ATP Marrakech: Vesely elimina Garcia-Lopez. In semi Coric, Delbonis e Montanes

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ATP Marrakech: Vesely elimina Garcia-Lopez. In semi Coric, Delbonis e Montanes

Nel torneo ATP 250 di Marrakech si sono disputati quest’oggi i quarti di finale. Da registrare le facili affermazioni per Albert Montanes e Federico Delbonis e la maratona vincente di Borna Coric. Male in chiusura di giornata Guillermo Garcia-Lopez, prima testa di serie del seeding, sconfitto da Jiri Vesely

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Venerdì dedicato ai quarti di finale dell’edizione 2016 del Gran Prix Hassan II – unico torneo del circuito maggiore che si disputa nel continente africano – che da quest’anno ha trovato casa a Marrakech. Dei 28 giocatori al via lunedì scorso sono rimasti in lizza per il successo finale, in ordine decrescente di tabellone, Garcia-Lopez, Vesely, Coric, Mathieu, Careno Busta, Delbonis, Montanes e Bagnis. Fuori anzitempo il secondo favorito del torneo il portoghese Sousa, sconfitto piuttosto nettamente da Bagnis all’esordio, e i nostri due rappresentanti presenti nel main draw, Bolelli e Giustino.

Dopo la facile vittoria in apertura di programma dello spagnolo Albert Montanes sull’argentino Facundo Bagnis nel match in termine di classifica meno prestigioso di questa giornata, nella seconda partita disputata sul campo centrale sono scesi in campo, in quello che è a tutti gli effetti uno scontro generazionale, la diciannovenne promessa croata Borna Coric e il veterano transalpino Paul-Henri Mathieu. A separare i due giocatori, oltre a ben 15 anni di età, ci sono attualmente anche 15 posizioni di differenza nel ranking mondiale a vantaggio del nativo di Zagabria, testa di serie n.3 qui a Marrakech e n.48 ATP. Per entrambi già una finale (persa) in questo primo scorcio di stagione, con Coric sconfitto da Wawrinka a Chennai e Mathieu da Gasquet a Montpellier. Curiosamente per Borna si tratta dell’esordio nel torneo avendo potuto beneficiare prima di un bye e poi di un infortunio al ginocchio del nostro Bolelli. Mathieu, invece, a questi quarti ci è giunto estromettendo un po’ a sorpresa la testa di serie n.6 Albert Ramos-Vinolas e Máximo González, sempre in due set. Potenzialmente interessante il confronto di stili: da una parte la corsa e la regolarità di Coric, dall’altra l’aggressività e la voglia di fare gioco di Mathieu. Nessun precedente da registrare tra i due.
Si parte dunque con il francese al servizio. Dopo due game interlocutori, nel terzo la partita si infiamma. È Coric il primo ad allungare, bravo ad approfittare di uno sciagurato turno di servizio dell’avversario per l’occasione oltremodo falloso. Immediata la reazione di Mathieu che al termine di un gioco infinito alla quinta occasione pareggia il conto dei break. Il set ora è “on serve” fino all’inevitabile tie-break. La partita, tutto sommato piacevole, si combatte prevalentemente sulla diagonale rovescia con Mathieu che sembra sempre sul punto di sfondare e il croato che esibisce costantemente una gran difesa. Nel gioco decisivo è Coric ad indossare per primo i panni della lepre. Con il punto più spettacolare del parziale (volée in allungo su passate in recupero da lob) Borna allunga sul 3 a 1 prima di salire a triplo set point sul 6 a 3. Set in cassaforte? Macché. Con cinque punti in fila l’esperto francese fa proprio il parziale chiudendo al primo tentativo con un rovescio in lungolinea di pregevole fattura.
Alla ripresa la partita pare non essere cambiata con Mathieu che spinge e Coric che da par suo contrattacca. Nel terzo game Paul-Henri, per chi non lo ricordasse n.12 del mondo nel 2008, si procura tre pesantissime palle break prontamente cancellate da un Coric davvero ispirato al servizio. Gol sbagliato, gol subito si direbbe nel calcio. Fatto sta che nel corso di un estenuante sesto gioco Borna opera l’allungo prima di confermare il break per il 5 a 2 che indirizza il set verso il 6-3 finale.
Si va dunque al terzo quando il cronometro segna quasi due ore di gioco e l’inerzia sembra essere tutta dalla parte del più giovane dei contendenti. Occorrono la bellezza di 22 punti a Mathieu per incamerare un delicatissimo primo gioco che gli assicura la possibilità di fare partita di testa. Sul punteggio di 3 a 2 un Coric in apparenza piuttosto dolorante è costretto a ricorrere al medical time out ma alla ripresa delle ostilità è proprio il transalpino, forse un po’ stanco, ad accusare un passaggio vuoto che gli costa il break a zero del settimo game che di fatto chiude l’incontro. Coric infatti non trema più e con due autoritari turni di battuta si assicura il passaggio alle semifinali.

A seguire è stata la volta di Federico Delbonis, n. 47 ATP e quarta testa di serie del draw, e Pablo Carreno Busta, settimo favorito del seeding nordafricano e cinque posizioni indietro nella classifica mondiale. Si è trattato del terzo confronto diretto, due a zero i precedenti in favore del tennista argentino prima di oggi. Due giocatori tutto sommato similari nell’atteggiamento in campo e, perché no, anche in una certa ruvidezza nelle gestualità. Delbonis, che ha usufruito di un bye al primo turno, ha poi sconfitto l’olandese de Bakker in due comodi set. Carreno Busta invece, sempre in due soli parziali, ha liquidato le pratiche Donskoy e Istomin per giungere a questi quarti di finale. Il copione del match è piuttosto chiaro con entrambi i giocatori che alla prima occasione girano sul diritto per prendere in mano le redini dello scambio.
Il primo set ha uno scossone tra il sesto ed il settimo gioco con break a favore dell’argentino ed immediata replica dello spagnolo. In una situazione di sostanziale equilibrio, sul punteggio di 6 a 5 in suo favore, Delbonis si conquista un set point. Carreno Busta, forse un po’ troppo passivo nelle fasi calde dell’incontro, mette fuori di un soffio un cambio in lungolinea di rovescio cedendo così il set per 7 giochi a 5. Dopo un parziale di cinque game consecutivi, l’asturiano sotto per 3 a 0 e ad un passo dal baratro prova a fermare l’emorragia con qualche buon turno di battuta. Delbonis, tuttavia, prosegue in un martellamento incessante con servizio e diritto senza concedere alcuna possibilità di rientrare nel set all’avversario via via sempre più scorato. Indietro per 2 a 5 ed al servizio per restare agganciato al match, Carreno Busta disputa un ottavo game orribile che consegna l’incontro nelle mani del tennista di Azul. Una partita francamente bruttina nonostante la presenza in campo in campo di due teste di serie facesse presagire il contrario. Troppo più solido in questa circostanza Delbonis, apparso superiore ad un avversario capace di restare in partita per meno di un set.

A chiudere il programma di giornata, infine, si sono affrontati la testa di serie numero uno, lo spagnolo Guillermo Garcia-Lopez e il ceco Jiri Vesely, ottavo favorito qui a Marrakech e autore di una prima parte di stagione deludente, con una sola vittoria all’attivo fino a questa settimana. Quattro i precedenti, con il nativo di Albacete che conduce per 3 vittorie a 1. Partita sulla carta interessante con l’eleganza del favorito (per il computer, si intende) spagnolo dal bel rovescio a una mano che si oppone alla veemenza mancina del giovane ceco. Per entrambi, due ottavi di finale estremamente complicati e conclusi in affanno solo al terzo e decisivo parziale. Non succede quasi nulla di eclatante fino al nono game quando piuttosto inaspettatamente un Garcia-Lopez in apparente controllo si disunisce di colpo trovandosi costretto a fronteggiare tre palle break consecutive. Buona la prima, con il ceco che si garantisce quindi la possibilità di servire per il set avanti 5-4 nel punteggio. Indietro di due quindici, è notevole l’autorità con la quale il ventiduenne di Pribran infila quattro punti consecutivi e chiude il parziale.
Il secondo set per lo spagnolo è un autentico calvario. Guillermo si vede infatti costretto suo malgrado a fronteggiare palle break nel primo, nel terzo, nel settimo e nel nono game quando, con un pizzico di decisione in più, Vesely – impeccabile nei turni di battuta – avrebbe potuto portarsi a servire per il match. Il ceco si dimostra a più riprese un ottimo colpitore con entrambi i fondamentali, per nulla intimorito dalle continue variazioni di un Garcia-Lopez capace al solito di alternare rotazioni e traiettorie, nell’intento di far saltare il banco e i nervi al più giovane avversario. Ai punti il ceco avrebbe già spedito da tempo lo spagnolo sotto la doccia tuttavia, seppur a fatica, l’esperto giocatore castigliano resta aggrappato con le unghie al match fino a trascinarsi al tie-break che tanto profuma di liberazione. L’impressione è quella che più che il parziale ci si giochi ora l’intero incontro soprattutto per come potrebbero pesare nella mente le tante occasioni sciupate da Vesely. Come spesso accade, però, il tie-break altro non è che lo specchio del set appena trascorso. Nemmeno il tempo di respirare, infatti, che il ceco – complice anche un diritto inguardabile affossato a metà rete dall’avversario – si porta al cambio di campo avanti per 5 a 1. Garcia-Lopez non c’è più e Vesely con grande merito chiude un incontro (7 a 2 il tie-break finale) dominato ben oltre il punteggio, sovvertendo il pronostico della vigilia.

Queste dunque le due semifinali, tra parentesi i confronti diretti:

[8] J. Vesely vs [3] B. Coric (0-1)
[4] F. Delbonis vs A. Montanes (3-0)

Risultati:

[8] J. Vesely b. [1] G. Garcia-Lopez 6-4 7-6(2)
A. Montanes b. F. Bagnis 6-1 7-5
[3] B. Coric b. P. Mathieu 6-7(6) 6-3 6-4
[4] F. Delbonis b. [7] P. Carreno Busta 7-5 6-2

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