La giornata inaugurale della prima edizione del torneo bulgaro, che sostituisce nel calendario quello di Zagabria, mette in programma solo tre incontri quasi a condurre con il minor disturbo possibile il passaggio tra i fasti del primo Slam stagionale e gli incontri di primo turno di un 250 in terra europea.
L’incontro che maggiormente attira la curiosità degli appassionati è il primo in programma tra il ceco Rosol e l’olandese Haase. Il primo è certamente favorito non solo perché conduce 3-1 negli scontri diretti ma anche per aver mostrato una forma migliore in terra australiana: se la sconfitta di Rosol con Wawrinka rientrava nella fisiologia del gioco, quella di Haase contro Basic, impegnato peraltro sullo stesso campo nell’incontro immediatamente successivo, per 3-0 era sicuramente molto più sorprendente.
Il match inizia con Haase ben deciso a riscattare tale momento negativo: con un servizio molto efficace respinge ogni tentativo di break – 3 nel quinto gioco – ed appoggiandosi alla potenza del proprio diritto strappava il servizio al suo avversario chiudendo il primo set 6-3. Il buon momento dell’olandese continua all’inizio del secondo set quando riesce un nuovo break nei confronti di Rosol che tuttavia è bravo a reagire e ad impedire un allungo, forse decisivo, del suo avversario cui recupera il servizio appena ceduto. Le sicurezze – soprattutto al servizio – con cui Haase costruisce i propri punti vacillano e Rosol non si lascia sfuggire l’occasione per piazzare l’allungo decisivo e riportare la situazione sulla parità del set pari. La differenza nei set giocati è minima in quanto consiste in una sola palla break in più trasformata rispetto a quelle avute da Haase nel primo e da Rosol nel secondo.
Il terzo set si apre con una sensazione di un equilibrio decisamente mutato rispetto a quel momento con Rosol che sembra in grado di guadagnare l’allungo decisivo mentre Haase è costretto in una posizione difensiva dalla quale riesce faticosamente ad uscire. Il servizio di Haase continua ad essere meno efficace rispetto al primo set e sul 4-4, la prima occasione di break è sfruttata da Rosol che va a servire per il match. Sul primo punto il ceco mostra grande lucidità e sagacia tattica giocando con successo per la prima volta nel match il serve and volley che gli apre le porte del passaggio al secondo turno.
Nell’incontro successivo il match di Basic desta attenzione per la curiosità di saggiare la capacità del bosniaco di ripetersi su livelli apprezzabili come nell’appena concluso Slam australiano nel quale aveva raggiunto il terzo turno prima di essere estromesso da Berdych in tre set. Sicuramente il match contro Bhambri non può costituire in tal senso un banco di prova ma Basic ottiene il passaggio del turno in due set: nel primo al bosniaco è sufficiente un break a metà set; il secondo è invece deciso al tie break dopo ben sei break complessivi.
Nell’incontro di chiusura della giornata allo slovacco Klizan è occorsa appena un’ora per regolare con il punteggio eloquente di 6-3 6-0 il bulgaro Lazov, entrato nel tabellone principale in virtù di una wild card.
Risultati:
[Q] M. Basic b. Y. Bhambri 6-3 7-6(4)
[7] M. Klizan b. [WC] A. Lazov 6-3 6-0
L. Rosol b. R. Haase 3-6 6-3 6-4
Pierluigi Maienza
