WTA Montreal: Halep non fa sconti a Keys, terzo titolo stagionale

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WTA Montreal: Halep non fa sconti a Keys, terzo titolo stagionale

Simona Halep batte Madison Keys e conquista la Rogers Cup. Festival dei break nel primo set, Halep in controllo nel secondo: da lunedì la rumena sarà numero 3 del mondo

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[5] S. Halep b. [10] M. Keys 7-6(2) 6-3 (Dal nostro inviato a Montreal, Vanni Gibertini)

Stats Halep

Poteva essere una bella partita, non lo è stata. Poteva essere la consacrazione di Madison Keys nel novero delle vincitrici di grandi tornei, bisognerà aspettare ancora un po’ (anche se probabilmente non troppo a lungo). Simona Halep completa il compito che non aveva potuto portare a termine nel 2015 a Toronto, quando dovette abbandonare la finale contro Belinda Bencic, e conquista il suo primo titolo alla Rogers Cup, proprio nella settimana in cui si celebra a Montreal il quarantesimo anniversario delle storiche medaglie d’oro di Nadia Comaneci alle Olimpiadi del 1976.

I 45 errori gratuiti di Madison Keys hanno condannato l’americana alla sconfitta in un match che ha visto un primo set da “ciapa no”, come direbbe il grande Gianni Clerici, ed un secondo set che è stato alla fine deciso da un solo break ottenuto al secondo game, difeso fino in fondo da una Simona Halep che ha limitato i danni di un primo set giocato male (1 vincente e 15 gratuiti) rientrando in carreggiata nel secondo set e fornendo una bella dimostrazione di “winning ugly”.

Dopo uno scambio di break iniziale (condito da un bel gesto della Halep, che ha corretto il punteggio sbagliato annunciato dal giudice di sedia concedendo il game all’avversaria), tre gratuiti ed un doppio fallo della Keys mandano la rumena avanti per 3-2 e servizio. L’americana colpisce a tutto braccio qualunque servizio arrivi dalla sua parte, finendo per concedere troppi punti gratuiti in risposta. Due palle del 5-2 vengono cancellate con coraggio dalla Keys, che durante il cambio di campo viene invitata dal suo coach Thomas Hogstedt ad aspettare dopo il primo colpo prima di affondare se l’avversaria mette la prima in campo. Non ce n’è troppo bisogno perché la Halep va in crisi sulla propria battuta, infilando un parziale di 1 punto a 12, cedendo tre servizi consecutivi, due dei quali (a zero!) mentre stava servendo per il set. Per sua fortuna però i suoi errori vengono ripetutamente bilanciati da quelli della Keys (27 per lei alla fine del primo set, 45 in totale nel match), che nonostante qualche variazione sulla prima di servizio e qualche tentativo di discesa a rete, si impappina spesso e volentieri commettendo errori molto evidenti.

Ne risulta un tie-break nel quale la Halep va subito 6-1 con sei errori di Keys, di cui cinque totalmente gratuiti.

Il secondo set si riassume molto brevemente nei pochi punti del secondo game: Halep va subito 0-30 sul servizio dell’avversaria, la quale rimonta fino al 30-30, e poi manca due rigori a porta vuota, uno di diritto ed uno al volo di rovescio, dopo essersi costruita magnificamente il punto. È il break che decide il match: da quel momento in poi nessuna delle due protagoniste arriverà nemmeno a 40 sul servizio dell’avversaria, e così Simona Halep può incassare il 497.700 dollari (americani, che di questi tempi valgono molto di più di quelli canadesi) di premio che spettano alla vincitrice del singolare, cui si aggiungeranno almeno altri 35.000 provenienti dal doppio (la Halep è in finale in coppia con la connazionale Niculescu), che però Simona ha già detto dedicherà allo shopping. I negozianti di Montreal ne saranno molto contenti.

Le due ragazze in serata avranno poi l’onore di conoscere la superstar locale Celine Dion prima del suo concerto al Bell Centre di Montreal, come tanto avrebbe voluto la nostra Roberta Vinci che invece dovrà aspettare un’altra occasione, o pagare il biglietto di tasca sua.

 

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