ATP Kitzbuhel: strepitoso Lorenzi! È in finale contro Basilashvili

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ATP Kitzbuhel: strepitoso Lorenzi! È in finale contro Basilashvili

Paolo Lorenzi salva quattro set point nel primo parziale, rimontando da 2-5. Chiude in due tiebreak, al tredicesimo matchpoint, contro il padrone di casa Gerald Melzer. L’incontro è stato sospeso per pioggia nel secondo set. Seconda finale ATP per l’azzurro, dopo quella persa a San Paolo 2014. Troverà il georgiano Nikoloz Basilashvili, che ha sconfitto il serbo Lajovic

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[4] P. Lorenzi b. G. Melzer 7-6(4) 7-6(13)

Con cuore, intensità e caparbietà Lorenzi neutralizza l’esuberanza di Gerald Melzer e conquista la finale dell’ATP di Kitzbuhel. Lorenzi ha chiuso al 13esimo match point, dopo una battagli di nervi e di paura, in cui alla fine ha prevalso la maggiore esperienza dell’italiano, che non si è disunito e non ha mai mollato un centimetro quando il suo avversario ha provato in più di un’occasione a rientrare in partita (ha avuto 2 set point nel tiebreak del secondo parziale). Con questo risultato Lorenzi torna in finale a livello ATP dopo oltre due anni, da San Paolo del 2014 quando fu sconfitto dall’argentino Delbonis, e ritoccherà il suo best ranking, sarà almeno n.45 del mondo.

Paolo ha vinto 7-6(4) 7-6(13) dopo aver sofferto tantissimo nel primo set, quando ha addirittura annullato quattro set point, di cui tre consecutivi sul 5-3 40-0. Il merito dell’italiano è stato quello di resistere alle bordate mancine del suo avversario, che in più di qualche circostanza si è concentrato esclusivamente sulla potenza, tralasciando la tecnica e la tattica, che nel tennis sono elementi importanti. I precedenti sono in perfetta parità (2-2 e tutti sulla terra battuta a livello Challenger), ma questa volta in palio c’è una finale ATP e quindi l’aspetto psicologico è un elemento che ha una valenza importante. Paolo è consapevole che il tempo anagrafico scorre veloce, un’occasione come questa di Kitzbuhel non capita tutti i giorni. Dal canto suo Melzer ha la pressione di giocare in casa e quindi si trova nella condizione di dover tenere alta la bandiera austriaca, soprattutto dopo l’uscita di scena di Thiem. I primi game sono già intensi, Melzer è più pimpante ma commette qualche imprecisione per eccessiva precipitazione. L’italiano cerca di rallentare lo scambio alzando la traiettoria del suo diritto, ma Gerald non ha alcuna difficoltà a controllare le operazioni. Paolino si procura due opportunità di break, tuttavia l’austriaco è solido e convincente e sventa il pericolo. La differenza tra i due è abbastanza evidente, Lorenzi costruisce i punti con pazienza e con trame di gioco tatticamente studiate, mentre Gerald è più esplosivo e potente. L’equilibrio si spezza a favore di Melzer nel sesto game, quando Lorenzi (abbandonato completamente dalla prima di servizio) scivola sotto 0-40 ed è sempre in difficoltà sulla diagonale di rovescio, che impatta sul diritto mancino del suo avversario. Le tre chance scappano via con altrettanti errori non provocati, ma la quarta è fatale all’italiano, che è troppo difensivo ed arrendevole. Lorenzi sembra sentire poco la palla, i suoi colpi atterrano a metà campo e non fanno male all’austriaco. Melzer è incostante, alterna buone esecuzioni a scelte tattiche velleitarie, ma con il diritto tiene nell’angolo Lorenzi, che con il rovescio ha poco campo a disposizione e non riesce a ribaltare lo scambio. Il n.2 d’Italia potrebbe controbreakkare immediatamente, ma Gerald è attento a depotenziare l’assalto con un attacco profondo che Paolo non è in grado di mandare oltre la rete.

Il nono game è incredibilmente intenso (cosa che si riscontra anche con i grugniti sempre più intensi e fastidiosi di entrambi i giocatori), l’austriaco parte forte e si porta sul 40-0, ma Lorenzi alza il suo livello di gioco ed annulla le tre opportunità del 6-3. Melzer non affonda ed  è in preda all’ansia, infatti commette alcuni gratuiti veramente clamorosi. Alla quinta palla break del game (saranno otto totali nel parziale) l’austriaco si presenta con la seconda di servizio e viene infilato dall’azzurro, che si rimette in discussione le sorti del set. Melzer torna volitivo ma trova nel senese un muro di gomma invalicabile, infatti gli scambi prolungati si concludono con l’errore di metri dell’austriaco che spinge senza raziocinio ogni palla che si trova davanti. C’è anche il tempo del quarto set point, che Lorenzi concede con un sanguinoso doppio fallo, ma il pericolo è neutralizzato con una prima di servizio efficace. Nel tie-break Lorenzi gioca il suo miglior tennis, infatti oltre alla fase difensiva, mette in scesa qualche colpo a rete di pregevole fattura che portano il senese sul 7-6. Un finale di parziale certamente sorprendente, considerando le occasioni, ben quattro, fallite dall’austriaco, che con il passare dei minuti si è innervosito sensibilmente.

Nel secondo parziale si scambia poco, perché Lorenzi fa meno fatica al servizio ed il suo avversario è più preciso con i colpi da fondo. Qualche indecisione c’è soprattutto di rovescio, ma nel complesso Melzer non ha alcuna difficoltà. La pioggia arriva sul 15-15 del settimo game, con Gerald che non può servire in quanto il pubblico scappa dalle tribune e spinge il giudice di sedia ad interrompere le ostilità. Le due ore di pausa non influenzano Lorenzi che entra subito in clima partita e mette in difficoltà il suo avversario nel decimo gioco, quando si procura cinque match point, che Melzer annulla con un pizzico di follia (smash sulla seconda di servizio sul 30-40), ma soprattutto con la partecipazione di Lorenzi che manda in rete un diritto facile. Il tie break è al cardiopalma, si gioca punto a punto, poi Lorenzi prende il vantaggio del minibreak ed inizia a collezionare match point. La tensione è palpabile, Melzer si aggrappa al servizio e Paolo al suo gioco solido e vario, ma al tredicesimo match point Lorenzi finalmente alza le mani al cielo e si gode la meritata vittoria. Qualche rimpianto per l’austriaco, che ha pagato le imprecisioni del primo set, anche se si può consolare con l’ingresso, per la prima volta, nella top 100.

Continua la favola di Basilashvili che sovverte il pronostico della vigilia ed elimina 6-3 6-1 il serbo Lajovic, che dopo un primo parziale lottato è stato letteralmente in balia del suo avversario. Per il georgiano è la prima finale in carriera a livello ATP, ma lo è anche per la sua nazione, che fino a questo momento non aveva mai piazzato nessun proprio rappresentante all’atto conclusivo di un torneo.

Risultati:

[4] P. Lorenzi b. G. Melzer 7-6(4) 7-6(13)
N. Basilashvili b. [6] D. Lajovic 6-3 6-1

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