Altro spettacolare Djokovic-Federer in vista? E se dopo 17 k.o. Maria sgambettasse Serena?

Editoriali del Direttore

Altro spettacolare Djokovic-Federer in vista? E se dopo 17 k.o. Maria sgambettasse Serena?

AUSTRALIAN OPEN – MELBOURNE – È Milos Raonic l’uomo nuovo? I suoi progressi, con Moya e Piatti. Roberta Vinci: Kuznetsova è la partner giusta? Azarenka irresistibile. Murray più sereno di Tomic

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E se vi dicessi che sono più interessato a parlare di quel che avverrà piuttosto che di quel che ho visto? E cioè di Williams-Sharapova, Federer-Berdych, Djokovic-Nishikori (con un occhio anche alla junior italiana Ludmilla Samsonova).

Non è stata una giornata particolarmente eccitante all’Australian Open, per gli ottavi di finale della metà bassa dei due tabelloni, lo confesso.

Si è cominciato con il 6-4 6-0 della Kerber sulla Beck che interessava soltanto i tedeschi, come quando noi si andava a vedere un derby Schiavone-Pennetta…Bei tempi!.

Si è proseguito con la ormai rituale “passeggiata” di Vika Azarenka sulla vittima di turno, la Strycova che avendo conquistato 4 games in un set (il secondo dopo aver beccato 6-2 nel primo) sarà orgogliosa di aver fatto ben 6 games quando le tre avversarie precedenti della bielorussa (Van Uitvanck, Kovinic e Osaka) ne avevano raccolti 5 fra tutte e tre.

Se nella metà alta del tabellone ci sono tre teoriche finaliste, Serena Williams e Maria Sharapova che giocheranno questa notte, più “fortunella” Radwanska che ha vinto gli ultimi tre tornei (comprese le finali WTA di Singapore dove è stata la prima della storia…a trionfare pur avendo perso due match su tre nel girone eliminatorio; qui perdeva 5-3 al terzo dalla tedesca Friedsam, bloccata dai crampi), nella metà bassa non vedo come alla Azarenka possa sfuggire il traguardo della finale: avrà la Kerber al prossimo turno e una fra Konta, Keys e Zhang a quello successivo. Con la Kerber Vika è messa così: 6-0. Ci ha vinto 6 volte. E perso mai. Dubito che Vika qua ci perda un set, anche se la Kerber in passato due set in quei sei duelli era riuscita a strapparglieli. Ma questa sembra la Azarenka che era diventata n.1 del mondo e che aveva vinto due Australian Open. La Kerber la lavorato duro per migliorarsi atleticamente ma non credo proprio che basti, anche se il suo tennis mancino qualche problemino in più lo può procurare.

Dopo quei due singolari femminili di scarsissimo interesse – almeno per me, anche se magari saranno piaciuti ad AGF, nostro super-esperto di tennis femminile che mi ha severamente rimproverato per aver definito semisconosciuta la Friedsam (che peraltro nemmeno la Vinci pareva conoscere…) _ e dopo un Kuznetsov-Monfils che non mi attirava per nulla, sono andato a vedere il doppio Vinci-Kuznetsova contro la coppia più forte degli ultimi 10 mesi, Hingis-Mirza. Pensavo ad un match equilibrato: in fondo Roberta è stata la n.1 del mondo in doppio, la Kuz ha vinto un paio di Australian Open, ha giocato in coppia con grandissime del tennis (Navratilova, Mauresmo, Sanchez).

Il punteggio, 61 63 a favore di Hingis-Mirza, contro l’improvvisata coppia italo-russa – se ascoltate l’audio di Roberta da me intervistata scoprirete come e quando è nata la loro “unione” e che avvenire possa avere…può dipendere dal viaggio in aereo che hanno fatto insieme stanotte – è più netto di quanto ho potuto constatare sul campo (se andate a rivedere i tweets che ho pubblicato descrivendo via via quanto succedeva avrete il quadro dell’accaduto), però è mancata suspence perchè sebbene molti dei games del primo set siano finiti ai vantaggi e siano stati log-games Mirza e Hingis hanno avuto anche due setpoint per il 6-0.

Chiaro che a Roberta e Svetlana mancasse l’intesa, troppo volte hanno lasciato una palla caduta in mezzo fra loro pensando che toccasse all’altra prenderla, un paio di lob inclusi, ma mi ha stupito soprattutto il fatto che la Kuz perdesse regolarmente gli scambi da fondocampo con la Hingis, che pure ha molta meno forza da lei e in singolare non gioca più da un pezzo.

Altra sorpresa, per me (e immagino anche per Roberta) spiacevole, è stato constatare che la Kuz gioca il doppio senza minimamente tenere in conto che la prima regola del doppio è quella di giocare prevalentemente su chi sta a fondocampo, anziché cercare di sforare chi sta a rete, o anche di tentare costantemente di scavalcarla con il lob. Mi è parsa priva, insomma, di qualsiasi discernimento tattico. Ora lei non è mai stata un mostro di strategia -anche se si offese mortalmente quando io a Parigi le dissi una volta che, dovendo affrontare la Giorgi, mi pareva ci fossero alcune similitudini (“Io gioco a tennis!” ribattè lei) – ma insomma da una che ha vinto 16 tornei in doppio, e che tornei!, ti aspetteresti che non commettesse errori di tale ingenuità.

Confesso che mi sarebbe piaciuto potermi misurare – da discreto doppista che ero, sia pure senza essere davvero un campione, ma comunque almeno tre volte nei quarti di finale dei campionati assoluti nazionali e un paio campione italiano di seconda categoria _ con le migliori doppiste contemporanee. Giusto la curiosità di capire come me la sarei cavata. Una curiosità che purtroppo non potrò togliermi mai.

Tutto ciò detto, se fossi Roberta, mi cercherei un’altra compagna. Visto che lei, ex n.1 e con una sola sconfitta in Fed Cup in una quindicina di doppi, è certamente nella condizione di poter scegliere. E’ anche vero che lei, al suo ultimo anno di tennis, punta tutto sul singolare e – anche se non lo vuole ammettere – a quel posto fra le top-ten che coronerebbe una carriera fantastica. Il doppio, per chi è già stato n.1 del mondo ed ha ha realizzato il Career Grand Slam, non può rappresentare una grande motivazione. Salvo forse alle Olimpiadi, visto che il tennis italiano una medaglia olimpica non l’ha ancora mai vista. Ma Roby non sa nemmeno con chi lo giocherà. Se le chiedi se lo potrebbe giocare di nuovo con Sara…beh la risposta sentitela nell’audio…sennò che lo registro a fare?

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