WTA Montreal interviste, Keys: “Peccato, adesso penso a Rio”

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WTA Montreal interviste, Keys: “Peccato, adesso penso a Rio”

WTA Montreal interviste, finale: S. Halep b. M. Keys 7-6 6-3. L’intervista del dopo partita a Madison Keys

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Quale pensi sia stata la differenza per te, oggi?
Non credo di aver servito molto bene oggi. Penso sia stata una questione di punti vicini qua e là. Questo per l’intero match, anche se nel secondo set ero più vicina al punteggio finale.

Il servizio è molto tecnico. Perché pensi che oggi non lo sia stato?
Forse perché ne ho battuti molti questa settimana. Forse ero solo un po’ nervosa. Un mix di fattori diversi.

Cosa trai dall’esperienza di questa settimana? Era una bella settimana, pensi che lo sia comunque anche a prescindere dalla sconfitta in finale?
Certo, c’è solo una persona che sarà completamente felice alla fine di questa settimana. E sai, sicuramente non dirò che è stata una brutta settimana solo perché ho perso un match. Credo di aver giocato bene in questo torneo. Oggi è andata semplicemente in modo diverso, ma succede. Bisogna prenderla positivamente e andare avanti.

 

Cosa pensi ti abbia messa in svantaggio oggi?
Sicuramente non ho servito bene oggi. E stavo anche iniziando a fare pressione, un pochino. Ci sono stati momenti in cui avrei potuto prendere più tempo e battere una palla più sicura. Credo di aver risposto ad alcuni colpi con troppo anticipo oggi.

C’è stato un momento in cui oggi hai pensato “Non avrebbe dovuto essere stanca”?
No. Sapevo che il gioco sarebbe stato intenso. Non importa quanti match avrebbe giocato, ma l’avrebbe fatto bene. Ha sicuramente passato una bella settimana, e mi aspettavo sarebbe andata bene.

Hai detto che avresti dovuto prendere più tempo. Ovviamente, nelle scorse settimane è stato ciò che ti ha aiutato. Non molto oggi. Qual è la difficoltà tra il dirlo ed il farlo, nel momento in cui cerchi di passare in vantaggio?
È difficile. È questione di equilibrio, di sapere quando farlo e quando no. Sicuramente più giochi e più ti viene naturale farlo. Inoltre, più partite giochi in situazioni difficili, in grandi campi, più match vinci e più sei in grado di cavartela, più ti senti a tuo agio nel farlo.

Pensi di essere scesa in campo con la giusta tattica, ma semplicemente non sei riuscita a metterla in atto? Credi di non aver giocato nel modo in cui pensavi di farlo, per portarti in vantaggio?
Ho iniziato a giocare nel modo in cui volevo. Poi ho intuito che non stavo segnando così tanti punti. Ho iniziato a sentirmi frustrata. Ed è stato lì che ho iniziato a reagire troppo velocemente. Ho iniziato a fare pressione sul mio servizio un po’ troppo.

Quanto saranno di disturbo i prossimi giorni, per la tua preparazione? Succederanno molte cose. Non so se dovrai incontrare il resto del team e partecipare alla cerimonia. Come pensi che saranno i prossimi cinque/sei giorni?
Sicuramente molto impegnativi. Già stasera devo prendere un volo per tornare a casa, e dopodiché mi dirigerò a Houston. È folle. Ma allo stesso tempo, non ci sono molte persone che parteciperanno alle Olimpiadi per rappresentare il proprio paese. Sicuramente sarà impegnativo, ma per me è un grande onore giocare per il mio paese.

Parteciperai alle Olimpiadi con l’idea di vincere la medaglia o di goderti l’esperienza? Lindsay una volta disse che le persone che vi partecipano, si divertono. Tu come la vedi?
È divertente, Lindsay prima mi ha chiamata. Mi ha detto “Stai per andare”! Andrai alla cerimonia di apertura, andrai al villaggio. Andrai alle Olimpiadi. Sono veramente elettrizzata. Ma mi ha anche detto “se sei nella posizione di poter vincere una medaglia, smetterai di andare al villaggio e a vedere gli altri sport” (sorride). È una combinazione di entrambe le cose. È sicuramente divertirsi, ma anche sapere quando farlo e quando rimanere concentrati.

Se avessi l’opportunità di vedere un altro sport a Rio, quale vorresti che fosse?
Oh, non saprei, ne vorrei vedere così tanti. Penso che sarebbe divertente vedere nuoto e ginnastica.

Ti senti come se dopo lo stesso torneo, ogni anno, tu stia lasciando il tour per andare alle Olimpiadi un paio di giorni?
Sì e no. Si giocherà sempre con le stesse persone, in un paese diverso. Ma è elettrizzante perché non è una cosa ordinaria per noi. È un posto diverso. Nessuno di noi sarà abituato al 100% ad un esperienza simile. Non credo succeda così spesso.

Sei vicina al raggiungimento di un livello altissimo, per raggiungere il risultato sognato. Cosa pensi che valga per te quest’esperienza?
Credo ci voglia molto più lavoro, è questione di fare tanto, di ciò che ho sempre fatto, ma farlo costantemente. È da quattro o cinque mesi che lo faccio ormai. Penso che la costanza porterà positività.

Nel team Americano, c’è qualcuno con cui vorresti trovarti, fra tutti gli atleti rappresentanti gli Stati Uniti?
Non so. Ti farò sapere se incontro qualcuno di interessante.

Hai detto che in campo è difficile avere a che fare con te, per la tua squadra. Quali sono i tuoi difetti?
A volte è dura. Ci sono giorni in cui vado in palestra con Scott e mi lamento di ogni singolo esercizio. Solitamente me ne vado e poi lo chiamo per scusarmi. È dura. Siamo insieme ogni giorno. Non è facile. A volte è più semplice dare il 100%. Penso di essere semplicemente fortunata ad avere un team vicino a me.

Come funziona per le Olimpiadi? Ci sarà tutto il team con te o ci sarà un allenatore?
Puoi portare con te il tuo allenatore, ma non possono rimanere nell’hotel ufficiale. Mary Joe verrà con noi. Abbiamo un paio di sparring partners. Il mio team non ci sarà, anche perché è molto costoso portare tutti. Andrò con Mary Joe ed il team Olimpico degli Stati Uniti. Penso che incontrerò i miei nella prossima tappa.

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ATP

ATP Miami, Sonego dopo la vittoria su Tiafoe: “Una delle mie migliori partite” [ESCLUSIVO]

L’azzurro molto soddisfatto ai microfoni di Ubitennis: “La sospensione per pioggia? Non ero preoccupato, forse doveva esserlo Tiafoe”

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Lorenzo Sonego - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Un bravissimo Lorenzo Sonego batte Frances Tiafoe al Miami Open e sbarca agli ottavi del Masters 1000 in Florida. Dopo la bellissima vittoria ottenuta contro l’americano, l’azzurro ha scambiato alcune battute con il nostro inviato a Miami, Vanni Gibertini. Ecco le sue dichiarazioni.

Gibertini, Ubitennis: Il tuo coach ci aveva detto che stavi giocando bene, ma non pensavamo così bene. Pensi sia stata la tua miglior partita di sempre?

Sonego: “La migliore qui a Miami, e tra le tre migliori di sempre. Conoscevo l’avversario, sono entrato in campo molto determinato. Si è trattato di una partita quasi perfetta, senza sbavature, ho fatto pochi errori e sono stato molto aggressivo come l’avevamo preparata. Sono stato bravo anche a rimanere concentrato dopo la sospensione per pioggia”.

 

Gibertini, Ubitennis: Cosa fai quando ci sono sospensioni? Cosa hai pensato stavolta?

Sonego: “Non ero preoccupato, forse era lui che doveva esserlo, visto che era sotto di un set e di un break. Io ero sereno e con le idee chiare. Ho fatto la doccia, mi sono cambiato, ho mangiato qualcosa per avere le energie giuste, poi mi sono riscaldato e sono tornato in campo”.

Gibertini, Ubitennis: Ora gli ottavi con Cerundolo, lo conosci?

“Mi sono allenato con lui. Diciamo che gli piace Miami, visto quello che ha fatto l’anno scorso e quest’anno. Battere Auger-Aliassime non è sicuramente facile. Sarà un altro match su un campo importante, voglio godermelo fino in fondo”.

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Flash

Rafa Nadal non conferma la partecipazione a Montecarlo: “Non so quando tornerò in campo”

Aumentano le nubi sul maiorchino che non si è ancora ripreso dall’infortunio che lo tiene ai box dagli Australian Open

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Le incertezze su Rafa Nadal continuano ad aumentare. Il 22 volte campione Slam non gioca un match ufficiale dallo scorso 18 gennaio agli Australian Open contro Mackenzie McDonald ed è fermo per una lesione di secondo grado al muscolo ileopsoas della gamba sinistra. Un infortunio delicato che potrebbe continuare a tenere ancora per un po’ fuori dai campi il fuoriclasse di Manacor:

Non so da dove viene l’informazione della mia partecipazione a Montecarlo – ha detto ai giornalisti in occasione di un evento per la premiazione della sua fondazione – mi piacerebbe confermarla, ma purtroppo non posso. Continuo il mio percorso di recupero e non so quando tornerò a giocare, questa è la verità. Se sapessi quando tornerò lo direi, ma non lo so.

Dobbiamo proseguire giorno dopo giorno a lavorare e dirò il mio stato di recupero quando lo saprò davvero. Sono in una fase di lavoro crescente in vista della terra battuta”. Il ritorno in campo di Nadal era stato annunciato dieci giorni fa direttamente dal direttore del torneo di Montecarlo, David Massey, ma non è stata confermata dal diretto interessato: vedremo quando il maiorchino riuscirà a tornare alle competizioni.

 

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evidenza

WTA Miami, Trevisan: “Ho tolto certezze a Ostapenko sin dall’inizio, le ho fatto giocare sempre una palla in più” [ESCLUSIVA]

Intervista esclusiva di Ubitennis alla toscana dopo il successo contro Jelena Ostapenko: “Ho cercato sempre di farla difendere”

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Una grande Martina Trevisan ha conquistato per la prima volta in carriera un quarto di finale a livello WTA 1000 nel Miami Open presented by Itaù, superando con un netto 6-3 6-3 Jelena Ostapenko, ex campionessa del Roland Garros. Con questa vittoria, la tennista fiorentina si è issata virtualmente addirittura al numero 20 del ranking mondiale. La numero 1 d’Italia ha rilasciato delle parole al nostro inviato in Florida, Vanni Gibertini.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Congratulazioni Martina. Un’ottima partita, sicuramente lei (Ostapenko, ndr) ti ha dato una mano, ma tu hai approfittato di tutte le occasioni che ti ha concesso.

Martina Trevisan: “Lei ha iniziato molto bene perché nel primo game ha fatto subito tre, quattro vincenti. Da parte mia sono stata brava a toglierle le certezze che aveva inizialmente, l’ho portata a un punto in cui ha perso un po’ di pazienza e mi ha concesso qualcosa in più, ma credo che sono stata brava a toglierle certezze in quel momento”.

 

Vanni Gibertini, Ubitennis: All’inizio del secondo set si sentiva forte una voce parlare, non so se anche in campo si è sentito come dagli spalti.

Martina Trevisan: “Fortunatamente non ho sentito questa voce, ma c’era un sacco di movimento, c’era uno che si alzava costantemente con la maglietta arancione”.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Ultimamente si è parlato molto del lasciare più libertà agli spettatori, ne hanno parlato sia Jessica Pegula che Frances Tiafoe. Che cosa ne pensi tu?

Martina Trevisan: “Penso che sia uno sport in cui abbiamo bisogno di silenzio e di calma rispetto ad altri sport. Loro sono più abituati alla confusione con il basket e il football, ma a mio parere è meglio così”.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Tornando alla partita di oggi, come si fa a gestire una giocatrice che non ti dà ritmo, spara tutto ed è capace di fare i punti in un modo e nell’altro.

Martina Trevisan: “La cosa che mi ero prefissata di fare era di contrattaccare quando avrei avuto la possibilità perché a lei non piace difendere. Sono entrata in campo con molta decisione e ho cercato di farle giocare sempre una palla in più”.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Tu giocherai domani contro un’avversaria sicuramente forte, una tra Rybakina e Mertens. Parlaci di entrambe.

Martina Trevisan: “Con Rybakina non ci ho mai giocato, ma sappiamo come gioca. Con Mertens ci ho giocato ad Abu Dhabi un mese fa, ma siamo a Miami e sarebbe sicuramente una partita diversa, so come prepararla”.

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