Impegnata nella seconda edizione del torneo IPTL con gli UAE Royals, Ana Ivanovic concede una lunga intervista su come è riuscita a tornare ai vertici del tennis mondiale dopo l’esplosione del 2007-2008 (titolo al Roland Garros 2008, altre due finali Slam e numero 1 in classifica) e la caduta libera che l’aveva vista precipitare al numero 65 in classifica e mancare l’accesso ai quarti di uno slam per 17 volte consecutive.
“Fino a quel punto mi divertivo. Era un gioco. Poi all’improvviso ho iniziato a soffrire, c’era pressione ed è diventato più come un lavoro. La passione aveva lasciato spazio al lavoro. Mi ci è voluto un po’ per ritrovare le giuste sensazioni e ricominciare a vedere il tennis come un gioco. Sì ci è voluto parecchio, forse perché sono molto timida e da giovane lo ero ancora di più. E per me essere al centro dell’attenzione era molto molto complicato. Non volevo tutta l’attenzione che mi riservavano. Volevo scappare. Ma sono felice per aver avuto la mia famiglia ed i miei amici a supportarmi a prescindere dai risultati. Adesso dopo più di 12 anni nel circuito è difficile trovare ancora ispirazione e motivazioni. Devi pensare alla passione per il gioco che io ancora amo tanto e devi trovare il tempo per le piccole gioie della vita, come prendere un caffè, fare shopping o andare a cena con gli amici.