Capri Watch Cup: subito eliminati Federico Gaio e Thomas Fabbiano

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Capri Watch Cup: subito eliminati Federico Gaio e Thomas Fabbiano

Nel Challenger di Napoli la sconfitta di Federico Gaio si aggiunge a quelle di Luca Vanni e Andrea Arnaboldi nei primi match in programma. Nulla da fare neanche per il neo top 100 Thomas Fabbiano, che cede al bielorusso Ignatik dopo una battaglia in tre set. In giornata Volandri, Giannessi, Naso ed il derby Cipolla-Caruso

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[5] R.Carballes Baena b. [WC] F. Gaio 3-6 6-2 6-3 (da Napoli, Alessandro Zijno)

In contemporanea con gli altri due italiani in gara, Federico Gaio affrontava l’ostico spagnolo Carballes Baena, terraiolo puro, attualmente numero 116 del mondo e vicino al suo best ranking (106). Nel primo set Gaio partiva contratto e subiva subito il break complici troppi errori gratuiti, ma sotto 0-3 infilava 6 game di fila, approfittando del servizio non troppo potente dello spagnolo nonostante buone percentuali di prime. Solido e convinto dei propri mezzi Gaio, praticamente al top della sua carriera in questo momento (è 207 ad un passo dal suo best ranking 206), e che da Junior era uno dei più promettenti italiani, si scioglieva però nel secondo set non riuscendo più a rovesciare gli scambi in suo favore e soffrendo la pesantezza di palla tipica dello spagnolo. Subito break per il tennista di Tenerife all’inizio del secondo set e poi purtroppo Gaio non sfruttava l’unica palla break della seconda partita per perdere il parziale 6-2. Dopo il rituale dell’annaffiamento del campo in mattone tritato i due contendenti rientravano in campo e dal body language si capiva che le cose non si sarebbero messe bene per il nostro azzurro:  testa bassa e un nervosismo latente si percepivano a bordocampo. Infatti pronti, via e break a zero di Carballes Baena che teneva sempre il proprio turno di servizio (rischiando solo in una occasione) e alla fine chiudeva il match 6-3 al terzo. Il commento è presto fatto: il livello tecnico dei due giocatori è apparso più o meno alla pari, pur con 100 posizioni di differenza nel ranking, e quindi a fare da ago della bilancia è stato l’aspetto mentale, il classico concetto dell’importanza di vincere i punti decisivi. Gaio è ancora giovane, ha 24 anni e quindi crescerà, ci auguriamo, anche da questo punto di vista.

U. Ignatik b. [4] T. Fabbiano 6-4 6-7(1) 7-5 (da Napoli, Andrea Di Rienzo)

In una giornata davvero nera per i colori azzurri arriva anche la sconfitta di Thomas Fabbiano, quarta testa di serie del seeding. Peccato perché il pugliese proprio l’altro ieri era finalmente riuscito a tagliare il traguardo della top 100, grazie alla semifinale ottenuta sul cemento israeliano di Raanana. Il lungo viaggio di Fabbiano è partito dalla sua Grottaglie, passando per San Giorgio Ionico per arrivare a Foligno dove ora si allena sotto la guida tecnica di coach Fabio Gorietti. Il suo percorso nasce in maniera decisamente positiva attraverso i suoi risultati da junior (numero sei del ranking, semifinale in singolare all’Australian Open ed allo Us Open, vittoria in doppio al Roland Garros). Ma purtroppo il salto nel circuito pro si è rivelato oltremodo complicato, considerando quanti anni ha dovuto spendere nelle sue esperienze tra challenger e futures. Ora che però il tanto agognato traguardo è stato raggiunto si spera che possa confermarsi a questi livelli giocando tornei di livello maggiore che il nuovo ranking gli consentirà.

Il tarantino però ha dovuto cedere nel suo match d’esordio alla Capri Watch Cup al venticinquenne bielorusso Uladzimir Ignatik, numero 229 del ranking mondiale con un passato da top 150 nell’ormai lontano 2013. Match davvero tiratissimo conclusosi solo al dodicesimo gioco del set decisivo dopo due ore e mezza di gioco. Sotto un caldo sole e lo sguardo attento di Sergio Palmieri, appena giunto a Napoli, inizia la partita. Nei primi quattro games del match entrambi i giocatori non riescono a tenere la battuta. Nel quinto gioco, Fabbiano grazie a due ottime accelerazioni di dritto lungolinea riesce a capitalizzare finalmente il game di battuta. Anche Ignatik riesce a portare a casa il game di servizio e nel gioco successivo ottiene l’ennesimo break sfruttando qualche errore di troppo del pugliese. Nel decimo game Ignatik va a servire per il set ed alla prima occasione incamera la prima frazione in poco meno di quaranta minuti di gioco.

Ad inizio secondo set il livello di gioco si alza decisamente. Fabbiano prima si vede annullare una palla break grazie ad una bella discesa a rete del bielorusso e nel game successivo con grinta e coraggio si salva cancellando a sua volta ben cinque opportunità di break. Dopo il grande spavento, il tarantino brekka Ignatik con un’ottima soluzione di dritto incrociato in contropiede. Neanche il tempo di urlare “come on” che Fabbiano è costretto a restituire il break di vantaggio nel quinto gioco. Game assai sfortunato a dir la verità con Fabbiano che prima si vede superare da un passante di dritto che tocca il nastro e successivamente vede sempre il nastro portare lungo il suo dritto. Thomas si lascia andare a qualche imprecazione ma il pubblico cerca di incitarlo a non mollare. La partita si fa sempre più avvincente e tra la folla si intravedono anche Donati, Giannessi, Arnaboldi e Diego Nargiso. Sul 5-4 in suo favore Fabbiano si trova a due punti dal set ma è bravo il bielorusso a riportare il match in parità ed addirittura trovare il break in quello successivo. Ignatik va a servire per il match ma arriva la reazione immediata dell’azzurro che, grazie a due straordinari passanti di rovescio in corsa, riesce ad ottenere il controbreak. Si va così al tiebreak dove Fabbiano sale in cattedra e annichilisce Ignatik a suon di vincenti per la gioia del pubblico napoletano.

Sullo slancio del set appena conquistato, Fabbiano sale subito 2-0 prima di calare e subire un parziale di tre games consecutivi del bielorusso. Fabbiano, evidentemente stanco, è bravo comunque a rimanere in partita. La svolta decisiva arriva sul 5-5: Ignatik prima tiene la battuta ai vantaggi senza concedere palla break, poi strappa il pass per gli ottavi complice anche il doppio fallo decisivo di Fabbiano sul secondo match point. Ignatik ha sicuramente sfruttato al meglio una giornata di scarsa continuità dell’azzurro, arrivato in terra campana probabilmente stanco ed appagato dopo lo straordinario mese di marzo. Per Fabbiano adesso poche ore di riposo per ricaricare le batterie in vista delle imminenti quali al Masters 1000 di Montecarlo nel prossimo weekend.

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