WTA Auckland: Schiavone ruggisce ma non basta, fuori Venus Williams e Ivanovic

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WTA Auckland: Schiavone ruggisce ma non basta, fuori Venus Williams e Ivanovic

Nel primo turno del WTA International di Auckland, Francesca Schiavone cede alla qualificata Paszek dopo una battaglia di quasi tre ore. Fuori a sorpresa Venus Williams, eliminata dalla giovane russa Kasatkina, e Ana Ivanovic, battuta dalla britannica Naomi Broady. Avanza Wozniacki

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[Q] T. Paszek b. [WC] F. Schiavone 7-6(3) 4-6 6-3

Inizia con più ombre che luci la stagione più difficile per la nostra Francesca Schiavone, 35 anni, milanese, uscita dalle top 100 dopo 15 anni. Dopo un 2015 quantomeno tribolato, in cui è sembrato persino vicino il ritiro dalle scene tennistiche, Francesca ha dichiarato di volerci provare ancora, e oggi ne ha comunque dato dimostrazione. L’incontro con Tamira Paszek, diciamolo subito, non era di quelli più agevoli: l’austriaca, 25 anni, ex 26 del mondo e attuale 172, da Junior è stata una grandissima promessa (finale a Wimbledon nel 2005, e agli US Open nel 2006, sempre da junior ovviamente)  e sta provando a rientrare nel tennis che conta.

Nei primi giochi del primo set la Schiavone spreca un’infinità di palle break, e finisce per cedere lei il servizio per prima al quinto gioco. Brava a recuperare fino al 4-4, anche con la complicità della sua avversaria che ha “regalato” molti punti soprattutto col rovescio. Si giunge fino al 6-6, con buone discese a rete della nostra giocatrice alternate ad errori gratuiti che rivelano una condizione ancora non ottimale. Nel tie break purtroppo un doppio fallo rompe l’equilibrio a favore dell’austriaca che chiude 7-3.
La Schiavone però non molla, del resto la grinta, la “garra” come dicono gli spagnoli, è sempre stato un marchio di fabbrica della nostra campionessa. Il secondo set inizia con un break a favore dell’austriaca ma poi sale in cattedra Francesca che scende a rete spesso e con maggiore decisione venendosi a prendere il punto conquistato con buone sventagliate di diritto o attacchi in lungolinea col rovescio ad una mano. Al quinto gioco strappa il servizio alla Paszek e mantiene il proprio servizio fino al 6-4 finale.

Il terzo set fila via senza scossoni fino al quarto gioco dove la Paszek riesce a strappare il servizio alla Schiavone, che deve recriminare con se stessa per uno smash apparentemente facile gettato nel corridoio nel tentativo di annullare una palla break. Sul 4-2 Paszek e servizio un doppio fallo della 25enne austriaca rimette in gioco la Leonessa. Purtroppo però un errore gratuito di diritto della Schiavone regala l’ennesimo controbreak immediato alla sua avversaria e qui si chiude virtualmente l’incontro, con la Paszek che si procura un match point con l’aiuto di un nastro e scrive la parola “fine” con un vincente di rovescio lungolinea. La Schiavone esce tra gli applausi del pubblico che ha apprezzato il suo spirito indomito, e la stessa Paszek nella consueta intervista finale al vincitore ne riconosce i meriti. Ora la Leonessa proverà ad entrare nel main draw degli Australian Open passando dalle qualificazioni, obiettivo che se raggiunto le permetterebbe di agguantare il record di presenze consecutive nei tornei del Grande Slam, detenuto per ora dalla ritirata tennista giapponese Ay Sugiyama.

Ma la sopresa più grossa è l’exploit di Daria Kasatkina, 18enne terribile russa, che ha eliminato Venus Williams con una partita di grande spessore tecnico e tattico. È stata questa la partita più interessante vista finora nel torneo, con la Williams, attualmente numero 7 della classifica WTA e numero 1 del seeding che ha conquistato il primo set al tie break: ma proprio dal secondo set è cominciata la cavalcata trionfale della ragazza di Togliattigrad, collocata al numero 75 della classifica mondiale ma destinata presto a scalarla. Il secondo set si chiude 6-3 per la russa che inanella una serie di vincenti di diritto e rovescio ma anche dimostra una grandissima capacità di leggere il match e prendere le decisioni giuste. Nel terzo e decisivo set equilibrio fino al 3-3 poi un break della Kasaktina e di lì la marcia trionfale della russa a chiudere 6-3.

L’altra sorpresa di giornata è il 7-5 6-4 con cui Naomi Broady, 122 del ranking WTA, britannica e proveniente dalle qualificazioni demolisce, è il caso di dirlo, le velleità di rilancio della serba Ana Ivanovic, qui a Auckland come seconda testa di serie. Stupisce la Broady, finora protagonista solo nel circuito ITF con qualche capatina nei tornei WTA senza grossi sussulti, che oggi davvero ha giocato un tennis completo e di alto livello, condito da ben 14 ace. Parte forte nel primo set la britannica, portandosi sul 2-0, ma la Ivanovic (attualmente numero 16 del ranking) reagisce e la raggiunge sul 2-2 e poi va a servire per il set sul 5-4 in suo favore, e subisce il controbreak immediato: a quel punto si disunisce e addirittura va a perdere 5-7 con un pessimo doppio fallo sul set point dell’avversaria. Nel secondo set grande equilibrio con le due giocatrici che mantengono il servizio fino al 5-4 in favore della Broady, poi al primo match point una sciagurata chiusura a rete della Ivanovic che spedisce in corridoio di diritto regala l’incontro alla britannica. Pensate che nel secondo set la Broady ha concesso una sola palla break, per altro nel primo game, a dimostrazione di una ottima solidità del servizio e dello schema servizio-diritto.

Gli altri incontri.

Esordio nel torneo per Caroline Wozniacki, danese attuale numero 17 del mondo e testa di serie n.3 del torneo, che si sbarazza non senza qualche difficoltà della giovane emergente Danka Kovinic, montenegrina, 21 anni, numero 57. Parte forte Kovinic che si porta sul 4-0 nel primo set, poi man mano la maggiore esperienza della Wozniacki esce fuori e con 6 giochi di fila la danese si porta a casa il primo set. Anche nel secondo set la Kovinic lotta resistendo fino al 3-3, poi nell’ottavo gioco subisce il break che risulterà determinante e la testa di serie numero 3 chiude la partita 6-4. Si è dimostrata degna di attenzione questa ragazza proveniente dall’ex jugoslavia, ci è apparsa assai cresciuta in tutti i fondamentali da quando la vedemmo la prima volta nel 25mila dollari di Caserta, accompagnata dalla sua immancabile madre. La Wozniacki invece ci è apparsa un po’ imballata, probabilmente a causa della preparazione invernale.

Risultati:

J. Goerges b. L. Hradecka 6-0 6-3
C. Mchale b. M. Doi 6-2 6-4
[7] B. Strycova b. [Q] K. Bertens 6-2 6-4
[Q] K. Flipkens b. B. Mattek-Sands 3-6 6-4 6-3
[3] C. Wozniacki b. D. Kovinic 6-4 6-4
D. Kasatkina b. [1] V. Williams 6-7(4) 6-3 6-3
[Q] T. Paszek b. [WC] F. Schiavone 7-6(3) 4-6 6-3
[Q] N. Broady b. [2] A. Ivanovic 7-5 6-4
[WC] M. Erakovic b. Y. Putintseva 7-6(2) 7-6(3)

Alessandro Zijno

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