Wimbledon, donne: Serena Williams rischia ma passa, eterna Venus Williams! Bene Suarez e Beck

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Wimbledon, donne: Serena Williams rischia ma passa, eterna Venus Williams! Bene Suarez e Beck

Una splendida Cristina McHale spinge al limite la regina del ranking Serena Williams, che alla fine la spunta 6-4 nel set decisivo. Quattro sospensioni per pioggia non impediscono a Venus Williams di superare Daria Kasatkina in una clamorosa maratona. La statunitense supera 10-8 al terzo un’avversaria con la metà dei suoi anni. Tutto facile per Carla Suarez Navarro e Annika Beck

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[1] S. Williams b. C. McHale 6-7(7) 6-2 6-4 (Manuel Calcaterra)

La numero uno del tennis mondiale, Serena Williams, affronta il secondo turno di Wimbledon, unico titolo slam ancora nelle mani della regina del ranking WTA, dopo le sconfitte rispettivamente agli US Open 2015, nell’ormai epica semifinale contro la nostra Roberta Vinci, e nelle edizioni 2016 di Melbourne e del Roland Garros. Sulla carta l’avversaria odierna, la connazionale Christina Mchale, non dovrebbe essere un grosso ostacolo alla rincorsa di Serena verso il ventiduesimo titolo slam, con cui eguaglierebbe il record della mitica Steffi Graf, che vinse l’ultimo nel 1999 a Parigi. Le statistiche parlano chiaro: oltre al gap di 64 posizioni nel ranking, infatti, recitano 2-0 nei precedenti in favore di Serena Williams e un terzo turno come miglior risultato nello slam londinese per la Mchale che, seppur discreto, non può certo reggere il confronto con i sei titoli conquistati a Wimbledon dalla minore delle sorelle Williams.

Eppure, trasportata dall’incoscienza di chi non ha nulla da perdere, l’americana classe ’92 parte alla grande, strappando il servizio a Serena nel game di apertura, costringendo la campionessa in carica ad un gioco di alto livello fin dalle prime battute del match; la Williams agguanta il contro break solo all’ottavo tentativo per il 4 pari, momento in cui la partita viene interrotta, causa ennesima pioggia, per la chiusura del tetto sul campo centrale. Al rientro, Serena parte più concentrata, ma un falco millimetrico le nega il set point sul 5-4, prolungando la partita fino ad un tiratissimo tie-break che vede uscire vincente, a sorpresa, la meno quotata delle americane. L’ira di una Serena parecchio innervosita per l’esito del primo parziale, si abbatte sulla sua racchetta, distrutta a suon di colpi sull’erba, e sulla Mchale che non riesce a ripetersi nel secondo set, conquistato da Serena in 29’ con un perentorio 6-2 grazie a un gioco più concreto ed efficacie.

 

La ragazza del New Jersey, però, non si intimorisce e nel terzo e decisivo set parte ancora forte, ottenendo per prima un break di vantaggio, evidenziando che l’attuale Serena non è più la giocatrice “imbattibile” dello scorso anno qui sull’erba londinese. Una campionessa è comunque una campionessa, e la Williams con testa e sudore lotta su ogni punto, riconquistando subito la parità sul 2-2, agguantando un break chirurgico nel nono game, ma soprattutto chiudendo il gioco decisivo con tre ace consecutivi per il 6-4 finale. Che dire: la giocatrice da battere resta sempre lei, Serena Williams.

[8] V. Williams b. [29] D. Kasatkina 7-5 4-6 10-8 (Diego Serra)

Vince Venus Williams contro Daria Kasatkina in tre set, in una partita condizionata dalle avversità atmosferiche, con quattro interruzioni per pioggia, di cui l’ultima su match point Venus, e un secondo set dominato dal vento. Un solo precedente tra le due, con la vittoria di Kasatkina. Nel primo set Venus sale fino a 5-1, ottiene due break nel secondo e sesto game, gioca bene e domina una Kasatkina che appare troppo incerta e fragile. Dopo la terza interruzione però è un’altra Kasatkina, restituisce a Venus i due break nel settimo e nono game, si disunisce solo nel dodicesimo game, concedendo il break e il set alla statunitense. Ma è un’altra Kasatkina. E si vede nel secondo set, dove le due tenniste si scambiano due volte il servizio dal secondo al quinto game, ma è chiaro che ogni volta che lo scambio si allunga Venus lo perde. Come nel settimo e decisivo game, dove ai vantaggi Venus completamente ferma si fa brekkare dalla rivale. Brava poi Kasatkina a difendere il servizio e si chiude per 6-4. Nel terzo set ci sono un break per parte nel settimo e ottavo game, con la giovane russa che non molla Venus, ma è Williams ad avere un match point nel decimo game, su servizio russo, match point sprecato. Nel dodicesimo game Venus scende 0-30, si attacca al suo servizio e gioca davvero bene di dritto, scaricando tutta la rabbia in corpo. Nel game successivo Venus sale fino a 30-40, match point e nuova interruzione… Si riprende, la giovane russa scalda il braccio al servizio solo da sinistra e, un’ora e dieci minuti dopo il match point, Daria riporta l’incontro in parità. Poi le tenniste servono bene fino al diciassettesimo game, quando Venus scende a rete a prendersi due palle break, nonché match point. Basta il primo per chiudere, Kasatkina perde di nuovo al terzo 10-8 dopo Parigi: non le sono bastati i pizzini letti ad ogni cambio campo, ma il futuro è suo.

A. Beck b. A. Sasnovich 6-2 6-1 (Domenico Giugliano)

La tedesca Anika Beck, numero 43 della classica WTA, accede al terzo turno dei Championship, battendo in poco più di un’ora la bielorussa Sasnovich, numero 98 del ranking. Ero il primo match tra le due sul circuito WTA. Partita senza storia già nel primo set. La tedesca, conosciuta per le sue lunghe battaglie sul circuito, impiega solo un game per strappare la battuta all’avversaria. La Sasnovich non riesce a reggere il confronto da fondo campo, sbaglia molto con il rovescio e permette la fuga della tedesca che vola 5-1 con il doppio break per chiudere in poco più di mezz’ora con il punteggio di 6-2. Ottime le percentuali della Beck sul proprio servizio, ottima soprattutto la risposta sulla seconda debole della bielorussa. Il copione è lo stesso anche nel secondo parziale. La Beck continua a non sbagliare, martella da fondo campo, con un gioco non certo irresistibile ma decisamente efficace contro l’avversaria di oggi, che, dal canto suo, completa la frittata con numerosi doppi falli nel secondo set. In poco più di 20 minuti la Beck vola sul 5-1 con un doppio break e chiude immediatamente per 6-1 strappando anche in chiusura il servizio, davvero debole, della Sasnovich. Vittoria convincente della Beck, e stranamente arrivata in solo un’ora di gioco, uno dei suoi incontri più rapidi di sempre. Sulla sua strada, adesso, ci sarà Serena Williams.

[12] C. Suarez Navarro b. [Q] M. Erakovic 6-2 6-2 (Bruno Morobianco)

Carla Suarez Navarro, testa di serie numero 12, vince anche oggi e rimane l’unica rappresentante femminile del tennis iberico in gara in questa edizione dello slam londinese. A farne le spese la neozelandese la coraggiosa Marina Erakovic, giunta al terzo turno dalle qualificazioni, che ha dovuto arrendersi, alla sesta gara del suo torneo, alla maggiore prestanza atletica e tecnica della spagnola. Il doppio 6-2 non lascia spazi ad alcun dubbio ma è maturato in maniera diversa. La gara è stata equilibrata fino al terzo gioco del primo set, quando avanti sul 2-1 si poteva annusare aria di impresa come nel turno precedente con la Jankovic, la neozelandese ha dovuto cedere immediatamente il break che aveva brillantemente ottenuto nel turno precedente e subire prepotentemente 5 game di fila con uno primo set a favore della Suarez Navarro in soli 31 minuti. La spagnola forte della situazione psicologica a favore, ha continuato a vincere altri tre game e quando tutto lasciava presagire un secondo set previsto solo dal regolamento, Marina Erakovic è stata capace di ridurre lo svantaggio e sul suo turno di servizio, non ha avuto la forza e la capacità di pareggiare i conti e riaprire la gara ha subito il contro break del 4-2 abbandonando ogni residua speranza di rimonta subendo un’altra striscia di 3 game consecutivi per chiudere in 34 minuti, sul 6-2 finale. Agli ottavi la spagnola affronterà la vincente tra Venus Williams e la emergente Kasatkina.

(in aggiornamento)

Risultati:

Secondo turno

[1] S. Williams b. C. McHale 6-7(7) 6-2 6-4
[10] P. Kvitova vs E. Makarova
[13] S. Kuznetsova vs [WC] T. Moore
[11] T. Bacsinszky vs M. Niculescu
[18] S. Stephens vs [Q] M. Minella
A. Beck b. A. Sasnovich 6-2 6-1
[21] A. Pavlyuchenkova b. Y. Putintseva 7-5 6-1
[24] B. Strycova b. [WC] E. Rodina 6-4 6-0

Terzo turno

[8] V. Williams b. [29] D. Kasatkina 7-5 4-6 10-8
[5] S. Halep vs [26] K. Bertens
[28] L. Safarova vs [Q] J. Cepelova
[4] A. Kerber vs C. Witthoeft
[9] M. Keys vs A. Cornet
M. Doi vs A.L. Friedsam
S. Lisicki vs Y. Shvedova
[12] C. Suarez Navarro b. [Q] M. Erakovic 6-2 6-2

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Wimbledon, entry list: con Berrettini sono cinque gli azzurri, sei le italiane. Presenti anche Raonic e Monfils

Riammessi russi e bielorussi. Presenti tutti i principali favoriti, da Alcaraz a Swiatek, con Djokovic e Rybakina. Si parte il 3 luglio

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Centre Court - Wimbledon 2022 (foto Twitter @Wimbledon)
Centre Court - Wimbledon 2022 (foto Twitter @Wimbledon)

Gli organizzatori del torneo di Wimbledon hanno rilasciato le entry list, le liste dei partecipanti, all’edizione 2023 del torneo che inizierà lunedì 3 luglio. Ricordiamo che quest’anno sono riammessi i tennisti russi e bielorussi. Tra gli uomini è presente anche il finalista del 2021 Matteo Berrettini, che dunque porta a cinque il numero di azzurri presenti, assieme a Sinner, Musetti, Sonego e Fognini. A sfruttare il ranking protetto sono Raonic, Monfils, Harris, Dellien, Pella, Chardy e Vesely. Nella lista degli esclusi, al sesto posto, troviamo Matteo Arnaldi, attuale numero 105 del mondo, mentre un po’ più in basso, 14°, c’è David Goffin.
Di seguito l’intero elenco maschile, con a destra la classifica del tennista.

1 ALCARAZ, Carlos (ESP) 1
2 MEDVEDEV, Daniil 2
3 DJOKOVIC, Novak (SRB) 3
4 RUUD, Casper (NOR) 4
5 TSITSIPAS, Stefanos (GRE) 5
6 RUNE, Holger (DEN) 6
7 RUBLEV, Andrey 7
8 SINNER, Jannik (ITA) 8
9 FRITZ, Taylor (USA) 9
10 AUGER-ALIASSIME, Felix (CAN) 10
11 KHACHANOV, Karen 11
12 TIAFOE, Frances (USA) 12
13 HURKACZ, Hubert (POL) 13
14 NORRIE, Cameron (GBR) 14
15 CORIC, Borna (CRO) 16
16 PAUL, Tommy (USA) 17
17 MUSETTI, Lorenzo (ITA) 18
18 DE MINAUR, Alex (AUS) 19
19 BERRETTINI, Matteo (ITA) 20
20 CARRENO BUSTA, Pablo (ESP) 21
21 CILIC, Marin (CRO) 22
22 BAUTISTA AGUT, Roberto (ESP) 23
23 EVANS, Daniel (GBR) 24
24 KYRGIOS, Nick (AUS) 25
25 STRUFF, Jan-Lennard (GER) 26
26 ZVEREV, Alexander (GER) 27
27 CERUNDOLO, Francisco (ARG) 28
28 KORDA, Sebastian (USA) 29
29 VAN DE ZANDSCHULP, Botic (NED) 30
30 SHAPOVALOV, Denis (CAN) 31
31 NISHIOKA, Yoshihito (JPN) 32
32 DIMITROV, Grigor (BUL) 33
33 RAONIC, Milos (CAN) PR 33
34 DAVIDOVICH FOKINA, Alejandro (ESP) 34
35 SHELTON, Ben (USA) 35
36 MONFILS, Gael (FRA) PR 35
37 KECMANOVIC, Miomir (SRB) 36
38 ZAPATA MIRALLES, Bernabe (ESP) 37
39 HUMBERT, Ugo (FRA) 38
40 GRIEKSPOOR, Tallon (NED) 39
41 LEHECKA, Jiri (CZE) 40
42 MURRAY, Andy (GBR) 41
43 CRESSY, Maxime (USA) 42
44 RUUSUVUORI, Emil (FIN) 43
45 BAEZ, Sebastian (ARG) 44
46 SONEGO, Lorenzo (ITA) 45
47 ETCHEVERRY, Tomas Martin (ARG) 46
48 MANNARINO, Adrian (FRA) 47
49 HARRIS, Lloyd (RSA) PR 47
50 BUBLIK, Alexander (KAZ) 48
51 WOLF, J.J. (USA) 49
52 GASQUET, Richard (FRA) 50
53 LAJOVIC, Dusan (SRB) 51
54 NAKASHIMA, Brandon (USA) 52
55 YMER, Mikael (SWE) 53
56 JARRY, Nicolas (CHI) 54
57 BARRERE, Gregoire (FRA) 55
58 MCDONALD, Mackenzie (USA) 56
59 DJERE, Laslo (SRB) 57
60 CARBALLES BAENA, Roberto (ESP) 58
61 WU, Yibing (CHN) 59
62 DRAPER, Jack (GBR) 60
63 MOUTET, Corentin (FRA) 61
64 KARATSEV, Aslan 62
65 CACHIN, Pedro (ARG) 63
66 HANFMANN, Yannick (GER) 64
67 BONZI, Benjamin (FRA) 65
68 RAMOS-VINOLAS, Albert (ESP) 66
69 PURCELL, Max (AUS) 67
70 KUBLER, Jason (AUS) 68
71 LESTIENNE, Constant (FRA) 69
72 ZHANG, Zhizhen (CHN) 70
73 THOMPSON, Jordan (AUS) 71
74 ALTMAIER, Daniel (GER) 72
75 CECCHINATO, Marco (ITA) 73
76 DELLIEN, Hugo (BOL) PR 73
77 GIRON, Marcos (USA) 74
78 EUBANKS, Christopher (USA) 75
79 PELLA, Guido (ARG) PR 75
80 BORGES, Nuno (POR) 76
81 MUNAR, Jaume (ESP) 77
82 RINDERKNECH, Arthur (FRA) 78
83 VAN ASSCHE, Luca (FRA) 79
84 FUCSOVICS, Marton (HUN) 80
85 HUESLER, Marc-Andrea (SUI) 81
86 POPYRIN, Alexei (AUS) 82
87 MOLCAN, Alex (SVK) 83
88 SHEVCHENKO, Alexander 84
89 O’CONNELL, Christopher (AUS) 85
90 IVASHKA, Ilya 86
91 HALYS, Quentin (FRA) 87
92 WAWRINKA, Stan (SUI) 88
93 CHARDY, Jeremy (FRA) PR 88
94 ISNER, John (USA) 89
95 GALAN, Daniel Elahi (COL) 90
96 THIEM, Dominic (AUT) 91
97 KRAJINOVIC, Filip (SRB) 92
98 SCHWARTZMAN, Diego (ARG) 93
99 CORIA, Federico (ARG) 94
100 VESELY, Jiri (CZE) PR 94
101 VUKIC, Aleksandar (AUS) 95
102 MONTEIRO, Thiago (BRA) 96
103 VARILLAS, Juan Pablo (PER) 97
104 SAFIULLIN, Roman 98

Spostandoci alle donne, anche qui ovviamente sono presenti tutte le principali favorite, e le italiane sono sei. La prima azzurra delle escluse è Lucrezia Stefanini, numero 105 del mondo, che entrerà nel tabellone principale se nelle prossime settimane arriveranno almeno quattro forfait.

 

1 SWIATEK, Iga (POL) 1
2 SABALENKA, Aryna 2
3 PEGULA, Jessica (USA) 3
4 RYBAKINA, Elena (KAZ) 4
5 GARCIA, Caroline (FRA) 5
6 GAUFF, Coco (USA) 6
7 JABEUR, Ons (TUN) 7
8 SAKKARI, Maria (GRE) 8
9 KASATKINA, Daria 9
10 KVITOVA, Petra (CZE) 10
11 KUDERMETOVA, Veronika 11
12 BENCIC, Belinda (SUI) 12
13 KREJCIKOVA, Barbora (CZE) 13
14 HADDAD MAIA, Beatriz (BRA) 14
15 SAMSONOVA, Liudmila 15
16 PLISKOVA, Karolina (CZE) 16
17 OSTAPENKO, Jelena (LAT) 17
18 AZARENKA, Victoria 18
19 ZHENG, Qinwen (CHN) 19
20 KEYS, Madison (USA) 20
21 LINETTE, Magda (POL) 21
22 VEKIC, Donna (CRO) 22
23 ALEXANDROVA, Ekaterina 23
24 POTAPOVA, Anastasia 24
25 KALININA, Anhelina (UKR) 25
26 TREVISAN, Martina (ITA) 26
27 BEGU, Irina-Camelia (ROU) 27
28 MERTENS, Elise (BEL) 28
29 BADOSA, Paula (ESP) 29
30 ZHANG, Shuai (CHN) 30
31 CIRSTEA, Sorana (ROU) 31
32 BOUZKOVA, Marie (CZE) 32
33 ROGERS, Shelby (USA) 33
34 STEPHENS, Sloane (USA) 35
35 GIORGI, Camila (ITA) 36
36 MARTIC, Petra (CRO) 37
37 PERA, Bernarda (USA) 38
38 KOSTYUK, Marta (UKR) 39
39 STRYCOVA, Barbora (CZE) SR 39
40 ZHU, Lin (CHN) 40
41 ANDREESCU, Bianca (CAN) 41
42 MUCHOVA, Karolina (CZE) 42
43 COCCIARETTO, Elisabetta (ITA) 43
44 GRACHEVA, Varvara 44
45 COLLINS, Danielle (USA) 45
46 TOMLJANOVIC, Ajla (AUS) 46
47 SINIAKOVA, Katerina (CZE) 47
48 NOSKOVA, Linda (CZE) 48
49 PARKS, Alycia (USA) 49
50 SASNOVICH, Aliaksandra 50
51 FERNANDEZ, Leylah (CAN) 51
52 PAOLINI, Jasmine (ITA) 52
53 KALINSKAYA, Anna 53
54 MCNALLY, Caty (USA) 54
55 SAVILLE, Daria (AUS) SR 54
56 SHERIF, Mayar (EGY) 55
57 FRUHVIRTOVA, Linda (CZE) 56
58 VONDROUSOVA, Marketa (CZE) 57
59 DAVIS, Lauren (USA) 58
60 CORNET, Alize (FRA) 59
61 BOGDAN, Ana (ROU) 60
62 PUTINTSEVA, Yulia (KAZ) 61
63 WANG, Xiyu (CHN) 62
64 TSURENKO, Lesia (UKR) 63
65 MARIA, Tatjana (GER) 64
66 KOVINIC, Danka (MNE) 65
67 CRISTIAN, Jaqueline (ROU) SR 65
68 BLINKOVA, Anna 66
69 BUCSA, Cristina (ESP) 67
70 MASAROVA, Rebeka (ESP) 68
71 SORRIBES TORMO, Sara (ESP) SR 68
72 STEARNS, Peyton (USA) 69
73 ERRANI, Sara (ITA) 70
74 TOMOVA, Viktoriya (BUL) 71
75 NIEMEIER, Jule (GER) 72
76 KONTAVEIT, Anett (EST) 73
77 GRABHER, Julia (AUT) 74
78 TEICHMANN, Jil (SUI) 75
79 KANEPI, Kaia (EST) 76
80 PARRY, Diane (FRA) 77
81 WANG, Xinyu (CHN) 78
82 MARINO, Rebecca (CAN) 79
83 BAINDL, Kateryna (UKR) 80
84 BONAVENTURE, Ysaline (BEL) 81
85 NAVARRO, Emma (USA) 82
86 RISKE-AMRITRAJ, Alison (USA) 83
87 OSORIO, Camila (COL) 84
88 RAKHIMOVA, Kamilla 85
89 PETERSON, Rebecca (SWE) 86
90 FRECH, Magdalena (POL) 87
91 ZANEVSKA, Maryna (BEL) 88
92 VOLYNETS, Katie (USA) 90
93 MARTINCOVA, Tereza (CZE) 91
94 FRIEDSAM, Anna-Lena (GER) 92
95 PARRIZAS DIAZ, Nuria (ESP) 93
96 BRENGLE, Madison (USA) 94
97 UDVARDY, Panna (HUN) 95
98 GALFI, Dalma (HUN) 96
99 SCHMIEDLOVA, Anna Karolina (SVK) 98
100 DOLEHIDE, Caroline (USA) 99
101 LIU, Claire (USA) 100
102 BETOVA, Margarita SR 100
103 PODOROSKA, Nadia (ARG) 101
104 BRONZETTI, Lucia (ITA) 102

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evidenza

Wimbledon: tutte le novità dell’edizione 2023

La 136esima edizione di Wimbledon andrà in scena dal 3 al 16 luglio 2023. Dalla tematica ambientale all’anniversario per la nascita della WTA, ecco tutte le novità

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«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» sono le parole che Giuseppe Tomasi di Lampedusa faceva pronunciare al nipote del principe di Salina, Tancredi, nel suo romanzo più famoso Il Gattopardo. E forse qualcosa di lontanamente in comune ce l’hanno l’aristocratica famiglia siciliana in declino che tenta di adattarsi alla modernità per sopravvivere e il torneo più prestigioso del mondo che trattiene nel tennis la sua anima più élitaria ma che non può esimersi da un’apertura al cambiamento per non invecchiare.

E così, l’All England Law Tennis Club ha dovuto accettare “quello che fanno tutti” e fare dietro-front sulla decisione di escludere i tennisti russi e bielorussi dalla competizione come invece hanno fatto lo scorso anno; i tennisti parteciperanno come atleti neutrali. Le parole del presidente Ian Hewitt (al suo ultimo Wimbledon come presidente, al suo posto ci sarà Deborah Jevans) nascondono una certa delusione per una politica evidentemente sbagliata. Ma ammettere di aver sbagliato è forse la cosa più difficile per l’essere umano.

 “Il nostro annuncio è stato fatto il mese scorso dopo un’attenta e profonda considerazione. All’epoca, abbiamo esposto le motivazioni che hanno ispirato la nostra decisione e perché. Tenendo conto di tutte le circostanze, riteniamo che questa sia la decisione migliore per Wimbledon quest’anno. È stata una decisione difficile e impegnativa, che è stata presa con il pieno sostegno del nostro governo britannico e degli organismi internazionali interessati al tennis, ma non diminuisce in alcun modo la nostra totale condanna dell’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia“.

 

In ogni caso, il supporto alla causa ucraina da parte della Wimbledon Foudation – l’organizzazione benefica collegata al torneo che quest’anno festeggia dieci anni di attività, sono tangibili.

“Siamo lieti di condividere che, in collaborazione con la LTA (la Federazione del tennis britannico), doneremo ai soccorsi ucraini una sterlina per ogni titolare di biglietto ai Campionati di quest’anno, il che si tradurrà in un contributo di oltre mezzo milione di sterline. Lavoreremo ancora una volta con i Consigli di Merton e Wandsworth e con la Croce Rossa britannica per invitare 1.000 rifugiati ucraini a unirsi a noi per un giorno a Wimbledon, inclusi biglietti, cibo e bevande e trasporti.”

E soprattutto, concreto sarà l’aiuto economico ai tennisti ucraini, già invocato da diverse tenniste come Elina Svitolina, Lesia Tsurenko, Marta Kostyuk e la numero uno Iga Swiatek. “Per i giocatori ucraini, l’All England Club e la LTA finanzieranno le spese di alloggio di due stanze per tutti i giocatori del tabellone principale e delle qualificazioni per l’intera stagione sull’erba. A quei giocatori verrà anche offerta l’opportunità di allenarsi sui campi dell’All England Club o tramite l’LTA sui campi di Surbiton tra la loro ultima partita al Roland-Garros e il sabato prima della settimana di qualificazione a Wimbledon”.

Alcune novità sono state introdotte anche per quanto riguarda il tennis giocato. Alla fine dello scorso anno era stata annunciata una modifica alla ferrea regola dell’abbigliamento bianco, con la possibilità per le tenniste di indossare pantaloncini di colore medio/scuro. La proposta avanzata dalla WTA è stata dunque confermata; restano ferme le regole già in vigore per l’utilizzo di altri indumenti e accessori.

Lo Slam sull’erba si adegua anche per quanto riguarda il formato del doppio maschile: come gli altri tornei Slam, si giocherà al meglio dei tre set invece del classico al meglio dei cinque. Anche il coaching fuori dal campo, adottato in tutto il circuito per un anno “di prova”, sarà concesso sui sacri prati di Church Road.

Il colosso bancario Barclays entra come sponsor ufficiale quest’anno con una generosa offerta (la più grande di sempre ma di cui non è stato reso noto l’importo) a favore della Wimbledon Foundation per diffondere la cultura sportiva come veicolo per migliorare positivamente la vita della persone.

Il tema ambientale è probabilmente il più caldo del momento e anche ai Championship viene recepita la necessità di ridurre in maniera significativa gli sprechi. Da quest’anno, insieme ad Evian – sponsor dell’evento da tre lustri, verranno fornite ai giocatori delle borracce e in campo verranno installati dei distributori di acqua per riempirle. L’obiettivo è diventare Environment Positive entro il 2030 anche grazie alla graduale sostituzione dei generatori utilizzati durante il torneo a favore di strumenti che utilizzano energie rinnovabili.

Come l’anno scorso, il Wimbledon Lawn Tennis Museum sarà aperto gratuitamente ai possessori di biglietti del torneo. La mostra speciale di quest’anno è intitolata “Michael Cole: Capturing the Moment. Cole ha frequentato Wimbledon come fotografo per più di 40 anni, scattando quasi mezzo milione di fotografie durante quel periodo e saranno visibili nella mostra le sue più iconiche immagini dal 1969 al 1984.

Alla vigilia di Wimbledon sarà anche il 50° anniversario della fondazione della Women’s Tennis Association. Billie Jean King e altri membri delle Original 9 saranno ospiti speciali durante il torneo e a loro verrà riconosciuto il contributo fondamentale che hanno svolto nello sviluppo del nostro sport.

Questo sarà anche il 50esimo e ultimo anno di Gerry Armstrong come Arbitro ufficiale di Wimbledon. Durante la sua carriera di, Armstrong ha arbitrato 13 finali di campionati a Wimbledon, tra cui quattro finali di singolo maschile e tre finali di singolo femminile. Prenderà il suo posto una donna, Denise Parnell. Ex giocatrice professionista e arbitro internazionale, Denise ha ricoperto il ruolo di Assistente Arbitro a Wimbledon dal 2006 e assumerà il ruolo di Arbitro dal 2024. L’edizione 2024 avrà così due nuovi volti, entrambi femminili, a guidare la complessa macchina organizzativa del torneo di tennis più iconico del mondo.

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Flash

Wimbledon cambia idea: russi e bielorussi potranno giocare come atleti neutrali. In campo Medvedev, Sabalenka e Rublev

Resta il divieto per i giocatori che sostengano l’invasione dell’Ucraina anche a livello di finanziamenti ricevuti. Soddisfazione per la decisione da ATP e WTA

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Il torneo di Wimbledon con il sostegno del Governo britannico e della LTA, ha rovesciato la decisione che nel 2022 aveva impedito agli atleti russi e bielorussi di partecipare ai Championships (e a tutti gli altri tornei giocati nel Regno Unito) in seguito all’inizio della guerra tra Russia e Ucraina.

Lo ha comunicato il comitato organizzatore questa mattina:

“La nostra attuale intenzione è di accettare le iscrizioni di giocatori russi e bielorussi al prossimo torneo di Wimbledon a condizione che gareggino come atleti ‘neutrali’ e rispettino determinate condizioni. Saranno proibite manifestazioni di sostegno all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e sarà vietato l’ingresso di giocatori che ricevono finanziamenti dallo stato russo e/o bielorusso (inclusa la sponsorizzazione da società gestite o controllate dagli stati).

 

“Le condizioni sono state attentamente sviluppate attraverso un dialogo costruttivo con il governo del Regno Unito, l’LTA e gli organismi internazionali delle parti interessate nel tennis e sono in linea con le linee guida pubblicate dal governo per gli organismi sportivi nel Regno Unito”.

Ian Hewitt, presidente dell’All England Club, ha commentato: “Continuiamo a condannare totalmente l’invasione illegale della Russia, oltre a continuare a sostenere il popolo ucraino. Questa è stata una decisione incredibilmente difficile, non presa alla leggera. Considerando tutti gli elementi a nostra disposizione, crediamo che questa sia la decisione più appropriata per l’edizione 2023. Se le circostanze dovessero cambiare in maniera netta da qui all’inizio del torneo, analizzeremo la situazione e prenderemo decisioni di conseguenza“.

ATP e WTA hanno risposto con soddisfazione attraverso un comunicato congiunto:

“Siamo felici per il fatto che i giocatori russi e bielorussi potranno giocare Wimbledon e gli altri tornei LTA quest’estate. Ha richiesto un grande sforzo di collaborazione tra le parti arrivare a una soluzione adeguata che protegga la correttezza del gioco. Questa rimane una situazione estremamente difficile e vogliamo ringraziare Wimbledon e la LTA per i loro sforzi volti a raggiungere questo risultato, pur ribadendo la nostra ferma condanna della guerra della Russia nei confronti dell’Ucraina

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