Dal nostro inviato a Pesaro
Simone Bolelli si muove piano piano, zoppicando dal bordo del campo alla passerella di legno che corre attorno agli uffici del TC Baratoff, ma sorride. È arrivato insieme ai compagni di Coppa Davis, impegnati contro l’Argentina, ed è lì che lo abbiamo raggiunto. “Mi fa piacere essere qua a supportare la squadra, anche se logicamente non li posso aiutare”. L’esito dell’operazione al ginocchio sinistro di una decina di giorni fa lo vede sereno: “Mi hanno detto che è andata molto bene, è tutto sotto controllo. Sono tranquillo, mi ha operato un grande chirurgo” a Villa Stuart, clinica privata di Roma scelta da molti sportivi.
“Sto bene, settimana prossima inizierò la riabilitazione, inizierò a muovere un po’ la gamba” dice. A giudicare dal numero di autografi che gli vengono chiesti durante i pochi minuti di chiacchierata, c’è grande attesa per il suo ritorno in campo. La sua risposta è questa: “Spero di tornare bene per l’anno prossimo. Verso ottobre ricomincerò gli allenamenti in campo. Logicamente prima ci sarà questa riabilitazione un po’ lunga, perché il tono muscolare è sceso tanto. In queste condizioni, meglio avere una settimana in più che in meno”, riflette saggiamente.
Intanto Fabio Fognini, in coppia con il quale vinse il torneo di doppio degli Australian Open nel 2015, si prepara ad affrontare la coppia Pella-del Potro senza di lui. Un parere su chi sia il più adatto a sostituirlo è quasi d’obbligo chiederglielo. “In questa occasione dall’altra parte non ci sono doppisti specialisti, ma giocatori forti. Vedo sempre l’Italia favorita. Penso che non dovrebbero aver problemi”. E in generale? “Io penso che Fabio possa giocare con chiunque, nel senso che sia con Seppi che con Lorenzi penso che possa giocare comunque un gran doppio”. L’ottimismo è tanto, nell’attesa della forma fisica.
https://soundcloud.com/ubitennis/bolelli-loperazione-e-andata-bene-fognini-puo-giocare-il-doppio-con-chiunque