AO interviste, Djokovic: “Non mi aspettavo tanti errori, ho perso la calma nel quarto"

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AO interviste, Djokovic: “Non mi aspettavo tanti errori, ho perso la calma nel quarto”

Australian Open interviste, quarto turno. N. Djokovic b. G. Simon 6-3 6-7(1) 6-4 4-6 6-3. L’intervista del dopo partita a Novak Djokovic

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Non c’ stata grande gioia per te dopo il matchpoint. Cosa stava passando nella tua mente dopo queste 4 ore e 32 minuti di battaglia?
Sono senza dubbio contento di aver vinto la partita. Conta l’ultimo punto. Ma in termini di performance, non ho fatto per niente bene. Ma, ti puoi aspettare errori non forzati quando stai giocando con Gilles Simon che è uno dei migliori picchiatori nel circuito al momento ed è qui da così tanti anni. Gli piace giocare match lunghi. Gli piace giocare lunghi scambi. Io sapevo cosa mi aspettava in campo, anche se onestamente non mi aspettavo di fare così tanti errori. In termini di livello del mio gioco, questa è una partita da dimenticare per me. Di nuovo, ho vinto, questo è abbastanza buono. Quando stai giocando così male e riesci lo stesso a vincere, si spera che potrà andar meglio la prossima volta.

Hai una spiegazione del perché non hai giocato bene?
È successo. Capitano questi giorni. Come ho detto, dipende molto anche dall’avversario. E Gilles è un gran difensore. Ti fa sempre giocare un tiro in più. Capitano giorni come questo, ma per fortuna riesci a continuare a combattere. Penso che nei momenti importanti il servizio mi ha tirato fuori dai guai. Questo è ciò che prendo come lato positivo oggi.

Ricordi qualche altro match dove hai avuto 100…
Non così di recente, no.

Che hai vinto, o che hai perso
No, non penso di aver mai avuto numeri vicini a 100. Ma c’è sempre una prima volta per tutto.

Quando arrivi ad quinto set come questo con un giocatore bravo come Simon, entri in una sorta di zona calma, una zona razionale o c’è una sensazione di panico totale?
Penso di aver perso il quarto set perché ho perso la calma. 4 pari 30 pari, ho buttato quel gioco con degli errori non forzati, consegnando gli il set. Dopo quello, il set era andato, dovevo solo riorganizzarmi e trovare quella forza e quella concentrazione necessarie per vincere il match. Sarebbe dovuta finire 5-1. Avrei dovuto usare il servizio. Non l’ho fatto. Altri errori non forzati. Ma, l’ultimo gioco è stato un turno di servizio abbastanza buono. Come ho detto quella parte del mio gioco è stata abbastanza buona oggi, se devo scegliere qualcosa.

Quando stavi giocando tutte quelle palle corte, era perché ti mancava la pazienza?
Si, non è facile quando non stai sentendo la palla bene e non ti stai muovendo così bene. Quando stai giocando con qualcuno come Simon, lui lo sente e ti fa giocare un colpo in più. Allora provi ad accorciare gli scambi, vai con un vincente o vai con una palla corta. Certe volte hai la mente congelata, se si può dire così. Questo è quello che mi è successo molte volte con quelle palle corte.

Quanto è importante andando avanti aver giocato un match così lungo?
In realtà, mi da una grande gioia sapere che non posso fare peggio di così, di come ho giocato oggi. Non è importante per la prossima.

Tatticamente pensi che Simon forse abbia trovato qualcosa in posizioni non favorevoli durante tutto il match?
Beh, non per torgliere qualcosa dalla sua battaglia e performance, penso che ha combattuto e ha giocato bene. Non penso che ha fatto niente di speciale. Voglio dire, ho mancato così tante palle a metà campo, troppi breakpoint sprecati. Penso sia stata colpa mia mandare questo match al quinto set.

Cosa ti rende fiducioso dopo 4 ore e 32 minuti di giocare in 48 ore e essere fisicamente forte abbastanza contro Nishikori?
Le vittorie mi danno fiducia, le sconfitte non così tanto. Quindi penso sia semplice. Sono stato in queste situazioni prima. La cosa buona degli slam è che hai un giorno di riposo in mezzo che ti dà abbastanza tempo. Ho avuto situazioni peggiori in cui ho avuto molto meno tempo per recuperare dopo un lungo match. Quindi sono sicuro che andrà bene.

Hai eguagliato un record di Jimmy Connors oggi. Cosa pensi di lui? L’hai incontrato?
Ho un grande rispetto per ciò che ha raggiunto e per chi è, per cosa ha fatto per questo sport. Ha spinto molte persone a guardare il tennis, portando molta energia in campo, molto carisma. Essere in grado di essere menzionato accanto ad una leggenda è un privilegio. Il fatto che abbia giocato così tanti quarti di finale di fila sicuramente mi fa piacere perché ho sempre voluto giocare il mio miglio tennis negli slam.

Penso che oggi dica molto sul tuo desiderio, il fatto che sei ancora nel torneo?
Si, voglio dire, non sono il solo giocatore che vuole fare bene qui. Ma il motivo del perché sono in Australia e perché sto giocando qui, è perché voglio fare bene. Provo sempre a fare il mio meglio. Ovviamente il meglio cambia di giorno in giorno. Oggi ne è un esempio. Ma puoi sempre essere professionale e provare a combattere per ogni palla. Penso che sia per questo motivo che sono riuscito a vincere oggi.

Come ha urlato un fan, non più palle corte, cosa altro potresti fare per evitare questi errori non forzati?
Sarebbe interessante vedere quanti punti ho vinto sulle palle corte. Probabilmente uno su 40, una percentuale molto bassa. La persona che ha urlato aveva assolutamente ragione come ho detto in campo. Ma alcune volte funziona. È il mio gioco. Come ho detto, non penso che può andare peggio di così. 100 errori non forzati in una partita è veramente tremendo per me. Sono aggressivo ma mi piace costruire il punto. Troppi errori oggi. Sono sicuro che diminuirò questo numero almeno più della metà e spero per il meglio.

 

Traduzione di Alessandra Montenero

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