ATP Queen's, qualificazioni: Tiafoe non è pronto, la pioggia ferma la rimonta di Pospisil

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ATP Queen’s, qualificazioni: Tiafoe non è pronto, la pioggia ferma la rimonta di Pospisil

La prima domenica dell’ATP 500 sponsorizzato dalla Aegon, dedicata al turno decisivo di qualificazioni, rimane incompleta. Adrien Mannarino e Donald Young fanno in tempo a raggiungere il tabellone principale, prima che la pioggia interrompa le altre sfide

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Dal nostro inviato a Londra

A Londra era ormai pomeriggio quando gli unici cinque incontri di giornata, inizialmente programmati tutti per le undici, hanno avuto effettivamente inizio. La pioggia, scesa copiosa sul Borough of Hammersmith and Fulham, aveva costretto giocatori e addetti ai lavori ad una lunga mattinata di attesa, ingannata da qualche breve incontro con la stampa e dai pochi allenamenti – ad esempio quello tra Kyrgios e Isner – sui due campi in cemento indoor accessibili dalla sala conferenze.

Quando finalmente si è potuto scendere a calcare l’erba dei campi dall’1 al 12 – il centrale viene ancora conservato rigorosamente immacolato – il pubblico è sbucato dagli impermeabili colorati e si è disposto sui seggiolini azzurri. Il primo degli otto tennisti in gara a qualificarsi per il tabellone principale è stato Adrian Mannarino, che ha lasciato appena quattro giochi a Sam Groth. Il francese ha gestito senza problemi il gigante australiano, cercandone spesso il rovescio con colpi piatti e d’anticipo e rispondendo al suo servizio (oggi soltanto al 58%) con palle corte e difficili da alzare. Il serve and volley di Groth si è rivelato la sua unica arma efficace, e così la maggior manualità offensiva e difensiva di Mannarino è prevalsa, garantendogli una vittoria agevole quanto meritata. Qualche minuto dopo lo ha seguito Donald Young, vincitore del derby a stelle e strisce con il giovane Frances Tiafoe: il ragazzo fa regolarmente il punto quando può spingere da fondo ma, come molti suoi coetanei, manca del tutto dell’abilità di variare il taglio dato alla palla, fondamentale sui campi in erba. Young, dal canto suo, ha dato prova di saperlo fare e l’insistenza di Tiafoe nel voler risolvere ogni scambio di potenza, con il dritto, si è tramutata in nient’altro che una infinità di colpi spediti in rete.

Gli altri due qualificati verranno eletti soltanto domani. Vasek Pospisil, sulla carta favorito, ha subìto il break nel suo primo turno alla battuta contro lo stabile e reattivo tedesco Tobias Kamke, e tanto è bastato a decidere il set d’apertura del loro match. Il secondo, privo di palle break per undici giochi, è stato deciso da uno strappo del canadese che ha pareggiato i conti con un 7-5. La pioggia ha fatto sospendere tutto, e un tentativo di ripresa ha consentito di giocare soltanto un paio di punti prima della decisione di ricoprire i court e desistere. Stesso destino ha avuto il big match delle qualificazioni, tra i due battitori destro e mancino Kevin Anderson e Jiri Vesely: dopo un primo set in grande equilibrio, il tennista sudafricano ha concesso le briciole nel tie-break e ha tenuto fino al 3-3 15-40 del secondo parziale, da dove si riprenderà domani.

Per chi avesse avuto voglia di curiosare, in ogni caso, gli spunti non sono mancati. Tra un Verdasco smarrito nel labirinto di siepi dei campi di allenamento, la presenza dell’ex stella del calcio inglese David Beckham – il cui figlio Romeo ha avuto l’onore di palleggiare con Andy Murray – e la lunga lamentela di Grigor Dimitrov, che ha sospeso un’intervista dopo due sole domande perché la giornalista “stava cercando di provocarmi”, il vecchio Queen’s Club ha trovato comunque il modo di far parlare di sé anche in questa umida domenica.

Risultati:

[3/Alt] A. Mannarino b. [8] S Groth 6-2 6-2
[6] D. Young b. F. Tiafoe 6-3 6-3
[1] K. Anderson vs [5] J. Vesely 7-6(2) 3-3 sosp.
[2] V. Pospisil vs T. Kamke 3-6 7-5 sosp.

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