Va in scena nella giornata dell’Epifania il 2° turno dei Brisbane International, un classico fra i tornei del circuito di preparazione agli Australian Open, la cui sua prima edizione risale ormai al lontano 1888.

In apertura sul centrale la sfida fra il giovane e talentuoso americano Denis Kudla, chiare origini ucraine , giocatore ventitrenne numero 69 del ranking, con all’attivo cinque titoli nel circuito Challenger, che affronta Dominic Thiem, attuale numero uno austriaco e reduce da un’ottima stagione, di solo 22 anni. Thiem appare fin da subito ben più lucido del collega, e lo costringe agli straordinari fin dalle prime fasi del match, brekkandolo già dopo 4 games e chiudendo senza troppi problemi il 1° parziale per 6-3. Nella seconda fase di gioco stesso copione di come era iniziata, con un Kudla non all’altezza dal punto di vista atletico rispetto al collega austriaco, il quale, con il diritto pare faccia quello che voglia. Chiude anche il 2° set senza troppi grattacapi per 6-2 in appena 56 minuti.

A seguire la testa di serie numero 2 Kei Nishikori si oppone all’insidioso kazako Mikhail Kukushkin: ben noto a molti quanto sia difficile confrontarsi col russo che, nonostante disponga di un bagaglio tattico non proprio da primi 10 al mondo, quando è in giornata riesce a dar sfoggio di una grinta e solidità da fondo campo non da tutti.
Il Samurai, classe 1989, non si fa però spaventare e regola l’avversario manovrando come un metronomo punto dopo punto, chiudendolo nella morsa del rovescio e archiviando l’incontro in due parziali con il punteggio di 6-3 6-4.

Nel 3° match della giornata di tabellone maschile si affrontano per la terza volta in carriera l’ex finalista di Wimbledon Junior, Hyeon Chung, ed il Campione degli U.S. Open 2014 Marin Cilic; è il croato a condurre per 2-0 negli scontri diretti. L’interessante match ha luogo però nel più piccolo campo 1, cosa questa, che che non impedisce al gigante di Medjugorje di rinunciare all’essere aggressivo, specie sulla battuta del coreano, ancora troppo acerba per far male a lungo termine, la quale complice di fargli perdere per strada, pur lottando molto, il game decisivo valido per il 1° parziale, che va a Cilic per 7-5. Nel secondo set il No.13 mondiale ricomincia da dove aveva finito: subito break e 3° turno in cassaforte. Non la pensa allo stesso modo il talentuoso astro nascente della Corea del Sud che, in un bagno di sudore, compie uno scatto d’orgoglio che gli permette di riprendersi la battuta precedentemente persa: a Cilic tocca rimandare tutto e giocarsi il match al tie-break, dove però surclassa agevolmente l’occhialuto avversario. Il match finisce 7-5 7-6 in favore del No.1 di Croazia e conferma una tendenza ormai evidenziata nei mesi scorsi: il giovanissimo coreano può dar fastidio anche ai top player, se lasciato giocare, e se proseguirà regolarmente il percorso di crescita tecnica e atletica già ottenuto con Nick Bollettieri, potrà togliersi delle discrete soddisfazioni nei prossimi due anni.

Nell’ultimo appuntamento maschile della giornata, nel tardo pomeriggio del Queensland, si sfidano il beniamino di casa Bernard Tomic e il veterano ceco Radek Stepanek, che inaugura la sua ventesima stagione fra i professionisti.
Il senatore trentottenne, che fruisce ancora del protected ranking, sembra non aver voglia di scherzare: si attiva nella sua versione migliore e scippa il servizio ad un attonito, e accaldato, Tomic,il quale, vista anche l’afa che avvolge il pomeriggio del Queensland, è costretto anche a far intervenire alcuni addetti per asciugare col “macchinino” alcune zone del campo madide di sudore .
Una volta portatosi sul 5-3 al boemo sembra essersi spenta la scintilla: Tomic cambia tattica, prende lui l’iniziativa rispondendo alle giocate fantasiose dell’avversario con altrettanti punti di notevole fattura, riuscendo anche a riprendersi il servizio precedentemente perso; il ceco appare un po’ stanco ma, di riffa e di raffa, tiene la battuta successiva appaiandosi al 5 pari.
Si va al tie break: fra scambi rocamboleschi passa Tomic che sembra averne di più, per 8 punti a 6.
Il secondo parziale si avvia con la stesse tendenze del primo: scambi combattuti e Stepanek che vende cara la pelle, e che, a parte una quantità precaria di prime di servizio, mette in campo il solito gioco creativo e imprevedibile che costringe Tomic agli straordinari.
I due si brekkano a vicenda una volta e testa ma, giunti al 4 pari, il 38enne ruba il servizio nuovamente al giocatore di casa e, infine, mantiene il break che significa 3° e decisivo set, 6-4 Stepanek.
Terzo set: lo schema ormai è palese. Comanda Stepanek: palla profonda ed immediato approccio a rete. Tentativo di chiusura tramite una voleè profondissima da parte del ceco e passante di Tomic. Bene se entra, ma l’australiano per arrivarci finisce fuori giri ed il punto finisce per essere pesante, poichè Stepanek in questi casi si esalta ancora di più.  I due non intendono perdere ulteriori game alla battuta e arrivano al tie-break che deciderà chi passerà il turno: Stepanek firma subito un mini-break e tiene i servizi volando sul 3-0 ma la stanchezza lo rallenta; anche Tomic, dal canto suo, nonostante il caldo e la maratona a cui è stato costretto dall’anziano collega, non ne vuole sapere assolutamente di cedergli il match: il pubblico lo trascina e ottiene alcuni pesanti punti a rimbalzo. Dopo un ace sul match point, il ceco però crolla con un doppio fallo ed esce con l’onore delle armi per 7 punti a 4 .

La giornata di domani vedrà l’esordio del detentore del titolo 2015 Roger Federer, testa di serie numero 1 del tabellone, che affronterà il qualificato Tobias Kamke.

Risultati:

[8] D. Thiem b. D. Kudla 6-3 6-2
[2] K. Nishikori b. M. Kukushkin 6-3 6-4
[3] M. Cilic b. H. Chung 7-5 7-6(3)
[7] B. Tomic b. [PR] R. Stepanek 7-6(6) 4-6 7-6(4)

Aris Alpi