Kokkinakis: "Io e Kyrgios due persone diverse"

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Kokkinakis: “Io e Kyrgios due persone diverse”

Thanasi Kokkinakis si concede al quotidiano australiano The Age nel quale torna a parlare del suo rapporto con Nick Kyrgios e dell’amicizia con Andy Murray

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In un’intervista ad inizio 2016, rilasciata al quotidiano The Age, Thanasi Kokkinakis, fermo per infortunio, è tornato a parlare di quando in quest’estate Kyrgios sbandierò ai quattro venti la sua love story con Donna Vekic: “Quello che è accaduto non ha influenzato molto il mio gioco, mi ha colpito un po’ mentalmente. Non ho dormito molto quelle notti perché il mio telefono stava impazzendo e tutti volevano sapere quello che era successo.  Ma ho messo da parte tutto e in effetti la settimana successiva ho fatto bene a Cincinnati”. Kokkinakis però ammette anche che dopo quel giorno molte cose sono cambiate: “Spesso la gente legge solo il titolo dell’articolo. Me ne sono reso conto quando ho avuto lo screzio con Harrison. Da Montreal in poi molte persone hanno iniziato a pensare che io e Nick fossimo lo stesso tipo di persona. Io e Nick andiamo d’accordo, siamo amici ma siamo anche due persone diverse che si comportano diversamente. Lui in campo fa alcune cose che rispecchiano solo la persona che è, io non ho intenzione di essere come lui, voglio essere me stesso”.

Questo non è stato però l’unico tema dell’intervista nella quale l’australiano, dopo aver ribadito che il divorzio con l’ex coach Langman non ha intaccato il loro splendido rapporto, nonostante la delusione di quest’ultimo, ha parlato dei colleghi con i quali ha un rapporto più stretto: “Tra i big direi che sono più vicino a Murray. Fu lui ad avvicinarsi a me e ovviamente fui entusiasta di questo. Mi ha dato il suo numero dicendomi  ‘Per qualsiasi tipo di aiuto conta pure su di me’, è stata davvero una grande cosa per me”.

Kokkinakis, come detto ad inizio articolo, è fermo ai box per infortunio. L’operazione alla spalla però è stata eseguita con successo e l’australiano, attualmente fermo alla posizione n. 69, spera di tornare in campo il prima possibile per una anno che può regalargli le prime gioie importanti della carriera nonostante per un tennista non sia il massimo dell’ambizione sottoporsi ad un intervento alla spalla a soli 19 anni.

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