Camila Giorgi, una sconfitta che vale quasi quanto una vittoria

Wimbledon

Camila Giorgi, una sconfitta che vale quasi quanto una vittoria

Splendida prestazione di Camila Giorgi che ha mostrato il suo miglior tennis contro Garbine Muguruza, finalista uscente e vincitrice del Roland Garros. Un match deciso su pochi punti (vedi intervista) in cui un passaggio a vuoto nel terzo set le ha impedito di completare l’impresa

Pubblicato

il

 

[2] G. Muguruza b. C. Giorgi 6-2 5-7 6-4 (dal nostro inviato a Wimbledon)

Stat Muguruza Giorgi

È il lunedì di Spagna-Italia: nel calcio e anche nel tennis. Muguruza-Giorgi è il match di primo turno femminile che si merita l’onore del campo centrale, tra la partita di Djokovic e quella di Federer.
Qualche giornalista spagnolo sostiene addirittura che se Garbiñe perdesse al primo turno alcuni colleghi rischiano di essere richiamati in patria prima del tempo, visto che Nadal ha già dato forfait e gli altri tennisti in corsa non sono altrettanto considerati.

 

Ma Muguruza parte favorita, e il suo è uno di quei match che dimostrano quanto nel tennis le cose possano cambiare rapidamente. Infatti l’anno scorso a Wimbledon Giorgi era testa di serie numero 31 e Muguruza poco più su: numero 20; a un anno di distanza, Camila è scesa al numero 67 del ranking, mentre Garbine è diventata numero 2 del mondo, finalista uscente dei Championships 2015 e fresca vincitrice del Roland Garros. Di fronte al rendimento opposto negli ultimi dodici mesi anche i precedenti sembrano meno significativi, se non addirittura sorprendenti: 2 a 1 per Giorgi.

Giorgi apre il match al servizio: comincia con cinque seconde e rischia subito il break; ai vantaggi due volte si salva mettendo la prima, ma alla terza occasione deve affidarsi a una seconda: Muguruza si avventa di rovescio in risposta e converte l’occasione. Ma anche Camila riesce a rispondere bene al servizio di Garbiñe e brekka a sua volta immediatamente: 1-1.
Per essere un primo turno la partita è di qualità altissima: la palla viaggia a una velocità superiore, quasi sempre estremamente profonda.
Il terzo game è probabilmente quello decisivo del primo set: dodici minuti di lotta ai vantaggi, in cui alla fine la spunta la spagnola. Dovessi individuare un solo elemento che può aver fatto la differenza in questa fase, sceglierei forse la capacità di Muguruza di uscire dallo scambio in diagonale con il lungolinea di dritto che atterra quasi sempre nell’ultimo metro di campo e costringe Camila a soluzioni sempre più complicate: l’ansia cresce e anche per questo cominciano a salire i suoi errori (saranno 14 a fine set, contro i 9 di Garbiñe).
Dopo il terzo break consecutivo, la partita si assesta con Muguruza che sempre più spesso riesce a tenere il comando degli scambi; e, grazie a una risposta più incisiva di quella della sua avversaria, non solo nei propri turni di servizio. Infatti Camila perde ancora la battuta sul 2-4 e così Garbiñe chiude il primo set in sicurezza 6-2 (42 minuti di gioco).

Il secondo set inizia regolare, senza particolari scossoni. La novità è che Camila ricava più punti facili dal servizio; l’aumento dell’incisività in battuta le permette anche di inziare lo scambio con più frequenza con i piedi dentro il campo, e così spesso finisce per avere la meglio. Ma anche Muguruza nei suoi turni di battuta soffre poco: passa un momento difficile solo nel quarto game, quando concede due palle break salvate grazie a buoni servizi. In sintesi: il tipico set da erba, con andamento più maschile che femminile.
La tensione cresce improvvisamente sul 5-4, quando ad ogni turno di servizio si presentano palle break. Garbiñe si salva una prima volta e si porta 5 pari, Camila fa altrettanto e sale 6-5. Ma Muguruza nel game successivo non riesce a contenere l’aggressività di Camila sulla palla break (che è, naturalmente, anche un set point): punto perso a causa di un difficile colpo di contenimento finito lungo, e situazione in completa parità. 6-2 Muguruza, 7-5 Giorgi.

Sei pronto a sfidare la redazione a Wimbledon? Fai i tuoi pronostici nell’UBI CHALLENGE

Il Centre Court si sta riempiendo, e il pubblico comincia a sentire il profumo della sorpresa.
Ma non si diventa campionesse Slam, nè si arriva alla finale di Wimbledon per caso: nel set decisivo è ancora un lunghissimo terzo gioco (come nel primo set) che sposta nuovamente gli equilibri a favore di Muguruza. Un game in cui Camila ha da rimproverarsi un paio di errori di dritto davvero gratuiti, tutti a causa di parabole che si infrangono appena sotto il nastro e che le costano carissimo: break dell’1-2. Nel game successivo Muguruza si porta 40-0, poi si complica un po’ la vita a causa di un doppio fallo; ma grazie anche ad un ace sistema la situazione: consolida il break e sale 3-1. Giorgi potrebbe crollare, ma invece tiene duro: sempre concentratissima, si mantiene in scia e obbliga Muguruza a lottare sino al decimo gioco, chiuso grazie a una serie di buoni servizi: 6-2, 5-7, 6-4.

Muguruza è stata bravissima a venire a capo di un’avversaria estremamente insidiosa, e a variare tatticamente le soluzioni ogni volta che Giorgi sembrava averle preso le misure. E così, ad esempio, a inizio secondo set dopo avere visto che Camila tendeva a presidiare il proprio angolo sinistro (frutto delle insistite combinazioni di rovescio in cross + dritto lungolinea da parte di Garbiñe) ha cominciato ad inserire sempre più spesso soluzioni opposte (dritto incrociato e rovescio lungolinea), per togliere sicurezza a Camila e impedire che potesse anticiparla. Ma anche Camila ha giocato con intelligenza: spingendo ogni volta che era possibile farlo (come nella sua indole), ma anche ricorrendo a soluzioni interlocutorie meno rischiose quando c’era da contenere la spinta avversaria, attraverso alcune parabole centrali di “decompressione”. A conferma che ormai sono parte del suo bagaglio tecnico-tattico consolidato i dritti più liftati, i servizi più lavorati e un gioco di volo tecnicamente efficace. Tutt’altro che una giocatrice monodimensionale e senza cognizione del gioco.

A mio parere uno delle partite dell’anno per importanza del palcoscenico, qualità di gioco ed equilibrio del punteggio. Camila partiva sfavorita eppure è quasi riuscita a ribaltare il pronostico, coinvolgendo il pubblico del Centre Court sino ad avere la maggioranza del tifo a proprio favore. Un po’ come era successo nel 2013 a Flushing Meadows quando da semisconosciuta aveva sconfitto Caroline Wozniacki nella sessione notturna del Centrale. Da parte sua Garbiñe ha saputo mantenersi lucida e non farsi prendere dal panico in una situazione in cui aveva quasi tutto da perdere.

Due ore e trentatrè minuti di grande match in cui il rammarico maggiore è stato che si trattasse di un primo turno e una delle due dovesse uscire dal torneo così presto. Ma se Camila saprà giocare in questo modo con più frequenza la risalita nel ranking sarà certa.

In conferenza stampa Camila ha detto: “Preferisco giocare male e vincere che giocare bene e perdere. Alla fine nel tennis conta la vittoria. Ora il mio obiettivo è risalire nel ranking. Sto lavorando con mio padre per crescere ancora in tanti aspetti del gioco. Se ci riesco, riuscirò a risalire nella classifica. I miglioramenti nel topspin di dritto e nelle volèe sono parte di questo lavoro”.
“Nel game dell’1-2 terzo set ho mancato un paio di colpi per pochissimi centimetri, avessero passato la rete forse poteva andare diversamente”. E infine: “L’erba è la mia superficie preferita e se dovessi giocare la partita della mia vita vorrei giocarla lì”.

E queste le parole di Muguruza: “Sono contenta di essere venuta a capo di un match tanto difficile. Non è facile adattarsi immediatamente all’erba”.
“Almeno una spagnola ha battuto un’italiana: mi sono informata della partita di calcio rapidamente con Carla Suarez Navarro negli spogliatoi. Carla che mi ha detto che le cose per la nostra nazionale andavano male, visto che era sotto 1-0”.
“Sull’erba c’è molto meno tempo per tutto: meno tempo per colpire, meno tempo per pensare, e anche l’andamento del punteggio può cambiare molto rapidamente”.

“Giorgi è una rivale speciale, molto aggressiva e, specialmente sull’erba, difficilissima da affrontare. E’ stata una partita di grande tensione, in cui l’aspetto mentale ha contato moltissimo. E’ stato fondamentale mantere la calma in ogni momento del match, anche quando le cose evolvevano rapidamente, e non sempre a mio favore”.

E’ stato bello tornare sul Centre Court, un’emozione che mi ha riportato ai ricordi della finale dell’anno scorso. Quando sono tornata su questo grande campo, con gli out così ampi, ho pensato “quanto amo il Centre Court di Wimbledon!”.

“Sono contenta della mia collaborazione con Sam Sumyk, mi trovo bene con lui e in più ha una grande esperienza ai massimi livelli del tennis.”

Continua a leggere
Commenti

Flash

Wimbledon, entry list: con Berrettini sono cinque gli azzurri, sei le italiane. Presenti anche Raonic e Monfils

Riammessi russi e bielorussi. Presenti tutti i principali favoriti, da Alcaraz a Swiatek, con Djokovic e Rybakina. Si parte il 3 luglio

Pubblicato

il

Centre Court - Wimbledon 2022 (foto Twitter @Wimbledon)
Centre Court - Wimbledon 2022 (foto Twitter @Wimbledon)

Gli organizzatori del torneo di Wimbledon hanno rilasciato le entry list, le liste dei partecipanti, all’edizione 2023 del torneo che inizierà lunedì 3 luglio. Ricordiamo che quest’anno sono riammessi i tennisti russi e bielorussi. Tra gli uomini è presente anche il finalista del 2021 Matteo Berrettini, che dunque porta a cinque il numero di azzurri presenti, assieme a Sinner, Musetti, Sonego e Fognini. A sfruttare il ranking protetto sono Raonic, Monfils, Harris, Dellien, Pella, Chardy e Vesely. Nella lista degli esclusi, al sesto posto, troviamo Matteo Arnaldi, attuale numero 105 del mondo, mentre un po’ più in basso, 14°, c’è David Goffin.
Di seguito l’intero elenco maschile, con a destra la classifica del tennista.

1 ALCARAZ, Carlos (ESP) 1
2 MEDVEDEV, Daniil 2
3 DJOKOVIC, Novak (SRB) 3
4 RUUD, Casper (NOR) 4
5 TSITSIPAS, Stefanos (GRE) 5
6 RUNE, Holger (DEN) 6
7 RUBLEV, Andrey 7
8 SINNER, Jannik (ITA) 8
9 FRITZ, Taylor (USA) 9
10 AUGER-ALIASSIME, Felix (CAN) 10
11 KHACHANOV, Karen 11
12 TIAFOE, Frances (USA) 12
13 HURKACZ, Hubert (POL) 13
14 NORRIE, Cameron (GBR) 14
15 CORIC, Borna (CRO) 16
16 PAUL, Tommy (USA) 17
17 MUSETTI, Lorenzo (ITA) 18
18 DE MINAUR, Alex (AUS) 19
19 BERRETTINI, Matteo (ITA) 20
20 CARRENO BUSTA, Pablo (ESP) 21
21 CILIC, Marin (CRO) 22
22 BAUTISTA AGUT, Roberto (ESP) 23
23 EVANS, Daniel (GBR) 24
24 KYRGIOS, Nick (AUS) 25
25 STRUFF, Jan-Lennard (GER) 26
26 ZVEREV, Alexander (GER) 27
27 CERUNDOLO, Francisco (ARG) 28
28 KORDA, Sebastian (USA) 29
29 VAN DE ZANDSCHULP, Botic (NED) 30
30 SHAPOVALOV, Denis (CAN) 31
31 NISHIOKA, Yoshihito (JPN) 32
32 DIMITROV, Grigor (BUL) 33
33 RAONIC, Milos (CAN) PR 33
34 DAVIDOVICH FOKINA, Alejandro (ESP) 34
35 SHELTON, Ben (USA) 35
36 MONFILS, Gael (FRA) PR 35
37 KECMANOVIC, Miomir (SRB) 36
38 ZAPATA MIRALLES, Bernabe (ESP) 37
39 HUMBERT, Ugo (FRA) 38
40 GRIEKSPOOR, Tallon (NED) 39
41 LEHECKA, Jiri (CZE) 40
42 MURRAY, Andy (GBR) 41
43 CRESSY, Maxime (USA) 42
44 RUUSUVUORI, Emil (FIN) 43
45 BAEZ, Sebastian (ARG) 44
46 SONEGO, Lorenzo (ITA) 45
47 ETCHEVERRY, Tomas Martin (ARG) 46
48 MANNARINO, Adrian (FRA) 47
49 HARRIS, Lloyd (RSA) PR 47
50 BUBLIK, Alexander (KAZ) 48
51 WOLF, J.J. (USA) 49
52 GASQUET, Richard (FRA) 50
53 LAJOVIC, Dusan (SRB) 51
54 NAKASHIMA, Brandon (USA) 52
55 YMER, Mikael (SWE) 53
56 JARRY, Nicolas (CHI) 54
57 BARRERE, Gregoire (FRA) 55
58 MCDONALD, Mackenzie (USA) 56
59 DJERE, Laslo (SRB) 57
60 CARBALLES BAENA, Roberto (ESP) 58
61 WU, Yibing (CHN) 59
62 DRAPER, Jack (GBR) 60
63 MOUTET, Corentin (FRA) 61
64 KARATSEV, Aslan 62
65 CACHIN, Pedro (ARG) 63
66 HANFMANN, Yannick (GER) 64
67 BONZI, Benjamin (FRA) 65
68 RAMOS-VINOLAS, Albert (ESP) 66
69 PURCELL, Max (AUS) 67
70 KUBLER, Jason (AUS) 68
71 LESTIENNE, Constant (FRA) 69
72 ZHANG, Zhizhen (CHN) 70
73 THOMPSON, Jordan (AUS) 71
74 ALTMAIER, Daniel (GER) 72
75 CECCHINATO, Marco (ITA) 73
76 DELLIEN, Hugo (BOL) PR 73
77 GIRON, Marcos (USA) 74
78 EUBANKS, Christopher (USA) 75
79 PELLA, Guido (ARG) PR 75
80 BORGES, Nuno (POR) 76
81 MUNAR, Jaume (ESP) 77
82 RINDERKNECH, Arthur (FRA) 78
83 VAN ASSCHE, Luca (FRA) 79
84 FUCSOVICS, Marton (HUN) 80
85 HUESLER, Marc-Andrea (SUI) 81
86 POPYRIN, Alexei (AUS) 82
87 MOLCAN, Alex (SVK) 83
88 SHEVCHENKO, Alexander 84
89 O’CONNELL, Christopher (AUS) 85
90 IVASHKA, Ilya 86
91 HALYS, Quentin (FRA) 87
92 WAWRINKA, Stan (SUI) 88
93 CHARDY, Jeremy (FRA) PR 88
94 ISNER, John (USA) 89
95 GALAN, Daniel Elahi (COL) 90
96 THIEM, Dominic (AUT) 91
97 KRAJINOVIC, Filip (SRB) 92
98 SCHWARTZMAN, Diego (ARG) 93
99 CORIA, Federico (ARG) 94
100 VESELY, Jiri (CZE) PR 94
101 VUKIC, Aleksandar (AUS) 95
102 MONTEIRO, Thiago (BRA) 96
103 VARILLAS, Juan Pablo (PER) 97
104 SAFIULLIN, Roman 98

Spostandoci alle donne, anche qui ovviamente sono presenti tutte le principali favorite, e le italiane sono sei. La prima azzurra delle escluse è Lucrezia Stefanini, numero 105 del mondo, che entrerà nel tabellone principale se nelle prossime settimane arriveranno almeno quattro forfait.

 

1 SWIATEK, Iga (POL) 1
2 SABALENKA, Aryna 2
3 PEGULA, Jessica (USA) 3
4 RYBAKINA, Elena (KAZ) 4
5 GARCIA, Caroline (FRA) 5
6 GAUFF, Coco (USA) 6
7 JABEUR, Ons (TUN) 7
8 SAKKARI, Maria (GRE) 8
9 KASATKINA, Daria 9
10 KVITOVA, Petra (CZE) 10
11 KUDERMETOVA, Veronika 11
12 BENCIC, Belinda (SUI) 12
13 KREJCIKOVA, Barbora (CZE) 13
14 HADDAD MAIA, Beatriz (BRA) 14
15 SAMSONOVA, Liudmila 15
16 PLISKOVA, Karolina (CZE) 16
17 OSTAPENKO, Jelena (LAT) 17
18 AZARENKA, Victoria 18
19 ZHENG, Qinwen (CHN) 19
20 KEYS, Madison (USA) 20
21 LINETTE, Magda (POL) 21
22 VEKIC, Donna (CRO) 22
23 ALEXANDROVA, Ekaterina 23
24 POTAPOVA, Anastasia 24
25 KALININA, Anhelina (UKR) 25
26 TREVISAN, Martina (ITA) 26
27 BEGU, Irina-Camelia (ROU) 27
28 MERTENS, Elise (BEL) 28
29 BADOSA, Paula (ESP) 29
30 ZHANG, Shuai (CHN) 30
31 CIRSTEA, Sorana (ROU) 31
32 BOUZKOVA, Marie (CZE) 32
33 ROGERS, Shelby (USA) 33
34 STEPHENS, Sloane (USA) 35
35 GIORGI, Camila (ITA) 36
36 MARTIC, Petra (CRO) 37
37 PERA, Bernarda (USA) 38
38 KOSTYUK, Marta (UKR) 39
39 STRYCOVA, Barbora (CZE) SR 39
40 ZHU, Lin (CHN) 40
41 ANDREESCU, Bianca (CAN) 41
42 MUCHOVA, Karolina (CZE) 42
43 COCCIARETTO, Elisabetta (ITA) 43
44 GRACHEVA, Varvara 44
45 COLLINS, Danielle (USA) 45
46 TOMLJANOVIC, Ajla (AUS) 46
47 SINIAKOVA, Katerina (CZE) 47
48 NOSKOVA, Linda (CZE) 48
49 PARKS, Alycia (USA) 49
50 SASNOVICH, Aliaksandra 50
51 FERNANDEZ, Leylah (CAN) 51
52 PAOLINI, Jasmine (ITA) 52
53 KALINSKAYA, Anna 53
54 MCNALLY, Caty (USA) 54
55 SAVILLE, Daria (AUS) SR 54
56 SHERIF, Mayar (EGY) 55
57 FRUHVIRTOVA, Linda (CZE) 56
58 VONDROUSOVA, Marketa (CZE) 57
59 DAVIS, Lauren (USA) 58
60 CORNET, Alize (FRA) 59
61 BOGDAN, Ana (ROU) 60
62 PUTINTSEVA, Yulia (KAZ) 61
63 WANG, Xiyu (CHN) 62
64 TSURENKO, Lesia (UKR) 63
65 MARIA, Tatjana (GER) 64
66 KOVINIC, Danka (MNE) 65
67 CRISTIAN, Jaqueline (ROU) SR 65
68 BLINKOVA, Anna 66
69 BUCSA, Cristina (ESP) 67
70 MASAROVA, Rebeka (ESP) 68
71 SORRIBES TORMO, Sara (ESP) SR 68
72 STEARNS, Peyton (USA) 69
73 ERRANI, Sara (ITA) 70
74 TOMOVA, Viktoriya (BUL) 71
75 NIEMEIER, Jule (GER) 72
76 KONTAVEIT, Anett (EST) 73
77 GRABHER, Julia (AUT) 74
78 TEICHMANN, Jil (SUI) 75
79 KANEPI, Kaia (EST) 76
80 PARRY, Diane (FRA) 77
81 WANG, Xinyu (CHN) 78
82 MARINO, Rebecca (CAN) 79
83 BAINDL, Kateryna (UKR) 80
84 BONAVENTURE, Ysaline (BEL) 81
85 NAVARRO, Emma (USA) 82
86 RISKE-AMRITRAJ, Alison (USA) 83
87 OSORIO, Camila (COL) 84
88 RAKHIMOVA, Kamilla 85
89 PETERSON, Rebecca (SWE) 86
90 FRECH, Magdalena (POL) 87
91 ZANEVSKA, Maryna (BEL) 88
92 VOLYNETS, Katie (USA) 90
93 MARTINCOVA, Tereza (CZE) 91
94 FRIEDSAM, Anna-Lena (GER) 92
95 PARRIZAS DIAZ, Nuria (ESP) 93
96 BRENGLE, Madison (USA) 94
97 UDVARDY, Panna (HUN) 95
98 GALFI, Dalma (HUN) 96
99 SCHMIEDLOVA, Anna Karolina (SVK) 98
100 DOLEHIDE, Caroline (USA) 99
101 LIU, Claire (USA) 100
102 BETOVA, Margarita SR 100
103 PODOROSKA, Nadia (ARG) 101
104 BRONZETTI, Lucia (ITA) 102

Continua a leggere

evidenza

Wimbledon: tutte le novità dell’edizione 2023

La 136esima edizione di Wimbledon andrà in scena dal 3 al 16 luglio 2023. Dalla tematica ambientale all’anniversario per la nascita della WTA, ecco tutte le novità

Pubblicato

il

«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» sono le parole che Giuseppe Tomasi di Lampedusa faceva pronunciare al nipote del principe di Salina, Tancredi, nel suo romanzo più famoso Il Gattopardo. E forse qualcosa di lontanamente in comune ce l’hanno l’aristocratica famiglia siciliana in declino che tenta di adattarsi alla modernità per sopravvivere e il torneo più prestigioso del mondo che trattiene nel tennis la sua anima più élitaria ma che non può esimersi da un’apertura al cambiamento per non invecchiare.

E così, l’All England Law Tennis Club ha dovuto accettare “quello che fanno tutti” e fare dietro-front sulla decisione di escludere i tennisti russi e bielorussi dalla competizione come invece hanno fatto lo scorso anno; i tennisti parteciperanno come atleti neutrali. Le parole del presidente Ian Hewitt (al suo ultimo Wimbledon come presidente, al suo posto ci sarà Deborah Jevans) nascondono una certa delusione per una politica evidentemente sbagliata. Ma ammettere di aver sbagliato è forse la cosa più difficile per l’essere umano.

 “Il nostro annuncio è stato fatto il mese scorso dopo un’attenta e profonda considerazione. All’epoca, abbiamo esposto le motivazioni che hanno ispirato la nostra decisione e perché. Tenendo conto di tutte le circostanze, riteniamo che questa sia la decisione migliore per Wimbledon quest’anno. È stata una decisione difficile e impegnativa, che è stata presa con il pieno sostegno del nostro governo britannico e degli organismi internazionali interessati al tennis, ma non diminuisce in alcun modo la nostra totale condanna dell’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia“.

 

In ogni caso, il supporto alla causa ucraina da parte della Wimbledon Foudation – l’organizzazione benefica collegata al torneo che quest’anno festeggia dieci anni di attività, sono tangibili.

“Siamo lieti di condividere che, in collaborazione con la LTA (la Federazione del tennis britannico), doneremo ai soccorsi ucraini una sterlina per ogni titolare di biglietto ai Campionati di quest’anno, il che si tradurrà in un contributo di oltre mezzo milione di sterline. Lavoreremo ancora una volta con i Consigli di Merton e Wandsworth e con la Croce Rossa britannica per invitare 1.000 rifugiati ucraini a unirsi a noi per un giorno a Wimbledon, inclusi biglietti, cibo e bevande e trasporti.”

E soprattutto, concreto sarà l’aiuto economico ai tennisti ucraini, già invocato da diverse tenniste come Elina Svitolina, Lesia Tsurenko, Marta Kostyuk e la numero uno Iga Swiatek. “Per i giocatori ucraini, l’All England Club e la LTA finanzieranno le spese di alloggio di due stanze per tutti i giocatori del tabellone principale e delle qualificazioni per l’intera stagione sull’erba. A quei giocatori verrà anche offerta l’opportunità di allenarsi sui campi dell’All England Club o tramite l’LTA sui campi di Surbiton tra la loro ultima partita al Roland-Garros e il sabato prima della settimana di qualificazione a Wimbledon”.

Alcune novità sono state introdotte anche per quanto riguarda il tennis giocato. Alla fine dello scorso anno era stata annunciata una modifica alla ferrea regola dell’abbigliamento bianco, con la possibilità per le tenniste di indossare pantaloncini di colore medio/scuro. La proposta avanzata dalla WTA è stata dunque confermata; restano ferme le regole già in vigore per l’utilizzo di altri indumenti e accessori.

Lo Slam sull’erba si adegua anche per quanto riguarda il formato del doppio maschile: come gli altri tornei Slam, si giocherà al meglio dei tre set invece del classico al meglio dei cinque. Anche il coaching fuori dal campo, adottato in tutto il circuito per un anno “di prova”, sarà concesso sui sacri prati di Church Road.

Il colosso bancario Barclays entra come sponsor ufficiale quest’anno con una generosa offerta (la più grande di sempre ma di cui non è stato reso noto l’importo) a favore della Wimbledon Foundation per diffondere la cultura sportiva come veicolo per migliorare positivamente la vita della persone.

Il tema ambientale è probabilmente il più caldo del momento e anche ai Championship viene recepita la necessità di ridurre in maniera significativa gli sprechi. Da quest’anno, insieme ad Evian – sponsor dell’evento da tre lustri, verranno fornite ai giocatori delle borracce e in campo verranno installati dei distributori di acqua per riempirle. L’obiettivo è diventare Environment Positive entro il 2030 anche grazie alla graduale sostituzione dei generatori utilizzati durante il torneo a favore di strumenti che utilizzano energie rinnovabili.

Come l’anno scorso, il Wimbledon Lawn Tennis Museum sarà aperto gratuitamente ai possessori di biglietti del torneo. La mostra speciale di quest’anno è intitolata “Michael Cole: Capturing the Moment. Cole ha frequentato Wimbledon come fotografo per più di 40 anni, scattando quasi mezzo milione di fotografie durante quel periodo e saranno visibili nella mostra le sue più iconiche immagini dal 1969 al 1984.

Alla vigilia di Wimbledon sarà anche il 50° anniversario della fondazione della Women’s Tennis Association. Billie Jean King e altri membri delle Original 9 saranno ospiti speciali durante il torneo e a loro verrà riconosciuto il contributo fondamentale che hanno svolto nello sviluppo del nostro sport.

Questo sarà anche il 50esimo e ultimo anno di Gerry Armstrong come Arbitro ufficiale di Wimbledon. Durante la sua carriera di, Armstrong ha arbitrato 13 finali di campionati a Wimbledon, tra cui quattro finali di singolo maschile e tre finali di singolo femminile. Prenderà il suo posto una donna, Denise Parnell. Ex giocatrice professionista e arbitro internazionale, Denise ha ricoperto il ruolo di Assistente Arbitro a Wimbledon dal 2006 e assumerà il ruolo di Arbitro dal 2024. L’edizione 2024 avrà così due nuovi volti, entrambi femminili, a guidare la complessa macchina organizzativa del torneo di tennis più iconico del mondo.

Continua a leggere

Flash

Wimbledon cambia idea: russi e bielorussi potranno giocare come atleti neutrali. In campo Medvedev, Sabalenka e Rublev

Resta il divieto per i giocatori che sostengano l’invasione dell’Ucraina anche a livello di finanziamenti ricevuti. Soddisfazione per la decisione da ATP e WTA

Pubblicato

il

Il torneo di Wimbledon con il sostegno del Governo britannico e della LTA, ha rovesciato la decisione che nel 2022 aveva impedito agli atleti russi e bielorussi di partecipare ai Championships (e a tutti gli altri tornei giocati nel Regno Unito) in seguito all’inizio della guerra tra Russia e Ucraina.

Lo ha comunicato il comitato organizzatore questa mattina:

“La nostra attuale intenzione è di accettare le iscrizioni di giocatori russi e bielorussi al prossimo torneo di Wimbledon a condizione che gareggino come atleti ‘neutrali’ e rispettino determinate condizioni. Saranno proibite manifestazioni di sostegno all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e sarà vietato l’ingresso di giocatori che ricevono finanziamenti dallo stato russo e/o bielorusso (inclusa la sponsorizzazione da società gestite o controllate dagli stati).

 

“Le condizioni sono state attentamente sviluppate attraverso un dialogo costruttivo con il governo del Regno Unito, l’LTA e gli organismi internazionali delle parti interessate nel tennis e sono in linea con le linee guida pubblicate dal governo per gli organismi sportivi nel Regno Unito”.

Ian Hewitt, presidente dell’All England Club, ha commentato: “Continuiamo a condannare totalmente l’invasione illegale della Russia, oltre a continuare a sostenere il popolo ucraino. Questa è stata una decisione incredibilmente difficile, non presa alla leggera. Considerando tutti gli elementi a nostra disposizione, crediamo che questa sia la decisione più appropriata per l’edizione 2023. Se le circostanze dovessero cambiare in maniera netta da qui all’inizio del torneo, analizzeremo la situazione e prenderemo decisioni di conseguenza“.

ATP e WTA hanno risposto con soddisfazione attraverso un comunicato congiunto:

“Siamo felici per il fatto che i giocatori russi e bielorussi potranno giocare Wimbledon e gli altri tornei LTA quest’estate. Ha richiesto un grande sforzo di collaborazione tra le parti arrivare a una soluzione adeguata che protegga la correttezza del gioco. Questa rimane una situazione estremamente difficile e vogliamo ringraziare Wimbledon e la LTA per i loro sforzi volti a raggiungere questo risultato, pur ribadendo la nostra ferma condanna della guerra della Russia nei confronti dell’Ucraina

Continua a leggere
Advertisement
Advertisement
Luca Nardi - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
Challenger2 ore fa

Al Challenger di Vicenza è stata la giornata di Luca Nardi

evidenza2 ore fa

Roland Garros Day 5 LIVE: Zeppieri sotto di due set contro Ruud, Sinner in campo contro Altmaier, Cocciaretto contro Waltert

Flash3 ore fa

Roland Garros, Arnaldi analizza la sconfitta con Shapovalov: “Sono mancato nei momenti importanti”

Flash3 ore fa

Roland Garros, preview day 5: Sinner per dare un segnale, grande interesse per Karatsev-Tiafoe. L’occasione di Cocciaretto, le certezze di Swiatek

Flash3 ore fa

Djokovic e la frase che fa discutere. “Il Kosovo è il cuore della Serbia, fermate la violenza”

Rassegna stampa3 ore fa

Fognini orgoglio e talento (Crivelli). La coppia è tornata – Barazzutti «Fabio si fida di me e ora gioca sereno» (Cecchi). Con Sonego e Musetti colpi da maestro (Nizegorodcew). Il ruggito di Fognini (Giammò). Sonego, Musetti, Fognini: è qui la festa (Strocchi). Sonego, è il tempo della consapevolezza (Azzolini). Ferrara – “Vi svelo il Sinner segreto” (Rossi). Tsitsipas, il filosofo della rete (Semeraro)

Flash3 ore fa

Monfils si ritira da Parigi per un problema al polso. “Quanti altri Roland Garros giocherò?”

Flash13 ore fa

Roland Garros: Sabalenka e Stephens sul velluto. Pavlyuchenkova e Putintseva soffrono

Flash14 ore fa

Roland Garros: Norrie non si commuove davanti a Pouille, Hurkacz vince la maratona del giorno con Griekspoor

Flash15 ore fa

Roland Garros, Musetti: “Sto lavorando molto sull’aspetto mentale e i risultati si vedono”

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement
Advertisement