Il bulgaro Grigor Dimitrov si è presentato a questa edizione di Wimbledon senza il suo coach Franco Davin, che lo segue dallo scorso settembre. Dopo la sconfitta in 4 set contro lo statunitense Steve Johnson, ad una precisa domanda sull’assenza di Davin nel suo box, Dimitrov ha rivelato che la loro partnership è terminata. “Le cose non sono funzionate nella maniera giusta tra noi”, ha affermato il 25enne tennista di Haskovo, “È tempo per me di provare qualcosa di diverso, di nuovo, che mi rimetta sulla strada giusta”.
In effetti, in questi 9 mesi, l’allenatore argentino, per lungo tempo sulla panchina di Juan Martin Del Potro, non è riuscito a risollevare Dimitrov dalla crisi di risultati in cui è precipitato a partire dallo scorso anno. Sotto la guida di Davin, infatti, il talentuoso bulgaro ha raccolto solo 26 vittorie a fronte di 20 sconfitte ed è addirittura uscito dalla Top30 del ranking ATP. (ora è n.37). In questa stagione Dimitrov si è inoltre fatto rimontare un set di svantaggio in entrambe le finali che ha raggiunto: a Sydney dal serbo Viktor Troicki e ad Istanbul dall’argentino Diego Schwartzman. Considerando che le collaborazioni con due coach esperti come Roger Rasheed e Franco Davin non hanno dato i frutti sperati, viene da chiedersi a questo punto se i problemi per quello che veniva etichettato come l’erede di Roger Federer non siano altri.