Prestazione di livello assoluto di Stefano Napolitano al ricco “Thindown Challenger” di Biella, dotato di 100mila dollari di montepremi: l’incontro tra l’idolo di casa e il fortissimo svedese di origini etiopi Elias Ymer era stato sospeso ieri per “darkness-oscurità” sul 3-3 del secondo set con Napolitano che aveva già vinto il primo parziale. Livello di gioco altissimo già ieri, con scambi che nulla avevano da invidiare per intensità, potenza e precisione, a quelli che siamo soliti vedere a livello ATP. Ymer ribatteva colpo su colpo alle accelerazioni da entrambi i lati del nostro giovane azzurro. Tra i due 100 posizioni circa di differenza in classifica a favore dello svedese che però non si notavano neanche lontanamente. Il tutto sotto lo sguardo attento di papà Cosimo e del coach Cristian Brandi, che dall’angolo di Napolitano gongolavano felici di una prestazione ottima.
Oggi alla ripresa Stefano ripeteva la sontuosa prestazione di ieri, e sia chiaro che non ci riferiamo al risultato finale, che è solo una logica conseguenza di una performance vicina alla perfezione: atteggiamento in campo per prima cosa da ragazzo maturo, poi scelte tattiche per lo più azzeccate, un servizio ancora migliorabile ma consistente, e un aspetto tecnico che ha già delle basi solide, costruite nel tempo. Napolitano non ha mai tremato sul suo servizio, e ha conquistato sapientemente il break, poi confermato, alla prima occasione, segno di una tenuta mentale buona nell’occasione. Elias Ymer, non dimentichiamolo, è uno dei migliori prospetti di tutto il panorama tennistico mondiale, ha solo 20 anni ed è già 146 del ranking (BR 116), ha un gioco solidissimo su tutti i fondamentali e la vittoria per altro netta di Stefano non deve far pensare ad un Ymer arrendevole, tutt’altro. Stefano è ovviamente felicissimo della propria crescita, così come lo è il suo entourage, ma c’è la voglia di continuare in un programma coerente, fatto di scelte sagge come quella di affidarsi al team Piatti per la pre-season, a Cristian Brandi per il lavoro tecnico-tattico e al preparatore atletico Umberto Ferrara.
Il segreto, se di segreto si può parlare, è stato proprio il credere in un progetto e portarlo avanti, senza cadere nella tentazione di abbandonarlo nei momenti in cui i risultati erano meno favorevoli. Ora Stefano crescerà ancora in classifica e non ha voglia di fermarsi, per altro non ha punti pesanti da difendere per cui limiti non se ne pone, però non vuole nemmeno che le luci dei riflettori si alzino troppo sopra di lui, preferendo proseguire a fari spenti. Domani nel secondo turno affronterà il russo Khachanov, testa di serie numero 5 del tabellone, giocatore diverso da Ymer ma assolutamente pericoloso allo stesso modo e anche più su in classifica, visto che è già top 100 a soli 20 anni e proviene da quarti di finale al 250ATP di Kitzbuhel.
Ancora una partita convincente per Federico Gaio, che approda ai quarti di finale battendo con una prova gagliarda il pericoloso argentino Marco Trungelliti, giocatore forse poco appariscente ma completo e testa di serie numero 7 del torneo. La prova di Gaio, che con Daniele Silvestre come coach sta crescendo molto, assume ancora più valore per il modo in cui è maturata, con un primo set in cui il faentino ha giocato benissimo tutti i punti importanti (ma diciamo ai più giovani lettori che i punti sono tutti importanti e che ogni 15 va giocato con la giusta determinazione), annullando una marea di palle break (9 per la precisione) e vincendo il parziale 6-4. Questo denota una grande fiducia, così importante per i tennisti e la dimostrazione è arrivata nel secondo set dove, dopo aver avuto la palla del 5-2 in proprio favore, Gaio è andato a servire per rimanere nel set: il braccio non ha mai tremato, e le scelte tattiche sono state spesso quelle vincenti, e anche l’atteggiamento in campo positivo nonostante in tutti questi ambiti Federico abbia ancora margini di miglioramento. Si è arrivati così al tie break che l’azzurro si è portato a casa con molta determinazione.
Gaio, che con questa vittoria si vede proiettare nei top 200 per la prima volta nella carriera, nei quarti affronterà Lopez-Perez, spagnolo numero 181 del mondo anche lui al suo best ranking, dopo ben 2 partite vinte qui a Biella 7-6 al terzo, anche oggi mostrando una grande tenuta atletica e mentale: pensate che sul 4-4 del tie break decisivo oggi contro l’argentino Berlocq, l’arbitro chiama out una palla nettamente dentro, regalando il punto del 5-4 a Berlocq, e lo spagnolo, pur protestando duramente, ha avuto la grinta e la capacità di cancellare l’ingiustizia subita e rimettersi a spingere senza cadere nella umana tentazione di regalarsi un alibi per una sconfitta. La vittoria di Lopez, vista sotto questa ottica, regala spunti di riflessione importanti e fa luce sulla grande determinazione del 25enne iberico.
Non ce l’ha fatta invece Gianluca Mager, autore ieri di una splendida rimonta contro Joao Souza, brasiliano ex top 100, dotato di una potenza di braccio non indifferente e di una notevole stazza. Si partiva da un set pari e il sanremese, seguito ed incoraggiato dall’onnipresente Umberto Rianna, responsabile federale degli over 18 azzurri, si portava anche in vantaggio di un break, 3-2 in suo favore e qui perdeva un po’ la retta via, non riusciva più a servire bene, regalando 2 doppi falli, e finiva col perdere il servizio a sua volta e riportare in partita il più esperto Souza che non si faceva pregare e chiudeva 6-4. I segnali di crescita anche di Gianluca Mager sono incoraggianti, ovvio che ci sia da lavorare su tutti i fronti, in particolare sulla risposta al servizio che appare ancora il punto debole del ligure. Si tratta di una attività certosina da fare sui fondamentali, quotidiana, da “artigiano” del tennis, sul giovane azzurro, che ovviamente ci deve mettere del suo come comunque sta facendo coraggiosamente, e poi c’è da conquistare autostima giorno dopo giorno. Solo così, con un impegno costante, ora dopo ora, allenamento dopo allenamento, si potranno raggiungere obiettivi prestigiosi.
Da segnalare nel torneo di doppio la presenza di Andrea Pellegrino (in coppia con Bahamonde, hanno perso dal duo sudamericano Andreozzi/Galdos), fresco vincitore consecutivamente dei tornei di Gubbio e Casinalbo che gli sono valsi il best ranking alla posizione 577 della classifica mondiale. Ora Andrea, seguito dal coach federale Gabrio Castrichella, proverà le quali al challenger di Cortina sperando di continuare la striscia positiva. Intanto sempre nel tabellone di doppio prosegue il cammino del mito vivente Leander Paes, l’indiano vincitore di vari slam che in coppia col tedesco Begemann ha superato i brasiliani Souza/Neis.
Risultati primo turno:
WC] S. Napolitano b. E. Ymer 6-4 6-4
J. Souza b. [WC] G. Mager 7-5 6-7(5) 6-4
Secondo turno:
F. Gaio b. [7] M.Trungelliti 6-4 7-6(5)
E. Lopez-Perez b. [4] C. Berlocq 6-4 3-6 7-6(5)
G. Andreozzi b. [SE] A. Karatsev 6-2 6-2
[2] T. Bellucci b. [Q] T. Brkic 6-3 4-6 6-0