Seppi e Vinci completano la disfatta, prima volta senza italiani al terzo turno (era open)

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Seppi e Vinci completano la disfatta, prima volta senza italiani al terzo turno (era open)

Dodici sconfitte su tredici incontri, solo 7 set vinti su 31 giocati: catastrofico bilancio degli italiani agli Internazionali di Roma. Seppi KO con Gasquet. Roberta Vinci fa 7 punti nel primo set. Perde sei volte il servizio su otto turni di battuta

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J. Konta b. [7] R. Vinci 6-0 6-4 (Giovanni Vianello)

Poco dopo l’eliminazione di Andreas Seppi, unico azzurro del singolare maschile ad approdare al secondo turno, arriva anche l’uscita di scena di Roberta Vinci, che era opposta a Johanna Konta nel secondo turno del femminile (Roberta aveva usufruito di un bye al primo turno). Si poteva immaginare una partita difficile per la nostra Robertina, dato che la Konta è una giocatrice in ascesa (ricordiamo la recente semifinale agli Australian Open, nonché discreti risultati ad Indian WellsMiami), ma il match si è rivelato addirittura un dominio dell’australiana naturalizzata inglese. Nel primo parziale la Konta sembra essere l’unica giocatrice in campo e la Vinci non ha tempo di pensare e costruire il proprio gioco, a causa della potenza e degli angoli da fondo della britannica che toglie alla tarantina tempo e fiato. Il risultato è un 6-0 in poco più di venti minuti.

Il secondo set è di certo più combattuto, ma è sempre la Konta ad avere in mano il pallino del gioco, anche se comincia a commettere molti più gratuiti rispetto al primo parziale (d’altronde nella prima frazione la britannica era stata di una infallibilità quasi robotica). I primi quattro giochi vedono quattro break consecutivi, poi al quinto gioco finalmente la Vinci tiene un turno di battuta (il primo del match, al sesto tentativo). La Konta pareggia immediatamente lo score e poi opera il break che risulterà decisivo, portandosi avanti 4-3 con il servizio a disposizione. La britannica chiude poi il set 6-4. Prestazione deludente per la nostra portacolori, che è stata completamente succube del gioco dell’avversaria ed è anche parsa nervosa durante gli interventi del coach, che la esortava a prendere più rischi e a chiamare a rete la britannica.

[11] R. Gasquet b. A. Seppi 6-3 6-4 (da Roma, cigi)

Un terrificante 20 punti a 6 in favore di Gasquet dopo 16 minuti di gioco spaventa lo stadio Pietrangeli, pieno per sostenere l’ultimo degli italiani in gara, l’antidivo Andreas Seppi. Gasquet, solamente rimettendo la palla dall’altra parte senza faticare, sale 5 a 0 fra lo stupore dei presenti, tanto che un distinto signore domanda a Barazzutti, che segue l’italiano in ottica Davis, se Seppi “stia bene”. “Non saprei”, la risposta del capitano della squadra di Coppa. Gasquet, intanto, molla la presa: concede prima un game, e poi Seppi se ne prende un altro con autorità. L’altoatesino entra finalmente in partita, gioca con i piedi più dentro il campo e il dritto, fin lì falloso, non esce più. Gasquet riesce a tenere il servizio sul 5 a 3 con mestiere e rimanda la contesa al secondo set.

La giornata di Seppi però sembra storta. Palleggia da fondo campo dettando il ritmo, ma evita di capitalizzare a rete gli scambi in cui costringe Gasquet a recuperi che sarebbero preda di facili volée. Al francese basta il minimo sindacale per fare il break al primo gioco e un altro subito dopo: 3 a 0 e partita finita, tanto che Corrado Barazzutti lascia lo stadio. Sul 4 a 0 per il francese Seppi decide di iniziare (di nuovo) a giocare. Risale sul 3-4 e si procura due palle break, ma Gasquet è autoritario e con 4 punti di fila sale 5 a 3 e poi chiude 6-4 una partita piacevole come una incolore giornata in ufficio passata a fare fotocopie. Niente italiani al giovedì, ma il movimento è in salute.

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