ITF Brescia: Karin Knapp conquista la finale prima del nubifragio

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ITF Brescia: Karin Knapp conquista la finale prima del nubifragio

Una Karin Knapp fallosa e scocciata prevale sulla svedese Celik e conquista la finale dell’Itf di Brescia prima che un vero e proprio nubifragio costringa gli organizzatori a rinviare a domani la seconda semifinale tra Maleckova e Barbara Haas. Per Karin si tratta della settima vittoria nel tour dopo il rientro dall’infortunio

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da Brescia, il nostro inviato

Il maltempo di questo finale di primavera continua a falcidiare i tornei di mezza Europa. Se a Parigi le piogge torrenziali hanno messo in ginocchio il secondo slam stagionale, a Brescia non sono stati di certo più fortunati. Dopo aver concesso una pausa di un paio di giorni le nubi sono tornate a minacciare la città lombarda, costringendo gli organizzatori a rinviare a domani la seconda semifinale dell’ITF da 50.000 dollari tra Jesika Maleckova e Barbara Haas, rispedite negli spogliatoi già durante il riscaldamento.

Nella finestra di pallido sole concessa dal severo Giove pluvio, Karin Knapp era riuscita frattanto a conquistare il primo posto nella finale di domani, dopo la vittoria in due set ottenuta ai danni della svedese Susanne Celik. Una vittoria più sofferta del previsto in una partita che, almeno nel primo set, è stata molto più equilibrata di quanto fosse lecito attendersi. Karin ha iniziato bene e si è portata avanti di un break lucrando dividendi dalla pesantezza del suo dritto, ma l’impressionante mole di errori, massime con il rovescio, ha permesso all’avversaria di rimanere agganciata e in partita fino al tie break. La piccola tennista di Orebro ha confermato quanto di buono fatto vedere nell’ottimo inizio di stagione che le ha fruttato ben tre tornei ITF: atleticamente esplosiva, molto agile anche nelle difese più temerarie e dotata di un dritto tutt’altro che disprezzabile, Celik ha fatto partita pari fino al gioco decisivo, quando la maggior esperienza dell’italiana ha finito per fare la differenza. Il match si è sostanzialmente chiuso in quel momento: nella seconda frazione, la stanchezza e un comprensibile calo d’adrenalina hanno progressivamente svuotato la svedese, mentre Knapp, tranquillizzatasi, ha ritrovato il minimo di continuità sufficiente a condurre in porto l’incontro appena prima che gli elementi si scatenassero allagando completamente il club e costringendo il pubblico a cercare vie di fortuna per abbandonarlo, dal momento che la strada maestra si era in mezz’ora di diluvio trasformata in un ruscello in piena.

Si potrebbe pensare che la finale in un ITF sia il risultato minimo per una giocatrice che meno di due settimane fa ha battuto Victoria Azarenka a Parigi. Ma ogni vittoria, a qualunque livello, è un mattone che contribuisce a ricostruire il morale, e un successo domani potrebbe costituire un ottimo viatico in vista dell’imminente stagione sull’erba.

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