Chris Evert: "Tra me e Navratilova rapporto speciale. Vinsi Wimbledon e piegavo ancora il bucato"

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Chris Evert: “Tra me e Navratilova rapporto speciale. Vinsi Wimbledon e piegavo ancora il bucato”

L’ex tennista statunitense si è raccontata alla CNN: ha parlato della sua vita lontana dai campi, del rapporto con le rivali di una volta e di quanto ha inciso il tennis nei suoi problemi personali

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61 anni, il fisico di una ragazzina e la verve di chi non ha mai dimenticato le battaglie sul campo. “Dopo anni da atleta non perdi l’abitudine alla disciplina: se non mi alleno per qualche giorno non sono a mio agio. Non si tratta di vanità, è uno stato d’animo”. Chris Evert è stata anche campionessa di precocità e con i suoi successi ha condotto il tennis femminile nella transizione “dal vecchio al nuovo”, fino ai piedi degli anni ’90. La statunitense può vantare a Wimbledon uno degli storici più impressionanti della storia dello Slam londinese: nelle 18 partecipazioni tra il 1972 (in cui perse una storica semifinale contro Goolagong a soli 17 anni) e il 1989 Chris si è fermata prima del penultimo atto in una sola occasione, nel 1983, mentre nelle restanti edizioni ha colto 3 vittorie, perso 7 finali – ben 5 da Navratilova –  e raggiunto altrettante semifinali.

18 sono anche i Major vinti in singolare, 125 le vittorie consecutive sulla terra battuta tra il 1973 e il 1979 (record tuttora ineguagliato). Certo le rivali non sono mancate, anzi, tra gli ultimi scampoli di carriera di Margaret Court e Billie Jean King e – ovviamente – Martina Navratilova le grandi sfide si sono legate a filo doppio con il suo tennis. Evert è riuscita persino a perdere una finale Slam da una giovane Steffi Graf, che si preparava a dominare gli anni ’90.Però mi sento fortunata di aver iniziato negli anni ’70. Oggi per le donne è più difficile, le luci dei riflettori, i social media. Prendi Sharapova o Bouchard, sono circondate da sponsor. Come comportarsi rimane una loro scelta: secondo me non dovrebbero posare nude ma solo raccogliere i successi del lavoro sul campo”.

La Navratilova rimane la tennista con cui ha condiviso di più, nel passato come nel presente. “Martina è stata la mia più grande rivale. Però ci allenavamo insieme, pranzavamo insieme, giocavamo una finale e poi prendevamo lo stesso volo per il torneo successivo. Se vinceva lei sull’aereo mi confortava, se vincevo io accadeva il contrario. La gente ha sempre creduto che fosse quella “dura” ma in realtà era più emotiva di me. E’ una grande persona, ci conosciamo alla perfezione. Se qualcosa di controverso veniva scritto su di me era la prima a difendermi e io facevo lo stesso per lei. Oggi questo non potrebbe mai succedere“.

Chris attualmente gestisce una scuola tennis in Florida e collabora con diverse emittenti televisive, ultima la ESPN per la quale ha commentato i recenti Championships. La sua vita privata è sempre stata piuttosto travagliata, al contrario: tre mariti e tre separazioni, ma anche tre figli (il primo nel 1991) che rappresentano la ragione principale per cui ha abbandonato il tennis nel 1989. “Adesso nella mia vita c’è spazio soprattutto per i miei ragazzi, poi viene il lavoro. I miei problemi in passato sono stati una reazione alla disciplina e alla determinazione necessarie per affermarmi come campionessa“.

Schietta, consapevole. E anche umile, a suo dire. “Per questo devo ringraziare la mia famiglia. Dopo aver vinto Wimbledon ero costretta a piegare ancora il bucato. E mio papà non è mai stato come gli altri: ha lavorato come allenatore fino a 75 anni, non ha mai vissuto dei miei milioni”. 

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