Il favorito della settimana, speciale Toronto: Djokovic contro tutti, o contro nessuno?

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Il favorito della settimana, speciale Toronto: Djokovic contro tutti, o contro nessuno?

Il primo Master 1000 del cemento nordamericano non parte coi migliori auspici, tante le defezioni che lo condizionano alla vigilia. “Il favorito della settimana” dice Novak Djokovic ma sarà davvero una vittoria senza avversari?

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Primo momento importante dell’estate nordamericana sul veloce cemento azzurroverde. Dopo Washington il circuito fa tappa a Toronto, in Canada, per la Rogers Cup. È qui che si giocherà il primo dei due Masters 1000 che precedono gli US Open, l’altro come tutti già sanno va in scena a Cincinnati. Altro dettaglio conosciuto ai più è la sede del Canada Open, variabile di anno in anno, in alternanza con Montreal che quest’anno invece ospiterà il circuito femminile. Meglio precisare, dunque, che d’ora in poi considereremo il torneo canadese come unico, senza distinzioni tra Montreal e Toronto.

La prima edizione risale al lontanissimo 1881, in totale sono 126. Molti record li detiene Ivan Lendl che in pratica da queste parti è il tennista che, ad oggi, ha fatto meglio di tutti. Il ceco infatti vanta 6 titoli, 9 finali, 66 match giocati, 57 vinti e ben 18 vittorie consecutive. Ogni numero appena citato corrisponde ad un record assoluto. Fievoli anche le speranze di impensierirlo come titoli perché tra i tennisti in attività, e ovviamente con chance di successo, troviamo Nadal, Djokovic e Murray tutti a tre titoli quindi abbastanza distanti.
La competizione è sempre stata un evento importante nel calendario, prima Master Series oggi Masters 1000. Lo testimonia anche il ranking del vincitore, quasi sempre tra i primi dieci posti. La vittoria di Tsonga nel 2014 – all’epoca numero 15  – ha interrotto un trend che durava dal 2003, cioè dalla vittoria di Andy Roddick. Il tennista più alto in classifica a vincere il torneo è stato invece Mikael Pernfors, numero 95, che nel 1993 superò Todd Martin all’epoca numero 20 del ranking.

La finale del 2015:
Andy Murray b. Novak Djokovic 6-4 4-6 6-3

Nelle settimane precedenti abbiamo dovuto registrare le importanti defezioni di Andy Murray, Roger Federer, Jo Wilfried Tsonga e Rafael Nadal (quest’ultima più prevedibile delle altre). Forse a causa della vicinanza temporale alla prossima edizione dei giochi olimpici – ma anche dello spostamento in avanti di una settimana di Wimbledon – la Rogers Cup di quest’anno rischia di essere un’edizione minore.

Anche il sorteggio del tabellone non ha aiutato l’organizzazione che si è vista depositare dalla sorte Djokovic e Raonic, i primi due favoriti della prossima settimana, dallo stesso lato. Le importanti assenze consentiranno a tanti tennisti di seconda fascia la caccia all’acuto importante. Nella parte alta del tabellone oltre a Nole e Milos troviamo Berdych, Goffin (tds 5 e 7) e altri nomi caldi come quelli di Monfils, Zverev e Isner. Chiaramente da questa parte, vista la presenza del numero uno al mondo, è tutto più difficile, soprattutto cercare il pass per la finale perché quasi sicuramente significherebbe fare i conti col serbo. Diversa la parte bassa dove il finalista rischia di essere un nome a sorpresa. Le teste di serie sono Cilic, Nishikori, Thiem e Wawrinka. Tutti e quattro hanno un motivo per fare male. Spieghiamoci meglio: Cilic si è appena separato da Ivanisevic, il contraccolpo psicologico è sempre dietro l’angolo; Thiem sembra essere arrivato stanco a questa parte di stagione, visto che ha giocato veramente ovunque fino ad oggi; Wawrinka e Nishikori infine non hanno entusiasmato quest’anno, il giapponese per i soliti problemi fisici mentre “Svizzera 2” nel 2016 sembra aver fatto un passo indietro dopo le ultime stagioni. Gli altri nomi dai quali guardarsi bene sono quelli di Kyrgios (interessantissimo il suo esordio contro Shapovalov), Karlovic e perché no anche Gulbis: il lettone è nell’ottavo di Nishikori quindi potrebbe fare lo scherzetto (prima però deve battere Ram e probabilmente Pouille).

Le percentuali:
Nessuno si opporrà se Djokovic verrà dato come primo favorito, anche con ampia percentuale (50%). Raonic occupa la seconda posizione ma come abbiamo visto incontrerà Nole già in semi, forse avrebbe preferito la finale. Tutto comunque, come successo a Wimbledon, può cambiare. La percentuale del canadese si attesta intorno al 20%. Il restante 30% lo ripartiamo tra il gruppo dei nomi della parte alta (che prende il 10%) e il gruppo dei nomi della parte bassa (a loro diamo il 20%).

Il capitolo italiano è molto breve in Canada perché ci sarà solo Fabio Fognini a difendere il tricolore. Fabio avrà un difficilissimo primo turno con Steve Johnson, in caso di vittoria… ma meglio pensare a superare l’americano. Il miglior risultato del ligure in Canada è l’ottavo di finale nel lontanissimo 2007 (perso da Federer), inoltre non vince due match consecutivi, senza considerare le quali, proprio dall’edizione ’07.

I numeri:
6 top ten in gara;
127esima edizione;
1 italiano in gara;
60 tennisti in gara;
4.691.730 dollari di montepremi.

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