Challenger Barletta: Sonego instancabile, vince un’altra maratona. Successo in rimonta per Naso

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Challenger Barletta: Sonego instancabile, vince un’altra maratona. Successo in rimonta per Naso

Nel Challenger di Barletta Lorenzo Sonego approda al secondo turno vincendo un’altra battaglia al terzo set, vittima questa volta il bulgaro Kuzmanov. Gianluca Naso, dopo un primo set disastroso, è autore di una convincente rimonta contro Podlipnik-Castillo. Fuori Luca Vanni, Federico Gaio, autore di una prestazione sottotono e Matteo Donati, sfortunata vittima dei crampi nel finale del terzo set

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da Barletta, Alessandro Zijno

Stupisce ancora Lorenzo Sonego nel torneo “Città della Disfida” di Barletta, Challenger da 50mila dollari, organizzato al circolo “Hugo Simmen” della città pugliese. Oggi il piemontese affrontava nel primo turno un altro qualificato, il bulgaro Kuzmanov, avversario molto difficile, uno che regala poco in genere, contro cui il punto bisogna farlo almeno due volte. Sonego però è in fiducia, viene da due vittorie al tie break del terzo set nel tabellone di qualificazioni e gioca senza timore. Al suo angolo il coach Gipo Arbino e il responsabile federale Umberto Rianna che lo incitano e lo guidano nelle scelte. Il primo set è sparigliato nel quinto game quando Sonego prende in mano le redini del gioco e va a brekkare il bulgaro, 22 anni, numero 333 del ranking ATP. Sonego si porta 3-2 ma il game decisivo è quello successivo, durato 16 punti, con Sonego che si fa recuperare da 40-15 e deve anche fronteggiare una palla break, annullata con una prima di servizio seguita a rete. Poi il ragazzo allenato da Arbino è bravo a mantenere il servizio tenendo una buona percentuale di prime. Il secondo set vede un calo dell’italiano, un black out sul piano dell’intensità agonistica e al sesto game Kuzmanov, che mantiene per tutto il match (o quasi) più o meno lo stesso livello di gioco, strappa il servizio a Sonego, che ci mette del suo regalando quattro errori gratuiti al suo avversario. Finisce 6-2 per il bulgaro e si va al terzo. Sonego non sente la fatica, e non la sente nemmeno Kuzmanov e il match resta su buoni livelli tecnici e di elevata intensità agonistica. Di buono c’è che l’azzurro si rende conto che chi prende l’iniziativa va a vincere il match ed è più determinato del suo avversario: brekka immediatamente mettendo molta pressione sulle seconde di servizio di Kuzmanov e poi è impeccabile nei suoi turni di battuta, non concedendo nulla e portandosi a casa molti punti direttamente col servizio. È così che Sonego al quarto gioco, psicologicamente devastante per il bulgaro, recupera tre palle break consecutive, servendo a 200 all’ora e anche variando direzione ed effetti della sua prima. Brekka poi ancora Kuzmanov, ed è tutta farina del suo sacco, il bulgaro non regala nulla e infatti, sotto 1-4 nel sesto gioco, continua a lottare per rientrare nel match e a Sonego occorrono 20 punti per portarsi a casa il game, dopo aver annullato 2 palle break. Chiude 6-2 e al secondo turno affronterà la testa di serie numero 5, lo slovacco Martin.

Continua invece ad essere persuguitato dalla sfortuna Matteo Donati, protagonista di una buona prestazione contro il magiaro Fucsovics, conclusa però purtroppo con i crampi nel finale di terzo set quando era sopra 4-3 e poteva tranquillamente portare a casa il match. Il primo set veniva vinto da Donati 7-5 recuperando da 1-5, con  Fucsovics incapace di arginare il gioco dell’azzurro, che nel secondo set (senza nemmeno una palla break da entrambe le parti) sprecava nel tie-break un match point finendo col perdere il parziale e rimettere in gioco l’ungherese. Ma Donati era in palla, sembrava giocare meglio del suo avversario, e infatti si portava in vantaggio brekkando immediatamente per poi però subire il ritorno di Fucsovics, 24 anni e numero 219 del mondo (è stato anche 125 due stagioni fa). Dal vivo però Donati, sceso al numero 252 del mondo e qui accompagnato dal suo coach Massimo Puci, sembrava avere più birra in corpo rispetto al suo avversario fino al settimo gioco quando su una palla break in suo favore accusava dei crampi alla gamba destra ed era costretto a chiamare il fisioterapista perdendo di fatto senza giocare anche il game successivo. A questo punto finiva virtualmente la partita e Donati rientrava in campo solo per onorare l’impegno perdendo il set finale 6-4.

Convincente prestazione per il siciliano Gianluca “Giallo” Naso – qui a Barletta con moglie e il piccolo Niccolò, bellissimo bimbo di 5 mesi – che ha sconfitto il cileno Podlipnik-Castillo, perdendo nettamente il primo set ma poi scatenandosi e demolendo il cileno con una palla pesante e grande tenacia su ogni punto. È un Gianluca Naso in ottima forma che, perso il primo set, non si scoraggiava e nel secondo muoveva maggiormente il suo avversario sul campo, brekkandolo dapprima nel gioco iniziale e poi, subìto il controbreak, in maniera definitiva al nono gioco. Il secondo parziale vinto dava slancio al siciliano e toglieva energie al ragazzo di Santiago del Cile, che crollava nel terzo set regalando a Naso un match di secondo turno contro Elias Ymer, lo svedese di colore che ha battuto nettamente il nipponico Hiroki Moriya. Un incontro che non vede Naso già battuto, sebbene senz’altro sfavorito nei pronostici.

Non bene l’altro azzurro Federico Gaio, qui a Barletta accompagnato dal coach Daniele Silvestre. Il 24enne azzurro, ora 212 del ranking e vicino al suo best ranking (206), non è riuscito a superare l’ostacolo rappresentato da un ottimo giocatore, quel Maximo Gonzalez, argentino, 32 anni che ora è 135 del mondo ma è stato capace di arrampicarsi fino al numero 58 (nel 2009) e che sta davvero giocando molto bene. Il giocatore di Tandil nel primo set non ha lasciato scampo al nostro Gaio ma nel secondo ha lasciato più di una occasione per “scappare” nel set al nostro giocatore che è andato a servire in vantaggio di un break per due volte. Purtroppo la maggiore esperienza di Maximo che, conscio dei propri mezzi, non si lasciava abbattere dallo svantaggio e recuperava lottando punto su punto con un gioco tipico da terra rossa. Nel prossimo turno affronterà la testa di serie numero 1 del tabellone, il brasiliano Rogerio Dutra Silva, in un derby sudamericano che prevede battaglia.

Va fuori, dopo una battaglia di oltre due ore anche il francese Julien Bennetteau, dotato di una wild card dagli organizzatori, eliminato al terzo set da Alexei Vatutin, autore di una clamorosa rimonta al terzo set: sotto 5-2 il russo manteneva la concentrazione e infilava 5 game consecutivi frustrando le velleità del francese che prova a risalire la china dopo un periodo sfortunato costellato da infortuni a ripetizione. Il russo affronterà al secondo turno l’estone Jurgen Zopp, giustiziere del nostro Lucone Vanni, non ancora tornato a buoni livelli di prestazione. Luca partiva male nel primo set, sembrava svogliato o semplicemente teso, faticava a sciogliersi, subiva il break dell’estone Jurgen Zopp e rischiava di subirne un altro, annullando però bene due palle break. Pian pianino il suo gioco cresceva di livello e al settimo gioco finalmente piazzava la zampata riuscendo a brekkare l’estone e poi a riportarsi in parità sul 4-4. Purtroppo però al suo turno di battuta successivo ricadeva negli errori iniziali e Jurgen Zopp, 28enne di Tallinn, ex 71 del mondo, sceso al numero 177 anche a causa di numerosi infortuni, si portava a casa il set per 6-4. Nel secondo set però la musica cambiava, Luca si faceva più determinato e infiammava il numeroso pubblico barlettano corso in massa ad incitarlo. Unico momento di vera difficoltà si verificava al suo primo turno di battuta quando doveva fronteggiare tre palle break, che l’estone però non sfruttava grazie all’ottimo servizio del toscano. Vanni, attualmente 141 del ranking ATP, ha come obiettivo quello di riportarsi a ridosso dei 100 (suo best ranking), ma ha iniziato la stagione in maniera negativa, senza risultati di rilievo e con molte sconfitte al primo turno. Finalmente al settimo gioco della seconda partita Vanni riusciva a brekkare l’avversario per poi chiudere 6-4 in suo favore. Nel terzo set Luca partiva benissimo, anche aiutato dalla dea bendata in occasione della palla break sfruttata al primo gioco quando un nastro vincente portava Vanni sull’1-0 in proprio favore. Ma che non fosse serata giusta si capiva subito dopo, quando Vanni subiva il controbreak dal suo avversario che si limitava a palleggiare tenendo la palla profonda e poco altro di più. Senza break si arriva a al gioco decisivo in cui Vanni non riusciva a sfondare e Zopp chiudeva 7-4. Purtroppo un’altra esibizione non convincente di Luca Vanni che rischia di perdere altre posizioni in classifica.

Risultati:

[2] R. Carballes Baena b. U. Ignatik 3-6 6-4 6-1
M. Fucsovics b. M. Donati 5-7 7-6(6) 6-4
(LL) A. Vatutin b. [WC] J. Benneteau 6-2 4-6 7-5
J. Zopp b. [7] L. Vanni 6-4 4-6 7-6(4)
[4] G. Elias b. [Q] P. Torebko 6-1 6-0
[1] R. Dutra Silva b. A. Golubev 6-4 6-2
[Q] L. Sonego b. [Q] D. Kuzmanov 6-4 2-6 6-2
M. Gonzalez b. [WC] F. Gaio 6-0 6-4
J. Reister b. R. Ramanathan 6-0 6-3
[Q] E. Lopez-Perez b. L. Djere 6-3 6-3
G. Naso b. H. Podlipnik-Castillo 0-6 6-4 6-2
[8] E. Ymer b. H. Moriya 6-1 6-1

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