’ troppo falloso all’inizio, ma poi pian piano il nr. 1 della formazione di casa ha trovato il suo ritmo. Ma al Belgio non è bastato, serviva un qualcosa in più per fermare Andy Murray, ma Darcis e Goffin oggi più di tanto non potevano.
Domani si ricomincia come detto da Goffin-Murray. I precedenti sono tre ma ne sono stati giocati due (quest’anno al Foro Italico Murray ha dato forfait senza scendere in campo), entrambi vinti da Murray (l’ultimo a Bercy poche settimane fa, conclusosi 6-1 6-0). Vediamo se Goffin riuscirà a fare il miracolo, per quanto visto sin qui, ci appare difficile.

A. Murray/J. Murray b. S. Darcis/D. Goffin 6-4 4-6 6-3 6-2 (da Gent, Valerio Vignoli)

Splende il sole oggi sulla graziosa cittadina di Gent, illuminando il campanile della piccola chiesa di Sint Jakob e i merli del castello di Gravensteen. Sapendo che sarà una giornata piuttosto tranquilla, ne approfittiamo per passeggiare per il centro e per gustarci il tipico waffel belga accompagnato da un un caffé più che accettabile per essere stato fatto fuori dai confini italiani. Verso mezzogiorno ci avviamo alla fermata per prendere la solita linea 1. Ad aspettare il tram c’è una anziana signora con i capelli dipinti con la Union Jack. Ci racconta che lei viene dalla Scozia mentre le sue amiche dall’Inghilterra. Di indipendenza scozzese non si vuole nemmeno sentir parlare. Tutti uniti per sostenere Andy Murray e compagni in questo weekend – #backthebrits per utilizzare l’hashtag ufficiale. Il tram è gremito di persone che si recano all’evento e si respira a fatica. Finalmente scendiamo e intravediamo l’area Flanders Expo – definita da Jacob Steinberg del Guardian “tanto deprimente da sembrare perfetta per ospitare una riunione sulla storia delle cartoline”. Personalmente concordiamo con questa definizione.

In sala stampa ci vengono annunciati ufficialmente le due coppie che si sfideranno per il doppio: per il Regno Unito scendono in campo i fratelli Murray – imbattuti in Davis – e per il Belgio Steve Darcis – che ci dicono essere stato trattato con delle infiltrazioni al polso poi lui smentirà in conferenza stampa – e David Goffin. Tutto come previsto per un match che può davvero determinare le sorti di questa finale contraddistinta dalle sorprese – a partire dalle due squadre che la disputano.

Nell’arena si replicano la (discutibile) playlist e la (ben studiata) scenografia di ieri. C’è ancora un enorme telone bianco a coprire tutto il campo. Alzato il sipario le squadre sono allineate a metà campo. La cornice di pubblico è fantastica, da pelle d’oca. Un muro rosso e uno blu, vicini ma ben distinti. I tifosi belgi agitano le faccione di Darcis e Goffin. I britannici rispondono sventolando la loro bandiera. Nel frattempo, sotto gli occhi di Henri Leconte, che ha alzato l’insalatiera nel 1991, i quattro giocatori impegnati nel doppio intanto si levano la tuta e cominciano il riscaldamento. È davvero tutto pronto.

Inizia a servire Andy Murray. Darcis risponde da sinistra per sfruttare al meglio il suo splendido rovescio ad una mano. Il più giovane dei Murray tiene il servizio a 0 ma altrettanto fa Goffin nel gioco successivo. Un po’ più di fatica la fanno Jamie e Darcis ma il match rimane in equilibrio sul 2 pari. Entrambe le coppie sono molto concentrate e la qualità dell’incontro ne giova. In particolare nel team belga Darcis – nonostante la vistosa fasciatura al braccio destro – sfodera alcuni pregevoli passanti. I britannici però sono solidi al servizio e così si rimane in parità. La prima palla break arriva dopo 32 minuti sorprendentemente sul 4 pari e servizio di Andy, per merito di un lob millimetrico di Darcis. È lo stesso Darcis però a non sfruttarla sbagliando la risposta e facendo tirare un sospiro di sollievo ai fans british. Come si dice nel calcio “Gol sbagliato, gol subito”. E infatti sul 30 pari Darcis sbaglia un comodo smash regalando il set point ai Murray che si fiondano a rete nel punto successivo, conquistando il parziale per 6-4 a mandando in visibilio i loro supprters.

Il secondo parziale si apre con un Andy molto ispirato che vince il suo turno di battuta e poi nel game successivo, fa il fenomeno sia in difesa che a rete. Ma non basta breakkare Darcis, leader tecnico ed emotivo del duo belga. Sul 1 pari Jamie in difficoltà alla battuta sotto 0-30 ma i belgi sprecano ancora l’opportunità. Ci pensa però Andy a regalarli una palla break, sbagliando una volée di rovescio. David Goffin – abbastanza incerto inizialmente nel ruolo di doppista – si fa tuttavia trovare impreparato su una volée. È lo stesso n.16 del ranking ATP a regalare al suo team una nuova opportunità con una bella risposta di dritto. Ma ancora niente da fare, sembra una maledizioni per i due belgi. Gli dà una mano Jamie con un doppio fallo chiamato da Ubaldo Scanagatta dietro di me. E stavolta arriva il tanto sospirato break per il belgio. Esplode la Expo Flanders tinta di rosso. Ora anche David Goffin sembra più a suo agio e i pallonetti sui britannici incollati al net danno i loro frutti. I Murrays si mantengono a contatto ma alla fine un sicurissimo Darcis chiude il parziale in favore del Belgio per 6-4 vincendo l’ultimo turno di servizio a 0.

Ed è sempre il n.2 del ranking ATP alla battuta nel primo gioco del terzo, una scelta indicativa degli equilibri interni alla coppia. E infatti sul 1 pari come nel secondo set è ancora Jamie, mettendo poche prime in campo, a concedere il proprio turno di servizio dopo una precisissima risposta lungolinea di dritto di Goffin. Il n.7 del mondo in doppio riesce però a rimettere le cose a posto con una volée al corpo su Goffin che regala al duo UK l’immediato controbreak. Murray è come al solito impeccabile alla battuta – alla fine perderà solamente 14 punti su 11 turni di battuta – e ci pensa ancora il fratellone a piazzare la zampata per un nuovo break che porta il Regno Unito avanti 4-2. Ma il festival dei break prosegue prima grazie ad uno sciagurato Jamie Murray e poi con Goffin che sotterra malamente una volée decisiva. Ci si ritrova così sul 5-3 per gli scozzesi e Andy è al servizio. E guarda un po’ il 2 volte campione slam si fa trovare pronto – non come i belgi che continuano a commettere errori banali – terminando il parziale con una prima molto violenta.

Tornati in vantaggio nel computo dei set i Murray decidono di spezzare il ritmo, prendendosi una pausa negli spogliatoi. Dopo un comodo turno di servizio di Goffin, il secondo gioco si rivela il più spettacolare dell’intero incontro. Andy è sotto 0-30, dopo un gran scambio chiuso con un vincente da Goffin. Ma la medaglia d’oro olimpica di Londra 2012 riesce a risalire con un lob fenomenale. Darcis risponde con un meraviglioso strettino di rovescio. Alla fine i britannici se la cavano in un game di capitale importanza. Leon Smith lo sa e indica il suo n.1. Come a dire “È merito tuo!”. I belgi subiscono il contraccolpo e Darcis con un doppio fallo concede ancora il servizio. Il n.84 del ranking ATP è in crisi e lo dimostra nel gioco successivo – durato 15 punti – dove non sfrutta 6 delle 7 palle break con delle stecche clamorose. I Murray ringraziano e si ritrovano sul 3-1 con la fiducia di chi sa di averla scampata bella per due volte. Nel settimo game il veterano di Liegi conferma di essere nel pallone,  perdendo per la quarta volta consecutiva la battuta e lasciando scappare i due nativi di Dunblane. Sul 5-2 tocca a Jamie chiudere la contesa e, pur con qualche brivido, ce la fa in 2 ore e 49 minuti per la gioia di una nazione intera.

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