Agnieszka Radwanska non si ferma più. Dopo aver vinto a sorpresa le WTA Finals di Singapore, è lei, la “Maga” polacca, la stella dell’IPTL, il torneo a squadre in svolgimento e itinerante in diverse capitali asiatiche. Nei match finora disputati ha lasciato solo le briciole alle avversarie di turno, appena 5 giochi in 4 set/incontri: 6-1 all’esordio con Gajdosova, 6-2 a Lucic-Baroni/Nara (ebbene sì, l’IPTL prevede le sostituzioni in corso di match come il calcio!), 6-1 a Mladenovic, 6-1 nell’ultimo incontro odierno ancora con Lucic-Baroni. È sua la miglior performance tra giochi vinti e disputati, ben 24 su 29, l’82,7%.
l’IPTL non è certo un test probante, ma Aga sta mostrando qualche piccola novità nel suo gioco, come ad esempio una seconda palla di servizio più tagliata e meno aggredibile. Aga gioca e si diverte, ma riuscirà ad essere ugualmente consistente quando i match conteranno davvero? Sarà il 2016 l’anno del suo primo slam? A New Delhi, nelle interviste post-partita, ha dichiarato che farà di tutto perché lo diventi, che 7 partite di fila non sono impossibili da vincere, ma che per riuscirci avrà bisogno anche di un po’ di fortuna. Fortuna che bisogna saper meritare, Pennetta docet, e finora negli slam, vedi semifinale agli Australian Open 2014 contro Cibulkova e semifinale a Wimbledon 2013 contro Lisicki, ha sempre dimostrato di non saper cogliere l’attimo.
Massimo Aceti