[10] C. Garcia b. [Q] M. Lucic-Baroni 6-4 6-1
Secondo titolo in carriera alla quarta finale per Caroline Garcia, che nell’atto conclusivo del WTA International di Strasburgo abbatte, seppure con qualche titubanza di troppo nella prima frazione, la qualificata Mirjana Lucic-Baroni, la croata classe 82 ormai al ventunesimo anno di carriera da professionista. Se non fosse stato per il colore rosso della superficie, difficilmente si sarebbe potuto capire che quella di oggi è stata una partita sulla terra battuta.
Entrambe le giocatrici hanno infatti fatto prevalentemente leva sull’uno-due in uscita dal servizio e rari sono stati gli scambi oltre i 5 colpi. Sia la francese che la croata hanno prodotto un tennis d’attacco da fondo, tentando quasi sempre il vincente diretto, piuttosto che avventurarsi in lunghi scambi costruiti. Ciò è stato evidente in particolare da parte della Lucic-Baroni, che ha giocato un tennis un po’ alla “o la va o la spacca”, cercando a volte accelerazioni a dir poco azzardate.
Nel primo set la Garcia si porta presto avanti 3-0 e poi 5-1, ma a questo punto un po’ per via di un leggero calo in precisione della francese, un po’ a causa di una Lucic-Baroni che cresce di livello, si assiste ad una rimonta di entrambi i break da parte della croata, che tuttavia nel decimo gioco, servendo per rimanere nel set, perde la battuta e concede così il primo set. Il secondo set ha poco da raccontare, la Garcia non ha cali e comincia a muovere di più da fondo la Lucic-Baroni, che a causa delle sue lunghe leve (e probabilmente per l’età) non eccelle in mobilità, così la francese si aggiudica il set 6-1.
La Garcia ritorna al successo dopo due anni (l’ultimo e finora unico alloro era stato Bogotà 2014), mentre per la croata si trattava della quinta finale, con tre successi all’attivo. Si conferma, per la Lucic-Baroni, il tabù Garcia, considerato che la croata è alla quarta sconfitta in quattro confronti diretti contro la transalpina.
