Guy Forget: "Yannick Noah vinceva i tornei grazie a me!"

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Guy Forget: “Yannick Noah vinceva i tornei grazie a me!”

Guy Forget parla delle stravaganze di Yannick Noah. Impulsivo e distratto, Yannick ha spesso avuto bisogno dell’aiuto del suo amico Guy…

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Il baule che gli cade sul piede? Sì, una volta ha deciso di trasportare un baule di cinquanta chili quando, invece, un Federer, per esempio, avrebbe risorso a un portabagagli. Yannick è così” dice Guy Forget,è spontaneo e impulsivo e quando decide di fare una cosa, non ci pensa due volte“.

Tanti gli episodi in cui l’eccentrico campione del Roland Garros 1983 si trova nei “guai” e ai quali Forget deve porre rimedio. Dal baule che gli cade sul piede e il dente rotto a causa di un nocciolo di ciliegia alla dimenticanza delle corde per la racchetta negli Stati Uniti. A Yannick piacciono molto le ciliegie e “doveva giocare contro Vilas” continua Forget. “Stava aspettando a casa perché abitava vicino allo stadio. Ha cominciato a mangiare grosse manciate di ciliegie, così, di fretta, senza fare attenzione ai noccioli. Ed ecco che si rompe un dente, tant’è che che si forma un buco enorme sulla gengiva. Chiama d’urgenza il dentista che gli dice di attaccarci provvisoriamente una gomma da masticare, giusto il tempo di disputare il match. Ma, nello slancio di colpire uno smash, la gomma si stacca e il dente cade nel quadrato del servizio! Lo ritrova, lo raccoglie e se lo mette in tasca, giocando tutta la partita con il buco in bocca. Turbato dall’accaduto, perde al terzo set e, poi, non viene in conferenza stampa per non farsi vedere sdentato. Vedreste mai un Djokovic fare una scorpacciata di ciliegie prima di un incontro?

Insomma, sempre un po’ votato agli eccessi Noah che, pur dimenticandosi le corde, riesce comunque a vincere. “Quante volte è arrivato a un torneo dopo aver dimenticato le corde!” ricorda ancora Guy, “come quella volta negli Stati Uniti in cui c’erano solo tre confezioni nella sua borsa.C…. Guy! sono nella m….! ho finito le corde” esclama Yannick. “Io avevo sempre come me tre scatole con 25 corde. Dopo aver perso al secondo turno, gliene ho prestate dieci… Quante volte l’ho aiutato! … vinceva i tornei grazie a me!” scherza il direttore del Roland Garros. “Accadeva la stessa cosa con i calzini, i pantaloncini, ecc. ma lui mi diceva: Sì, hai le corde e tutto il resto, ma tu perdi e io vinco!

 

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