Di quattro n.1 e quattro n. 2 di quattro eventi solo Andy Murray e Kerber i superstiti

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Di quattro n.1 e quattro n. 2 di quattro eventi solo Andy Murray e Kerber i superstiti

Una vera ecatombe di favoriti. Eppure non credo che non ci tenessero. Anzi. Nei quarti prevale il fattore K. Una K sarà finalista

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Eh sì, soprattutto nel singolare femminile è successo un po’ di tutto. Serena Williams, ultima n.1 ancora in lizza dopo le sconfitte di Djokovic e delle coppie regine, Herbert-Mahut e Williams-Williams, si è fatta buttar fuori dall’ucraina Svitolina che le è sempre stata davanti e ha vinto con pieno merito.

Non c’è dubbio ormai che Serena, prossima ai 35 anni, perda colpi. Subisce quando prima non subiva mai.

Certo se mi avessero detto alla vigilia del torneo femminile, molto meglio rappresentato di quello maschile – 8 delle prime 10, contro solo 5 dei primi 10 ragazzi – che ai quarti sarebbero arrivate dall’alto in basso Svitolina 20-Kvitova 14 , Puig 37-Siegemund 33, Keys 9-Kasatkina 27, Konta 13 -Kerber 2, beh non ci avrei creduto. La media del ranking di queste otto superstiti è 19,375. Bassa come in un torneo Premier. Noto che in basso ci sono quattro tenniste con l’iniziale K. Cavolo, doveva essere il torneo ideale per la nostra Knapp…Non so perchè mi è tornata in mente la K più bella…la Kournikova. Non ditelo a mia moglie.

Una di queste K arriverà quindi inevitabilmente in finale, ma potrebbe essere una finale tutta K, perchè nella metà sopra delle quattro, quella più titolata è certo la Kvitova.

Due sole sono le superstiti delle prime otto, Kerber (2) e Keys (7), anche se la Kvitova, con due trionfi a Wimbledon, dovrebbe essere considerata top-ten ad honorem pur essendo oggi soltanto n.14 del mondo.

La Kerber è con Andy Murray fra gli uomini, la sola n.2 ancora in gara, perchè nei doppi hanno perso anche le coppie n.2, i due Murray e Mladenovic-Garcia.

Torneo anomalo quello olimpico perchè i giocatori si trovano a giocare tante partite. Oggi Nadal dovrebbe affrontare un vero tour de force e giocare tre volte, singolare, doppio maschile con Marc Lopez e misto con Garbine Muguruza. Stesso impegno avrebbe avuto anche Fabio Fognini, che giocherà singolare contro Murray e doppio misto con Roberta Vinci contro la coppia testa di serie n.2 Mladenovic-Herbert, se avesse vinto con Seppi il doppio maschile che invece i canadesi Nestor e Pospisil hanno dominato dall’inizio alla fine in appena 57 minuti.

Va detto che anche se i canadesi sono apparsi di due categorie superiori – impressionante soprattutto il livello del quarantreenne Nestor, pazzesco al servizio, alla risposta e nelle volee, un vero fenomeno – i due azzurri erano reduci dai loro singolari, Seppi con Nadal che ti sempre correre in lungo e in largo anche quando ti batte 6-3 6-3, e più ancora Fognini che contro il barbuto Paire ha annullato due matchpoints – e non un come hanno scritto in parecchi – e vinto soltanto 7-6 al terzo dopo che il francese era stato avanti 5-3 (quando aveva avuto i due matchpoint, sul 30-40 e al 173mo punto del match) e aveva invano servito per il match sul 5-4. Un game, quest’ultimo, giocato con sana incoscienza, e davvero alla grande, dal miglior Fognini.

Insomma, un piccolo alibi per i “nostri”: i canadesi erano decisamente più freschi. Ma, anche se nel tennis non si può mai dire, il divario è apparso così enorme che se si immaginassero dieci duelli fre le stesse coppie credo che ne vincerebbero nove i canadesi, troppo più forti in particolar al servizio e a rete.

Soprattutto Fognini è stato in costante difficoltà sui propri games di battuta. La sua seconda è davvero troppo debole per essere competitiva.

Il tabellone del maschile, alla fine, è più rispettoso delle gerarchie: vero che è uscito subito Djokovic -peraltro contro del Potro, mica Cincirinella – ma Murray (2), Nadal (3), Nishikori (4) e Monfils (6) sono lì belli pimpanti. E in gara c’è ancora Marin Cilic (testa di serie n.9 ma n.14) che è pur sempre il vincitore di un US Open. Il tanto discusso Nadal, per dire, ha perso appena 9 games in 2 singolari, fra Delbonis e Seppi. Ora deve affrontare Simon: sarà il primo vero test per capire se il polso ha ritrovato l’antica vigoria. Qui la palla (pesantissime, quasi ingiocabili queste Wilson, paiono gatti arrotolati) bisogna spingerla al massimo e darle la rotazione prediletta da Rafa è quasi impossibile anche per chi ha il suo braccio ipersviluppato.

Nel maschile siamo ancora a livello di terzo turno: del Potro-Daniel, Bautista Agut-Muller (il lussemburghese aveva eliminato Tsonga), Nadal-Simon, Bellucci-Goffin, Monfils, nella metà alta, Monfils-Cilic, Martin-Nishikori, Donskoy-Johnson, Fognini-Murray.

Allo stato attuale dei fatti, Kerber-Kvitova e Murray-Nadal (più che del Potro) sembrano le finali più probabili. Lo scrivo anche se mi è piaciuta moltissimo la Kasatkina, cui manca solo qualche chilo e un fisico più prestante e possente, perchè ha una facilità di colpi straordinaria. Spesso ha lasciato proprio ferma la Errani giocando con incredibile souplesse colpi super-anticipati, senza alcuno sforzo.

Il del Potro visto contro Djokovic è sembrato nuovamente fortissimo, ma se arrivassero a giocare le semifinali Nadal e l’argentino, credo che vedremmo Rafa tirare il 90 per cento dei suoi colpi sul rovescio di Juan Martin. Rafa non commetterebbe certo l’errore tattico di Djokovic che gli ha fatto tirare 1000 bordate di dritto. Anche perchè di rovescio giocava piuttosto corto e del Potro si spostava per tirare le sue randellate.

Scrivo tutto questo – e magari aggiungo…polso contro polso, quale si sarà rimesso meglio? – ma è decisamente prematuro perchè non è affatto deto che i due arrivino a scontrarsi in semifinale. Goffin, ad esempio, anche se è leggerino e non so come faccia a cavarsela con queste palle, può anche creare qualche grattacapo ad un Nadal all’80 per cento. Vedremo.

Intanto per quanto riguarda il tennis italiano Fognini come sapete si è salvato per il rotto della cuffia, ma Paire è più matto di lui (tennisticamente eh…mica voglio creare un altro caso!) e gli ha fatto dei bei regali nelle fasi finali del match, mentre Seppi non è mai stato in partita e la Errani dopo il primo set idem.

Siamo aggrappati al doppio femminile, perchè pur ricordando Fognini dominare Murray a Napoli in Davis (ma lo scozzese non era ancora lui, reduce dall’operazione alla spalla …ed erano tempi in cui Andy sulla terra non si era ancora convinto di essere un campione) sarei molto sorpreso che Fabio riuscisse a fare match pari.

Anche perchè mi pare che abbia problemi alla coscia sinistra. Durante il match con Paire si è fatto vedere un paio di volte dal fisioterapista.

La più grande speranza di medaglia resta dunque quella di Errani e Vinci: l’ostacolo ceco Safarova-Strycova è discreto ma non impossibile. Tutt’altro. Vero che hanno battuto le Williams, ma ieri hanno vinto a fatica contro la Bouchard e la Dabrowski che – sapendo di fare inorridire il nostro esperto di tennis femminile AGF – confesso non avevo mai visto e quasi ne ignoravo (colpevolmente) l’esistenza.

Poi c’è il misto. Ribadisco quanto espresso in un pezzo dedicato: fermo restando che mi auguro che Fognini e la Vinci battano oggi Mladenovic e Herbert e vincano l’intero torneo, per me che il misto possa assegnare medaglie come per quelle discipline in cui gli atleti si fanno un vero grande mazzo per 4 anni, mi pare un vero scandalo, uno schiaffo allo sport serio.

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