Christian Kalb: quando c’è solo una persona da corrompere…

Interviste

Christian Kalb: quando c’è solo una persona da corrompere…

L’Equipe ha intervistato Christian Kalb, fondatore di Ethisport ed esperto in scommesse sportive e integrità nello sport. Il tennis è una delle discipline in cui è più facile truccare gli incontri ma dove si combatte di più contro questo problema

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Se il calcio è di gran lunga il più colpito dal fenomeno delle partite truccate, il tennis è al terzo posto di questa classifica indecente (il cricket è il secondo, soprattutto nei paesi anglosassoni). Dietro ai casi di truffa, ci sono spesso grandi organizzazioni criminali. Christian Kalb, che ha creato Ethisport – società di revisione nel campo della integrità dello sport- assicura che nel tennis sono state adottate misure all’avanguardia nella lotta contro questo tipo di corruzione, ma i mezzi non sono ancora sufficienti.

Perché il tennis è così vulnerabile alla corruzione?
In primo luogo, le partite sono proposte in live betting (la scommessa in diretta). Quando si può scommettere durante un evento, su tutto, i rischi sono più forti. Qualcuno, durante una partita, fa un cenno, concordato in anticipo, al giocatore in campo e gli chiede di perdere qualche punto di seguito, un gioco, un set… Ora ci sono agenti di polizia intorno ai campi incaricati di rilevare eventuali movimenti sospetti ma c’è da considerare tutto ciò che è legato ai sofisticati mezzi di comunicazione. Dei courtsiders (persone a bordo campo) inviano i risultati, prima ancora dell’arbitro, a uno scommettitore o una società che vende informazioni ai siti di scommesse …

Il fatto che sia uno sport individuale, conta molto?
Ovviamente, perché c’è solo una persona da corrompere. Nel calcio può essere è più complicato. Ma la tipologia di atleti scelti è sempre la stessa: il giocatore psicologicamente fragile, in ritardo di carriera, dipendente dal gioco d’azzardo, in difficoltà finanziarie o infortunato per molto tempo … Diventa facile preda. E poi c’è una ragione di fondo: la corruzione è difficile da rilevare. Un giocatore può sempre dire che non ha truffato, che all’ultimo momento ha cambiato idea, anche se gli altri lo accusano. Come dimostrarlo? È possibile solo se ci sono movimenti sospetti di denaro in conti bancari o intercettazioni telefoniche che lo attestano. Ma a questo punto è la polizia che interviene.

Come funziona esattamente?
Spesso, all’inizio, il giocatore non si rende neanche conto di cosa gli sta succedendo. Si comincia, ad esempio, col ricevere la proposta di viaggiare in prima classe in aereo. Per chi viaggia spesso per il mondo, può essere comodo. Solo che in cambio di questo favore, deve perdere i primi due punti della partita al primo turno di un torneo. Sembra ridicolo, ma il danno è fatto. Il giocatore è “entrato nel portafoglio” del corruttore. E dopo, il semplice SMS, un video, i trasferimenti bancari diventano tutti strumenti di pressione a disposizione dell’organizzazione mafiosa. E anche se il giocatore è disperato e vuole smettere, gli dicono: “No, ci devi ancora dieci partite, venti, trenta, e solo allora ti lasceremo andare…”.

L’85% delle puntate nel mercato mondiale delle scommesse riguarda il calcio, il tennis e il basket.
Questo non vale per le partite importanti?

Ma si, certo, ormai la mafia sa che anche le partite minori vengono monitorate. Una partita che generalmente raccoglie 2.000 € di scommesse non può passare improvvisamente a 100.000 €. Invece, se si scommettono 100.000 € su un match che ne può fare 10 milioni, si nota di meno. Così si possono scegliere le partite di tornei importanti. Ad esempio, se per perdere il primo set di una partita in un Masters 500 o 1000, un giocatore guadagna € 50.000, può essere interessante per lui perché per prendere questa cifra, deve aver passato almeno due o tre turni. Quindi, se il ragazzo è fragile … è fatta! Inoltre, non necessariamente si sente davvero uno che ha barato, visto che alla fine può vincere la partita …

La lotta contro la corruzione nel tennis è davvero efficace?
Il tennis è stato un precursore in questo campo. Dal 2005 si stava già lavorando sul tema e dal 2010 in Francia è stato implementato un piano d’azione per l’apertura del mercato delle scommesse. Nel settembre 2008 è stata creata la Tennis Integrity Unit, che comprende anche anziani esperti di Scotland Yard. Si tratta di una struttura seria, che dovrebbe disporre di maggiori risorse e che deve confrontarsi con la complessità di dossier internazionali e la mancanza di coordinamento tra le forze di polizia dei vari Paesi. Infatti, se ad esempio in Francia, c’è un vero confronto tra gli organismi sportivi e il Ministero degli Interni (Servizio centrale per corse e giochi) che può procedere al controllo giudiziario dei dossier, in pochi paesi succede lo stesso. In Francia, oltre alla combine di una partita, è oggetto di sanzioni disciplinari e penali, anche il non aver riferito di essere stati contattati a questo scopo. Un giocatore non può scommettere sulla propria competizione e non può passare informazioni a persone vicine (il famoso insider trading). L’ATP qui è molto vigile ma non è la stessa cosa in altri Paesi. E oggi, a causa dell’emergenza terrorismo, gli Stati hanno altre priorità.

 

Traduzione di Maria Cristina Graziosi

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