Wimbledon
Tra spettacolo e insulti, alla fine Feliciano Lopez batte Fognini (Ubaldo commenta la sua “espulsione”)
Partita incredibile quella tra Fabio Fognini e Feliciano Lopez. L’italiano è avanti due set a zero e sembra aver addomesticato l’erba di Wimbledon. Purtroppo il suo carattere è ancora da sistemare

[22] F. Lopez b. F. Fognini 3-6 6-7(5) 6-3 6-4 6-3
Alla fine Lopez ce l’ha fatta a venire a capo di una durissima partita, iniziata alle 11:45 e finita alle 19:57. Però, come al solito, come spesso, come troppo spesso, Fognini deve fare un mea culpa. Quando la partita è ricominciata per l’ultima volta speravamo che Fabio si fosse placato e che avesse lasciato perdere soliloqui e insulti, che avevano accompagnato la pausa dopo il 4 a 2. In effetti sì, si era calmato, ma non è più riuscito ad impensierire lo spagnolo, come se avesse smarrito il filo tattico di una partita che aveva giocato benissimo fino a quando, non si capisce bene perché, è ridiventato il famigerato ‘mister Hyde’ che tanti guai gli ha già procurato.
Il finale, di nuovo condito di parolacce, non è stato certo edificante: Fabio ha a lungo rifiutato il gesto di riappacificazione di Lopez e ha costretto il giudice di sedia Carlos Bernardes addirittura a scendere dalla sedia, per cercare di evitare il peggio. Lopez se l’è presa con José Perlas, l’allenatore di Fognini, e gli ha gridato: “Tu es un sucio, in 20 anos ningun entrenador me molesto asi” (“Sei un sudicio! In 20 anni nessun allenatore mi ha mai molestato così!”). Perlas ha replicato qualcosa di parzialmente incomprensibile a parte aggiungere “Tu no tienes educacion!” E Lopez: “Codarde!” Che corrisponde al nostro codardo, ma un collega spagnolo ci dice che quella parola vuol dire che uno “non tiene cojones”. È allora che Lopez si rivolge alla Pennetta: “Flavia, non ci si comporta così con un giocatore! In 20 anni non mi era mai successo”. In tutto questo Fognini continuava a ripetere: “Ma cosa vuoi? Hai vinto eppure hai rotto i co… dall’inizio alla fine della partita”. E Feliciano, mentre arrivavano anche diverse guardie vedendo il parapiglia, diceva a Fabio: “Non è una questione di vincere o perdere, ma di rispetto…”. Insomma, scene che a Wimbledon Ubaldo non si ricordava di aver mai visto.
Poco da raccontare della ripresa del match vero e proprio: Lopez ha tenuto i suoi servizi senza problemi e ha chiuso ribreakkando Fognini, che ha opposto una resistenza sempre più tenue e a sprazzi. Giusto quella per evitare il doppio break anche nel quarto e provare a ricominciare servendo. Cosa che non è servita, perché Feliciano ha fatto il break nel terzo game e la partita è praticamente finita lì. Fognini ha atteso la stretta di mano per tornare a litigare, come già detto. Ma anche Lopez non si è risparmiato scagliandosi contro Perlas, che era stato il suo ex allenatore in passato, sodalizio conclusosi in modo decisamente burrascoso: “Sei il più sudicio che abbia mai visto, non ho mai visto niente del genere in vita mia“. Il giudice di sedia, il brasiliano Carlos Bernardes, ha cercato di calmare Lopez, incredulo di quello che stava accadendo.
Prima c’erano stati due set e mezzo e quasi due ore di grande spettacolo, nel campo numero 16 di Wimbledon. Fognini ha intervallato un match giocato finora con grande giudizio ai suoi soliti spettacoli, coinvolgendo stavolta un po’ tutti. Dopo 24 minuti in cui il ligure è sembrato persino giocatore di altra levatura rispetto a Feliciano – nonostante un passaggio a vuoto che ha ritardato la conclusione di un set che poteva avere un punteggio più severo – ha incamerato il primo parziale, ma il bello doveva venire.
In apertura di secondo set infatti Fabio riusciva immediatamente a procurarsi due palle break, non consecutive, annullate con altrettanti ace. I due giocatori tenevano il servizio fino al 2-2, con Feliciano che sembrava molto scontento del suo gioco e con un Fognini che la neo-moglie Flavia Pennetta cercava di contenere con dei “va tutto bene, tranquillo”. Al quinto game a Fabio riusciva il break, e in quello successivo era bravissimo a venire avanti annullando la palla del contro-break. Nel momento della verità però, il numero uno azzurro perdeva il servizio smarrendo completamente la prima. Nel decimo game, con l’aiuto di un doppio fallo, lo spagnolo riusciva a recuperare e dopo almeno un’ora di una partita giocata in modo semplicemente perfetto – solido col servizio, molto regolare nei fondamentali da fondo, pronto a venire avanti ma soprattutto a non cedere campo – Fabio cominciava il suo show.
Prima faceva segno ad uno sbalordito Barazzutti di abbandonare il campo, poi si produceva in una serie di insulti a Feliciano (reo di parlare troppo col suo angolo). Quest’ultimo sembrava perdere la calma a sua volta quando, dopo essersi procurato due set point, il secondo gli veniva annullato da un servizio chiamato fuori dal giudice di linea ma corretto da un overrule. Iniziava una discussione lunghissima e poi, dopo i due game giocati così così, Fognini giocava un tiebreak sontuoso e si portava due set a zero. Non sembri blasfemo il paragone ma davvero sembrava d’essere dalle parti di McEnroe. Il terzo set si apriva con un terzo game lunghissimo in cui Fabio perdeva completamente la calma, almeno a parole, perché il gioco rimaneva di buona levatura. Non sufficiente, purtroppo, per salvare il turno di servizio, cosa che finiva col dare il colpo di grazia ai suoi nervi: Fognini iniziava una lunga conversazione con Bernardes, reo di non aver ammonito Feliciano. L’arbitro brasiliano a questo punto ammoniva invece Fognini (Bernardes conosce benissimo l’italiano, perciò non poteva scappargli il turpiloquio di Fabio) che al cambio di campo se la prendeva pure col nostro direttore!
Sul 4-2 la partita veniva sospesa, altra cosa che Fognini non gradiva – sostenendo che solo la paura che Feliciano avrebbe avuto induceva l’arbitro a sospendere – ma quando la pioggia arrivava violenta, non poteva che rifugiarsi negli spogliatoi. Quando i due tornavano in campo, succedeva quello che vi abbiamo già raccontato.
Mentre in conferenza stampa Fognini si è rifiutato di parlare di tutto quanto non fosse strettamente attinente alla partita, Feliciano Lopez non si dava pace e ha parlato a lungo:
“Non è successo niente tra me e Fabio, ero incavolato con me stesso come sempre e quando ho vinto il terzo set ho cercato di scuotermi, quindi il suo allenatore Josè si è alzato e mi ha detto cose che non credevo fossero vere. Sono rimasto a guardarlo e a pensare ‘non può essere che le stia davvero dicendo a me’ e allora lui mi fa ‘sì, sì, proprio con te parlo, ora non dici niente’ e altre cose che non ho capito. Non mi è mai successo che il coach del mio avversario mi abbia insultato e mi dica robe del genere, mai in vita mia. Gli ho detto che in 20 anni di carriera nessuno l’aveva mai fatto con me. Tu puoi avere uno scontro col giocatore ma mai col suo allenatore, mai. Mi è sembrata una cosa veramente triste“.
Feliciano ha già detto che non parlerà con Perlas e aggiunge: “Lui (Perlas, ndr) dovrà riflettere su quello che ha fatto, ci vuole un minimo di educazione; è come se Pepo (il suo coach, ndr) prenda a Fognini e gli dice che è un pagliaccio: io dopo lo riprenderei e gli direi ma che fai?‘. Infatti è quello che ho detto a Fabio, ovvero che non può permettere che al suo coach di parlarmi in questa maniera. A Fognini ho detto ‘non ho nulla contro di te’ e lui mi ha risposto ‘queste cose sistematele tra di voi, io già ce le ho abbastanza girate che ho perso il match’.
Infine: “A fine match ho detto a Perlas che ho vinto proprio perché ha detto quelle cose. Mi dà fastidio che il coach del mio avversario si rivolga a me così“.
#Lopez #Fognini pic.twitter.com/YwW9hb9Be4
— doublefault28 (@doublefault28) July 1, 2016
La vicenda del warning a Fognini e dell'”espulsione” di Ubaldo Scanagatta dall’interno campo n.16
Fognini ha preso il warning perché ha detto “spagnolo…di m…” facendo persino dei riferimenti davvero scurrili e coinvolgendo addirittura il Papa.
Allora Fognini ha detto all’arbitro Bernardes:” e’ tutto il tempo che ti rompe i … e tu ammonisci me!”
Mentre la discussione prosegue e viene ascoltata chiaramente da chiunque sieda a bordo campo (ed aveva seguito precedenti dialoghi pesanti con Barazzutti che ad un certo punto gli ha risposto: “ma hai il tuo allenatore, il tuo gruppo, prenditela con loro!”)
Fabio nota che lì dove mi aveva fatto sedere la poliziotta prendo appunti si quanto sta accadendo. E mi dice : “tu non puoi stare lì” . Bernardes, cui circa 45 minuti prima avevo segnalato che per via del vento una bottiglietta sotto al suo seggiolone stava per entrare in campo e lui aveva ringraziato e poi avvertito una raccattapalle di prenderla, mi dice di uscire, sebbene io gli dica che non mi sarei mai seduto lì se non mi ci avesse condotto una poliziotta . A quel punto comunque nello spazio di un secondo mi alzo e resto in piedi a seguire la partita dietro al seggio dell’arbitro fino a che viene giù l’acquazzone che interrompe la partita sul4-2 per Lopez nel terzo, ma con due set di vantaggio per Fabio. La sensazione è che i nervi di Fabio stavano già andando in tilt. Lì per lì ho pensato che l’interruzione gli avrebbe giovato. Ma con Fognini come si fa a fare previsioni?
Flash
Wimbledon, entry list: con Berrettini sono cinque gli azzurri, sei le italiane. Presenti anche Raonic e Monfils
Riammessi russi e bielorussi. Presenti tutti i principali favoriti, da Alcaraz a Swiatek, con Djokovic e Rybakina. Si parte il 3 luglio

Gli organizzatori del torneo di Wimbledon hanno rilasciato le entry list, le liste dei partecipanti, all’edizione 2023 del torneo che inizierà lunedì 3 luglio. Ricordiamo che quest’anno sono riammessi i tennisti russi e bielorussi. Tra gli uomini è presente anche il finalista del 2021 Matteo Berrettini, che dunque porta a cinque il numero di azzurri presenti, assieme a Sinner, Musetti, Sonego e Fognini. A sfruttare il ranking protetto sono Raonic, Monfils, Harris, Dellien, Pella, Chardy e Vesely. Nella lista degli esclusi, al sesto posto, troviamo Matteo Arnaldi, attuale numero 105 del mondo, mentre un po’ più in basso, 14°, c’è David Goffin.
Di seguito l’intero elenco maschile, con a destra la classifica del tennista.
1 ALCARAZ, Carlos (ESP) 1
2 MEDVEDEV, Daniil 2
3 DJOKOVIC, Novak (SRB) 3
4 RUUD, Casper (NOR) 4
5 TSITSIPAS, Stefanos (GRE) 5
6 RUNE, Holger (DEN) 6
7 RUBLEV, Andrey 7
8 SINNER, Jannik (ITA) 8
9 FRITZ, Taylor (USA) 9
10 AUGER-ALIASSIME, Felix (CAN) 10
11 KHACHANOV, Karen 11
12 TIAFOE, Frances (USA) 12
13 HURKACZ, Hubert (POL) 13
14 NORRIE, Cameron (GBR) 14
15 CORIC, Borna (CRO) 16
16 PAUL, Tommy (USA) 17
17 MUSETTI, Lorenzo (ITA) 18
18 DE MINAUR, Alex (AUS) 19
19 BERRETTINI, Matteo (ITA) 20
20 CARRENO BUSTA, Pablo (ESP) 21
21 CILIC, Marin (CRO) 22
22 BAUTISTA AGUT, Roberto (ESP) 23
23 EVANS, Daniel (GBR) 24
24 KYRGIOS, Nick (AUS) 25
25 STRUFF, Jan-Lennard (GER) 26
26 ZVEREV, Alexander (GER) 27
27 CERUNDOLO, Francisco (ARG) 28
28 KORDA, Sebastian (USA) 29
29 VAN DE ZANDSCHULP, Botic (NED) 30
30 SHAPOVALOV, Denis (CAN) 31
31 NISHIOKA, Yoshihito (JPN) 32
32 DIMITROV, Grigor (BUL) 33
33 RAONIC, Milos (CAN) PR 33
34 DAVIDOVICH FOKINA, Alejandro (ESP) 34
35 SHELTON, Ben (USA) 35
36 MONFILS, Gael (FRA) PR 35
37 KECMANOVIC, Miomir (SRB) 36
38 ZAPATA MIRALLES, Bernabe (ESP) 37
39 HUMBERT, Ugo (FRA) 38
40 GRIEKSPOOR, Tallon (NED) 39
41 LEHECKA, Jiri (CZE) 40
42 MURRAY, Andy (GBR) 41
43 CRESSY, Maxime (USA) 42
44 RUUSUVUORI, Emil (FIN) 43
45 BAEZ, Sebastian (ARG) 44
46 SONEGO, Lorenzo (ITA) 45
47 ETCHEVERRY, Tomas Martin (ARG) 46
48 MANNARINO, Adrian (FRA) 47
49 HARRIS, Lloyd (RSA) PR 47
50 BUBLIK, Alexander (KAZ) 48
51 WOLF, J.J. (USA) 49
52 GASQUET, Richard (FRA) 50
53 LAJOVIC, Dusan (SRB) 51
54 NAKASHIMA, Brandon (USA) 52
55 YMER, Mikael (SWE) 53
56 JARRY, Nicolas (CHI) 54
57 BARRERE, Gregoire (FRA) 55
58 MCDONALD, Mackenzie (USA) 56
59 DJERE, Laslo (SRB) 57
60 CARBALLES BAENA, Roberto (ESP) 58
61 WU, Yibing (CHN) 59
62 DRAPER, Jack (GBR) 60
63 MOUTET, Corentin (FRA) 61
64 KARATSEV, Aslan 62
65 CACHIN, Pedro (ARG) 63
66 HANFMANN, Yannick (GER) 64
67 BONZI, Benjamin (FRA) 65
68 RAMOS-VINOLAS, Albert (ESP) 66
69 PURCELL, Max (AUS) 67
70 KUBLER, Jason (AUS) 68
71 LESTIENNE, Constant (FRA) 69
72 ZHANG, Zhizhen (CHN) 70
73 THOMPSON, Jordan (AUS) 71
74 ALTMAIER, Daniel (GER) 72
75 CECCHINATO, Marco (ITA) 73
76 DELLIEN, Hugo (BOL) PR 73
77 GIRON, Marcos (USA) 74
78 EUBANKS, Christopher (USA) 75
79 PELLA, Guido (ARG) PR 75
80 BORGES, Nuno (POR) 76
81 MUNAR, Jaume (ESP) 77
82 RINDERKNECH, Arthur (FRA) 78
83 VAN ASSCHE, Luca (FRA) 79
84 FUCSOVICS, Marton (HUN) 80
85 HUESLER, Marc-Andrea (SUI) 81
86 POPYRIN, Alexei (AUS) 82
87 MOLCAN, Alex (SVK) 83
88 SHEVCHENKO, Alexander 84
89 O’CONNELL, Christopher (AUS) 85
90 IVASHKA, Ilya 86
91 HALYS, Quentin (FRA) 87
92 WAWRINKA, Stan (SUI) 88
93 CHARDY, Jeremy (FRA) PR 88
94 ISNER, John (USA) 89
95 GALAN, Daniel Elahi (COL) 90
96 THIEM, Dominic (AUT) 91
97 KRAJINOVIC, Filip (SRB) 92
98 SCHWARTZMAN, Diego (ARG) 93
99 CORIA, Federico (ARG) 94
100 VESELY, Jiri (CZE) PR 94
101 VUKIC, Aleksandar (AUS) 95
102 MONTEIRO, Thiago (BRA) 96
103 VARILLAS, Juan Pablo (PER) 97
104 SAFIULLIN, Roman 98
Spostandoci alle donne, anche qui ovviamente sono presenti tutte le principali favorite, e le italiane sono sei. La prima azzurra delle escluse è Lucrezia Stefanini, numero 105 del mondo, che entrerà nel tabellone principale se nelle prossime settimane arriveranno almeno quattro forfait.
1 SWIATEK, Iga (POL) 1
2 SABALENKA, Aryna 2
3 PEGULA, Jessica (USA) 3
4 RYBAKINA, Elena (KAZ) 4
5 GARCIA, Caroline (FRA) 5
6 GAUFF, Coco (USA) 6
7 JABEUR, Ons (TUN) 7
8 SAKKARI, Maria (GRE) 8
9 KASATKINA, Daria 9
10 KVITOVA, Petra (CZE) 10
11 KUDERMETOVA, Veronika 11
12 BENCIC, Belinda (SUI) 12
13 KREJCIKOVA, Barbora (CZE) 13
14 HADDAD MAIA, Beatriz (BRA) 14
15 SAMSONOVA, Liudmila 15
16 PLISKOVA, Karolina (CZE) 16
17 OSTAPENKO, Jelena (LAT) 17
18 AZARENKA, Victoria 18
19 ZHENG, Qinwen (CHN) 19
20 KEYS, Madison (USA) 20
21 LINETTE, Magda (POL) 21
22 VEKIC, Donna (CRO) 22
23 ALEXANDROVA, Ekaterina 23
24 POTAPOVA, Anastasia 24
25 KALININA, Anhelina (UKR) 25
26 TREVISAN, Martina (ITA) 26
27 BEGU, Irina-Camelia (ROU) 27
28 MERTENS, Elise (BEL) 28
29 BADOSA, Paula (ESP) 29
30 ZHANG, Shuai (CHN) 30
31 CIRSTEA, Sorana (ROU) 31
32 BOUZKOVA, Marie (CZE) 32
33 ROGERS, Shelby (USA) 33
34 STEPHENS, Sloane (USA) 35
35 GIORGI, Camila (ITA) 36
36 MARTIC, Petra (CRO) 37
37 PERA, Bernarda (USA) 38
38 KOSTYUK, Marta (UKR) 39
39 STRYCOVA, Barbora (CZE) SR 39
40 ZHU, Lin (CHN) 40
41 ANDREESCU, Bianca (CAN) 41
42 MUCHOVA, Karolina (CZE) 42
43 COCCIARETTO, Elisabetta (ITA) 43
44 GRACHEVA, Varvara 44
45 COLLINS, Danielle (USA) 45
46 TOMLJANOVIC, Ajla (AUS) 46
47 SINIAKOVA, Katerina (CZE) 47
48 NOSKOVA, Linda (CZE) 48
49 PARKS, Alycia (USA) 49
50 SASNOVICH, Aliaksandra 50
51 FERNANDEZ, Leylah (CAN) 51
52 PAOLINI, Jasmine (ITA) 52
53 KALINSKAYA, Anna 53
54 MCNALLY, Caty (USA) 54
55 SAVILLE, Daria (AUS) SR 54
56 SHERIF, Mayar (EGY) 55
57 FRUHVIRTOVA, Linda (CZE) 56
58 VONDROUSOVA, Marketa (CZE) 57
59 DAVIS, Lauren (USA) 58
60 CORNET, Alize (FRA) 59
61 BOGDAN, Ana (ROU) 60
62 PUTINTSEVA, Yulia (KAZ) 61
63 WANG, Xiyu (CHN) 62
64 TSURENKO, Lesia (UKR) 63
65 MARIA, Tatjana (GER) 64
66 KOVINIC, Danka (MNE) 65
67 CRISTIAN, Jaqueline (ROU) SR 65
68 BLINKOVA, Anna 66
69 BUCSA, Cristina (ESP) 67
70 MASAROVA, Rebeka (ESP) 68
71 SORRIBES TORMO, Sara (ESP) SR 68
72 STEARNS, Peyton (USA) 69
73 ERRANI, Sara (ITA) 70
74 TOMOVA, Viktoriya (BUL) 71
75 NIEMEIER, Jule (GER) 72
76 KONTAVEIT, Anett (EST) 73
77 GRABHER, Julia (AUT) 74
78 TEICHMANN, Jil (SUI) 75
79 KANEPI, Kaia (EST) 76
80 PARRY, Diane (FRA) 77
81 WANG, Xinyu (CHN) 78
82 MARINO, Rebecca (CAN) 79
83 BAINDL, Kateryna (UKR) 80
84 BONAVENTURE, Ysaline (BEL) 81
85 NAVARRO, Emma (USA) 82
86 RISKE-AMRITRAJ, Alison (USA) 83
87 OSORIO, Camila (COL) 84
88 RAKHIMOVA, Kamilla 85
89 PETERSON, Rebecca (SWE) 86
90 FRECH, Magdalena (POL) 87
91 ZANEVSKA, Maryna (BEL) 88
92 VOLYNETS, Katie (USA) 90
93 MARTINCOVA, Tereza (CZE) 91
94 FRIEDSAM, Anna-Lena (GER) 92
95 PARRIZAS DIAZ, Nuria (ESP) 93
96 BRENGLE, Madison (USA) 94
97 UDVARDY, Panna (HUN) 95
98 GALFI, Dalma (HUN) 96
99 SCHMIEDLOVA, Anna Karolina (SVK) 98
100 DOLEHIDE, Caroline (USA) 99
101 LIU, Claire (USA) 100
102 BETOVA, Margarita SR 100
103 PODOROSKA, Nadia (ARG) 101
104 BRONZETTI, Lucia (ITA) 102
evidenza
Wimbledon: tutte le novità dell’edizione 2023
La 136esima edizione di Wimbledon andrà in scena dal 3 al 16 luglio 2023. Dalla tematica ambientale all’anniversario per la nascita della WTA, ecco tutte le novità

«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» sono le parole che Giuseppe Tomasi di Lampedusa faceva pronunciare al nipote del principe di Salina, Tancredi, nel suo romanzo più famoso Il Gattopardo. E forse qualcosa di lontanamente in comune ce l’hanno l’aristocratica famiglia siciliana in declino che tenta di adattarsi alla modernità per sopravvivere e il torneo più prestigioso del mondo che trattiene nel tennis la sua anima più élitaria ma che non può esimersi da un’apertura al cambiamento per non invecchiare.
E così, l’All England Law Tennis Club ha dovuto accettare “quello che fanno tutti” e fare dietro-front sulla decisione di escludere i tennisti russi e bielorussi dalla competizione come invece hanno fatto lo scorso anno; i tennisti parteciperanno come atleti neutrali. Le parole del presidente Ian Hewitt (al suo ultimo Wimbledon come presidente, al suo posto ci sarà Deborah Jevans) nascondono una certa delusione per una politica evidentemente sbagliata. Ma ammettere di aver sbagliato è forse la cosa più difficile per l’essere umano.
“Il nostro annuncio è stato fatto il mese scorso dopo un’attenta e profonda considerazione. All’epoca, abbiamo esposto le motivazioni che hanno ispirato la nostra decisione e perché. Tenendo conto di tutte le circostanze, riteniamo che questa sia la decisione migliore per Wimbledon quest’anno. È stata una decisione difficile e impegnativa, che è stata presa con il pieno sostegno del nostro governo britannico e degli organismi internazionali interessati al tennis, ma non diminuisce in alcun modo la nostra totale condanna dell’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia“.
In ogni caso, il supporto alla causa ucraina da parte della Wimbledon Foudation – l’organizzazione benefica collegata al torneo che quest’anno festeggia dieci anni di attività, sono tangibili.
“Siamo lieti di condividere che, in collaborazione con la LTA (la Federazione del tennis britannico), doneremo ai soccorsi ucraini una sterlina per ogni titolare di biglietto ai Campionati di quest’anno, il che si tradurrà in un contributo di oltre mezzo milione di sterline. Lavoreremo ancora una volta con i Consigli di Merton e Wandsworth e con la Croce Rossa britannica per invitare 1.000 rifugiati ucraini a unirsi a noi per un giorno a Wimbledon, inclusi biglietti, cibo e bevande e trasporti.”
E soprattutto, concreto sarà l’aiuto economico ai tennisti ucraini, già invocato da diverse tenniste come Elina Svitolina, Lesia Tsurenko, Marta Kostyuk e la numero uno Iga Swiatek. “Per i giocatori ucraini, l’All England Club e la LTA finanzieranno le spese di alloggio di due stanze per tutti i giocatori del tabellone principale e delle qualificazioni per l’intera stagione sull’erba. A quei giocatori verrà anche offerta l’opportunità di allenarsi sui campi dell’All England Club o tramite l’LTA sui campi di Surbiton tra la loro ultima partita al Roland-Garros e il sabato prima della settimana di qualificazione a Wimbledon”.
Alcune novità sono state introdotte anche per quanto riguarda il tennis giocato. Alla fine dello scorso anno era stata annunciata una modifica alla ferrea regola dell’abbigliamento bianco, con la possibilità per le tenniste di indossare pantaloncini di colore medio/scuro. La proposta avanzata dalla WTA è stata dunque confermata; restano ferme le regole già in vigore per l’utilizzo di altri indumenti e accessori.
Lo Slam sull’erba si adegua anche per quanto riguarda il formato del doppio maschile: come gli altri tornei Slam, si giocherà al meglio dei tre set invece del classico al meglio dei cinque. Anche il coaching fuori dal campo, adottato in tutto il circuito per un anno “di prova”, sarà concesso sui sacri prati di Church Road.
Il colosso bancario Barclays entra come sponsor ufficiale quest’anno con una generosa offerta (la più grande di sempre ma di cui non è stato reso noto l’importo) a favore della Wimbledon Foundation per diffondere la cultura sportiva come veicolo per migliorare positivamente la vita della persone.
Il tema ambientale è probabilmente il più caldo del momento e anche ai Championship viene recepita la necessità di ridurre in maniera significativa gli sprechi. Da quest’anno, insieme ad Evian – sponsor dell’evento da tre lustri, verranno fornite ai giocatori delle borracce e in campo verranno installati dei distributori di acqua per riempirle. L’obiettivo è diventare Environment Positive entro il 2030 anche grazie alla graduale sostituzione dei generatori utilizzati durante il torneo a favore di strumenti che utilizzano energie rinnovabili.
Come l’anno scorso, il Wimbledon Lawn Tennis Museum sarà aperto gratuitamente ai possessori di biglietti del torneo. La mostra speciale di quest’anno è intitolata “Michael Cole: Capturing the Moment”. Cole ha frequentato Wimbledon come fotografo per più di 40 anni, scattando quasi mezzo milione di fotografie durante quel periodo e saranno visibili nella mostra le sue più iconiche immagini dal 1969 al 1984.
Alla vigilia di Wimbledon sarà anche il 50° anniversario della fondazione della Women’s Tennis Association. Billie Jean King e altri membri delle Original 9 saranno ospiti speciali durante il torneo e a loro verrà riconosciuto il contributo fondamentale che hanno svolto nello sviluppo del nostro sport.
Questo sarà anche il 50esimo e ultimo anno di Gerry Armstrong come Arbitro ufficiale di Wimbledon. Durante la sua carriera di, Armstrong ha arbitrato 13 finali di campionati a Wimbledon, tra cui quattro finali di singolo maschile e tre finali di singolo femminile. Prenderà il suo posto una donna, Denise Parnell. Ex giocatrice professionista e arbitro internazionale, Denise ha ricoperto il ruolo di Assistente Arbitro a Wimbledon dal 2006 e assumerà il ruolo di Arbitro dal 2024. L’edizione 2024 avrà così due nuovi volti, entrambi femminili, a guidare la complessa macchina organizzativa del torneo di tennis più iconico del mondo.
Flash
Wimbledon cambia idea: russi e bielorussi potranno giocare come atleti neutrali. In campo Medvedev, Sabalenka e Rublev
Resta il divieto per i giocatori che sostengano l’invasione dell’Ucraina anche a livello di finanziamenti ricevuti. Soddisfazione per la decisione da ATP e WTA

Il torneo di Wimbledon con il sostegno del Governo britannico e della LTA, ha rovesciato la decisione che nel 2022 aveva impedito agli atleti russi e bielorussi di partecipare ai Championships (e a tutti gli altri tornei giocati nel Regno Unito) in seguito all’inizio della guerra tra Russia e Ucraina.
Lo ha comunicato il comitato organizzatore questa mattina:
“La nostra attuale intenzione è di accettare le iscrizioni di giocatori russi e bielorussi al prossimo torneo di Wimbledon a condizione che gareggino come atleti ‘neutrali’ e rispettino determinate condizioni. Saranno proibite manifestazioni di sostegno all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e sarà vietato l’ingresso di giocatori che ricevono finanziamenti dallo stato russo e/o bielorusso (inclusa la sponsorizzazione da società gestite o controllate dagli stati).
“Le condizioni sono state attentamente sviluppate attraverso un dialogo costruttivo con il governo del Regno Unito, l’LTA e gli organismi internazionali delle parti interessate nel tennis e sono in linea con le linee guida pubblicate dal governo per gli organismi sportivi nel Regno Unito”.
Ian Hewitt, presidente dell’All England Club, ha commentato: “Continuiamo a condannare totalmente l’invasione illegale della Russia, oltre a continuare a sostenere il popolo ucraino. Questa è stata una decisione incredibilmente difficile, non presa alla leggera. Considerando tutti gli elementi a nostra disposizione, crediamo che questa sia la decisione più appropriata per l’edizione 2023. Se le circostanze dovessero cambiare in maniera netta da qui all’inizio del torneo, analizzeremo la situazione e prenderemo decisioni di conseguenza“.
ATP e WTA hanno risposto con soddisfazione attraverso un comunicato congiunto:
“Siamo felici per il fatto che i giocatori russi e bielorussi potranno giocare Wimbledon e gli altri tornei LTA quest’estate. Ha richiesto un grande sforzo di collaborazione tra le parti arrivare a una soluzione adeguata che protegga la correttezza del gioco. Questa rimane una situazione estremamente difficile e vogliamo ringraziare Wimbledon e la LTA per i loro sforzi volti a raggiungere questo risultato, pur ribadendo la nostra ferma condanna della guerra della Russia nei confronti dell’Ucraina