La francese Razzano elimina 6-1 3-6 6-1 la russa Vesnina e si qualifica per le semifinali del WTA di Strasburgo. Un risultato decisamente al di sopra delle aspettative per Virginie che, a 33 anni e con una storia professionale e personale travagliata, non ha minimamente pensato di abbandonare il tennis, ma si è messa a cercare punti e soddisfazioni (poche) nel circuito ITF. La vita spesso toglie, ma questo torneo può rappresentare un momento di svolta per la francese, che da lucky loser si trova ora addirittura in semifinale. Mentre la vittoria contro la portoricana Puig è stata chiaramente agevolata dall’infortunio muscolare della sua avversaria, quella contro Vesnina è avvenuta sul campo e con pieno merito. Razzano ha dominato lo scambio da fondo, ha fatto più gioco ed ha approfittato della cattiva resa al servizio della russa, che ha subito complessivamente 10 break. Dopo aver vinto agevolmente il primo parziale con il punteggio di 6-1, la tennista transalpina ha immediatamente conquistato il break di vantaggio anche nel secondo set. Tuttavia la russa, che in questi giorni ha spesso risollevato partite complicate, ha tenuto la battuta ed ha improvvisamente alzato il livello del suo tennis. Razzano, meno abituata a giocare incontri di questa importanza, ha sentito la pressione ed ha avuto un vistoso calo atletico. Questo momento di difficoltà è stato un segnale psicologico fondamentale per Elena, che si è tranquillizzata ed è riuscita a mettere sul campo i suoi schemi preferiti, ovvero angoli stretti e chiusure lungolinea.
Ribaltate le sorti del parziale e ristabilita la parità alla russa è mancato lo step ulteriore, perché ha, man mano, mostrato le indecisioni di inizio partita. Indecisioni che si sono trasformate in gratuiti e in break. Razzano ha semplicemente dovuto tenere la palla in campo, perché a “regalare” il punto ci pensava la sua avversaria. Virginie con il 6-1 finale strappa una qualificazione alle semifinali impensabile alla vigilia, confermando il risultato del 2015, dove fu fermata da Kiki Mladenovic. A contenderle il posto in finale anche quest’anno una connazionale, Caroline Garcia, che supera il turno senza giocare, in quanto Samantha Stosur, in vista del Roland Garros, ha preferito tenere a riposo il polso sinistra dolorante già da qualche giorno.
Kiki Mladenovic sarà la terza francese in semifinale. Dopo la battaglia nei quarti con l’americana Riske, Mladenovic supera 6-4 6-2 la sorpresa russa Kudryavtseva e conquista l’accesso alla semifinale del torneo di Strasburgo. La transalpina è partita, in entrambi i set, sotto di un break ma alla distanza è venuta fuori la sua maggior capacità balistica con i colpi da fondo campo. La tennista russa ha mostrato buone trame di gioco, ma resta complessivamente inferiore alla sua avversaria, che con un po’ più di costanza può ambire ad entrare stabilmente nella top 20. A guastare la festa nazionalpopolare del torneo di Strasburgo è però Mirjana Lucic-Baroni che distrugge 6-0 6-1 Parmentier. Praticamente non c’è stata partita, anche perché la croata ha dominato in lungo ed in largo, senza alcun calo di tensione. Una supremazia complessiva ed evidente dal punteggio, che resta severo per la transalpina, che ha pagato la stanchezza dei turni precedenti.
Risultati:
[Q] M. Lucic-Baroni b. [WC] P. Parmentier 6-0 6-1
[LL] V. Razzano b. [7] E. Vesnina 6-1 3-6 6-1
[4/WC] K. Mladenovic b. [Q] A. Kudryavtseva 6-4 6-2
[10] C. Garcia b. [3] S. Stosur W/O